| | Brani: |
Integro, Il colpo e la croce, ...peccato...., Illusione/delusione, la pace, morte di un moderato, Step forward, Comin' into l.a., Nothing but the net, In fondo. | |
| Formazione: | |
Marco valentino Bramè: voce, batteria, percussioni, e chitarra acustica; Marco Gusberti: tastiere, pianoforte; Massimo Necchi: basso, programmazione, laptop, e-bow, chitarra elettrica; Marco Olivotto: tastiere, pianoforte, basso; Andrea Piccolini: Voce; Davide Pisi: chitarra elettrica ed acustica, basso, percussioni, insects, vibrafono. | |
| Anno: 2004, Mellow Records - Durata: 48:25.19 |
| | Brani: |
Elsehow, Permanent Daylight, Illusion in the Magazine, Ora Legale, Nobody Cares of dusty Mellow, Nightingale, Oozing Twilight, Curved Air, Exit?. | |
| Formazione: | |
Piero Delucia: chitarra, voce; Francesco D'Ercole: tastiere; Paolo Ruggirei: batteria; Nicola Ruggirei: basso; Con: Giovanni Azione: percussion on 2,4,5; Annarita Amato: flute on 6; Piero Delucida: basses; Domenico Ragone: bass on 8. | |
| Anno: 2003, Fossil Records - Durata: 55:53 |
| | Brani: |
Singularity, Dancing on the Waters, Marduk, Sophia's Song, Double Helix, Brother Sun Sister Moon, Seven Hands of Time, The Power of Reason. | |
| Formazione: | |
Nick Magnus: Keyboards; | |
| Anno: 2004, Magic Nuns Record - Durata: 49:28 |
L'uscita delle tanto attese ristampe di Un biglietto del tram, L'apprendista e Macchina maccheronica fornisce l'occasione per analizzare a fondo la discografia degli Stormy Six, vale a dire un gruppo che ha contato più di qualcosa nella storia della musica rock italiana (ma il chitarrista degli Stormy Franco Fabbri amerebbe chiamarla popular music) e non solo del ristretto ambito progressivo. Certo la progressività è parte integrante di ognuna delle produzioni discografiche della band, anche perché è difficile trovare un disco simile a qualcuno degli altri. Gli Stormy Six ci hanno regalato opere caratterizzate di volta in volta, da beat, psichedelia, canzoni politiche, folk-rock, progressive sinfonico, RIO e pop elettrico. Il tutto condito da una preparazione musicale con pochi eguali, una creatività mai sopita e un coraggio e una voglia di sperimentare certamente non comuni.
| | Brani: |
1 - Transporter ; 2 - Resident ; 3 - Easy For You To Say ; 4 - Prelude ; 5 - Nostalgia ; 6 - Walking From Pastel ; 7 - Turn It Over ; 8 - Green Face ; 9 - Who My Friends... ; 10 - Colour Code ; 11 - Listen To Reason ; 12 - Through The Glass ; 13 - Transporter II | |
| Formazione: | |
| Eddie Jobson (vocals, keyboards, electric violin); Mick Moroch, Cary Sharaf, Gary Green, Michael Cuneo (guitar); Alon Oleartchik, Jerry Watts (bass); Michael Barsimanto (drums). | |
| Prodotto da: Eddie Jobson Anno: 1983, Capitol Records - Durata: 46:24 |
Siamo a fine 1979: la meravigliosa avventura degli UK volge al termine dopo soli due album più un live, e il leader indiscusso della band Eddie Jobson comincia a pensare a nuovi progetti.
Un pròdromo d'oltreoceano
Come introduzione, mi pare opportuno citare un personaggio del "nuovo mondo", figlio di emigrante siciliano ed emblema incontrastato della mjusica progressista, il signor Frank Zappa. Musicista poliedrico, guida delle Mothers of Invention, ad un certo punto inizia a curare il menagement del gruppo, vista l'assoluta imperizia del loro menager abituato a promuovere musica folk. La loro proposta musicale era differente da tutte le altre e bisognava proporla e venderla nel modo più adeguato. I metodi di propaganda in ambito musicale, in voga a quel tempo, non erano adatti a loro, per cui iniziarono a fare da soli, scrivendo gli slogan pubblicitari e dirigendo la promozione della casa discografica verso la stampa underground.| Brani: | |
| From The Purple Skies, The Elephant Stone, Drifting, Across The Sunrise, Forever My Queen, Rising Above, Queen Of Violet, Space Child, Gypsy, Return To Uranus. | |
| Formazione: | |
| Lucio Calegari: electric & acoustic guitar, voices, tambourine, lead vocals on 5; Paolo "Apollo" Negri: Hammond organ, mellotron, moog synthesizers, electric & grand piano; J.C. : lead vocals & harmony flights; Andrea Concarotti : drums; Enrico Garilli: bass; Patrizio Borlenghi: flute on 3, 8 e 10. | |
| Anno: 2004, Black Window - Durata: 78'21" |
| Brani: | |
| 1-Fuga e morte; 2-Indietro nel tempo; 3-Paura di niente; 4-Smarrimento; 5-Cimitero di guerra; 6-Voglia di rivivere; 7-E poi | |
| Formazione: | |
Matteo Vitolli: chitarra elettrica, chitarra acustica, percussioni, pianoforte preparato, flauto; Gilberto Trama: flauto, sax tenore, pianoforte preparato, piano, organo, corno; Vito Paradiso: voce, chitarra acustica; Eddy Lorigola: basso; Ricky Rebajoli: batteria, timpani, percussioni | |
| Tecnico del suono: Davide Marinone. Mixaggio: Davide Marinone, Gianfranco Longo Anno: 1973, Phonogram/Mercury. Ristampa cd 2003 BTF - Durata: 38:18 |
Anno 1973: momento di grande splendore per il progressive tricolore. Arbeit macht frei, Io sono nato libero, Photos of ghosts e L'isola di niente, Palepoli, Felona e Sorona, Campo di Marte, Melos, Inferno, Clowns, Contaminazione, Dedicato a Frazz, Come un vecchio incensiere… Sono solo alcuni dei grandissimi album che arricchirono una delle annate più fertili e creative della scena italiana. Tra tanto ben di Dio, capita a volte di dimenticarsi scelleratamente dell'unico lavoro dei lombardi De De Lind, che non solo non sfigura affatto rispetto ai dischi citati, ma è da ritenere uno dei punti di riferimento più importanti in assoluto del progressive della nostra penisola.
| Brani: | |
1-Les saturnales; 2-Sicilienne; 3-Machine; 4-Drole d'ere; 5-Coma; 6-Trepidanse; 7-Duo; 8-Dies irae; 9-Tintinnabulum; 10-Cantilene; 11-Trio de mini-moogs (bonus track) | |
| Formazione: | |
Jean-Philippe Goude: piano, synthesizer, bagppe, mini-moog; Klaus Blasquiz: voice; Bernard Paganotti: bass; Kirt Rust: drums; Michèle Margand: violin; Anne Mehat: violin; Francoise Douchet: viola; Claudine Lasserre: cello; Richard Pinhas: rhythmic synthesizer; Jean-Louis Rizet: mixing & special effects; David Rose: violin; Yvon Guillard: alto saxophone; Gérard Prevost: double bass & electric bass; Dominique Esnault: drums; Patrick Gauthier: synthesizer, piano, mini-moog; Alain Ranval: guitar; Sylvin Marc: bass; Manu Katche: drums; Patrick Tilleman: violin; Michel Ettori: guitar; Jean-Michel Kajdan: guitar; Francois Ovide: guitar; Pierre Chereze: guitar; Didier Batard: bass; Francois Auger: drums; Benoit Widemann: mini-moog | |
| Prodotto da: Ramses & Jean-Philippe Goude Anno: 1979, Polydor; ristampa Musea 1993 - Durata: 40:27 |
Reduce dalla fantastica avventura con i Weidorje (che aveva fruttato uno splendido album, da annoverare tra i punti di riferimento della musica zeuhl extra Magma), il tastierista Jean-Philippe Goude registra nel 1979 il suo secondo album solista circondandosi di un nutrito numero di grandi musicisti francesi.
| | Brani: |
1-Everything works in Mexico; 2-Sekala Dan Niskala; 3-The “Pardon our French” medley; 4-Tears of a velvet clown; 5-When the ruff tuff creampuffs take over | |
| Formazione: | |
Chris Smith: electric, acoustic and classical guitars, electric violin, viola, rebab, percussion, banjo, cello, mandolin; Warren Dale: keys, saxes, bass & bisected clarinets, melodica, toys, accordion, samplers, flutes, recorders, bass harmonica, whirling tube, percussion, saxello, suppressed laughter, celesta, toy piano, marimba, vibes; Mike Sary: bass, keys, hollerin'; Jeff Gard: drums, percussion, trap set, hootin'. With Steven Dale: trumpet, flugelhorn; Richard Adrian Steiger: tabla, dumbek, riq, percussion; Natalie Nichole Gilbert: lead vocals, homework; Denise Gilbert: spoken vocals, coaching; Howie Gano: a wee bit o' piano & string synth; Stephanie Dale: piccolo; Will Stewart: trumpet; Pam Thompson: tuba, euphonium, trombone | |
| Prodotto da: Mike Sary + Warren Dale Anno: 2004, Pretentious Dinosaur Records - Durata: 60:12 |
La magica e folle saga dei French TV, iniziata negli anni '80, continua con un nuovo lavoro di spessore che non fa che confermare tutti i buoni giudizi che questa band ha ispirato nel corso della sua esistenza. Come sempre, Mike Sary si fa accompagnare da musicisti che viaggiano lungo la sua stessa lunghezza d'onda ed il quartetto composto insieme al polistrumentista Warren Dale, al chitarrista Chris Smith e al batterista Jeff Gard è ben coadiuvato da numerosi ospiti, portando una varietà timbrica impressionante, visto l'utilizzo di un grande numero di strumenti.
| Brani: | |
1-Ophelia's shadow; 2-The Shamen says; 3-Brilliant day; 4-Prospect; 5-Touring tide; 6-Take what you will; 7-Ghost light; 8-The woman who had an affair with herself; 9-Homeward; 10-Lords of the never known | |
| Formazione: | |
Toyah Willcox: vocals; Robert Fripp: guitars; Trey Gunn: stick, keyboards; Paul Beavis: drums, percussion; Tony Geballe: guitars, computer. Thank you to Keith Tippett for keyboards on 10 and to Gordon Haskell for intro on 1 | |
| Prodotto da: Toyah Anno: 1991, ristampa Vertical Species Records, 2004 - Durata: 47: 30 |
Insieme alla ristampa di Prostitute, si segnala anche questa nuova edizione in cd di Ophelia's shadow, probabilmente il lavoro più progressivo di Toyah Willcox. Infatti, lontano dall'aggressività di fondo che permeava Prostitute, quest'album si presenta molto raffinato, con un lavoro di produzione sempre accuratissimo (nonostante la registrazione effettuata quasi in presa diretta in una vecchia cappella nel Dorset) e con la presenza di collaborazioni di eccezione che rispondono ai nomi di Robert Fripp, Trey Gunn e Keith Tippett.
| Brani: | |
1-Al filo del abismo; 2-Praxis; 3-No se quien soy desde que se quien eres; 4-Equinoccio; 5-La eternidad de lo efimero | |
| Formazione: | |
Héctor Hernbandez: guitarras; Ricardo Moreno: composicion, arreglos y teclados; Bernando Anaya: bajo; Héctor Rosas: bateria y percusiones | |
| Prodotto da: Praxis Anno: 1987, Discos Rosembach; ristampa 1994, Mellow Records - Durata: 37:34 |
Nella storia del progressive gli anni '80 vengono generalmente ricordati come il periodo dei Marillion e del new-prog. Dalla Gran Bretagna questo movimento ridiede un alito di freschezza al genere riportandolo per un breve tempo alla ribalta delle cronache. Ma sbaglia certamente chi crede che in quella decade il prog si riduca semplicemente a Marillion, IQ, Pendragon, Twelfth Night, Pallas e compagnia…
| Brani: | |
| 1st movement; 2nd movement | |
| Formazione: | |
| Cyrille Verdeaux: grand piano, organ, mellotrons, synthesizers; Christian Boule: electric guitar; Gilbert Artmann: drums, vibraphone; Martin Isaacs: electric bass; Steve Hillage: electric guitar; Didier Malerbe: saxophone; Tim Blake: synthesizer VCS2; tibetan bowl | |
| Engineered by David Vorhaus & Mick Glossop Anno: 1973, Virgin. Ristampa 2001, Spalax - Durata: 40:58 |
Musicista di spicco e di culto per il progressive francese, il tastierista Cyrille Verdeaux ha legato il suo nome indissolubilmente a quello dei Clearlight. Con questo gruppo realizzò nel 1975 uno spettacolare disco d'esordio intitolato Symphony, che, a tutti gli effetti, può considerarsi uno dei più importanti punti di riferimento della scena transalpina.
| Brani: | |
1-Vatican heartbeat; 2-Cello & hammer; 3-Kizzer; 4-German foot blues; 5-Distorted onion; 6-Worm; 7-… or is it kisser; 8-R.A.M.S.E.S.; 9-Refit (Cello & hammer); 10-Kids stuff; 11-Loophole | |
| Formazione: | |
1-Vatican heartbeat; 2-Cello & hammer; 3-Kizzer; 4-German foot blues; 5-Distorted onion; 6-Worm; 7-… or is it kisser; 8-R.A.M.S.E.S.; 9-Refit (Cello & hammer); 10-Kids stuff; 11-Loophole | |
| Prodotto da: Robin Taylor Anno: 1999, Marvel of Beauty Records - Durata: 40:50 |
Robin Taylor è un chitarrista danese molto attivo nel jazz-rock moderno. Nell'album solista Heart disc mette subito in luce le sue qualità di compositore e di musicista attraverso undici brani di notevole qualità, in cui è coadiuvato da compagni di avventura decisamente all'altezza (spicca, in particolare, l'apporto del sax di Karsten Vogel).
| | Brani: |
1. Intro 2. Impercettibile 3. Equilibrio 4. Venere 5. L'Urlo | |
| Formazione: | |
| Diego (voce), Gabbe (chitarra), Federico (basso), Alex (batteria), Filippo (tastiere). | |
| Demo anno: 2004 - Durata: 27:41 |
I Quintessenza provengono da Volterra e ci propongono un demo di quattro tracce più un'intro.
| | Brani: |
1. Intro 2. Impercettibile 3. Equilibrio 4. Venere 5. L'Urlo | |
| Formazione: | |
| Diego (voce), Gabbe (chitarra), Federico (basso), Alex (batteria), Filippo (tastiere). | |
| Demo anno: 2004 - Durata: 27:41 |
| Brani: | |
1-Hello; 2-Prostitute; 3-Wife; 4-The show; 5-Dream house; 6-Homecraft; 7-Obsession; 8-Let the power bleed; 9-Restless; 10-Falling to Earth; 11-Jazz singers in the trees; 12-Vale of evesham; 13-Ghosts in the universe | |
| Formazione: | |
Toyah: vocals, keyboards, guitar, akai; Steve Sidelnyc: drums, percussion, keyboards, akai | |
| Prodotto da: Tony Arnold & Toyah Willcox Anno: 1988; ristampa 2003, Vertical Species Records - Durata: 45:13 |
Attrice cinematografica, di teatro, di televisione, presentatrice, cantante, produttrice, scrittrice… Non si può certo dire che nella sua carriera Toyah Willcox non sia stata un'artista dinamica. Toyah ha avuto un notevole successo nell'ambito della musica pop all'inizio degli anni '80, ma non ha mai riposato sugli allori ed è sempre stata pronta a mettersi in discussione.
| | Brani: |
1. Il Tuono E La Luce (strumentale); 2. La Voce Del Silenzio; 3. Shanti; 4. L'Infinito 5. Si Può Immaginare; 6. Il Tempio Sul Lago (strumentale); 7. Questo E' Il Mattino; 8. Canto; 9. La Ruota Del Cielo; 10. Tra La Luna E Il Sole; 11. Come Onde Sull'Oceano (strumentale); 12. L'Infinito (ripresa). | |
| Formazione: | |
Michi dei Rossi, Batteria Aldo Tagliapietra, basso e voce; Andrea Bassato, tastiere; Michele Bon, tastiere, chitarra "alien". | |
| Prodotto da: Crystal. Anno: 2004, Crystal - Durata: 45:05. |
| | Brani: |
1-Red spider; 2-Falling; 3-Stick spirit; 4-Why?; 5-Why not?; 6-Crying skies; 7-Knowing the path; 8-Flo's kisses; 9-Talk with myself | |
| Formazione: | |
Balázs Szendöfi: bass guitar, Chapman stick, classical guitar, acoustic guitar, wind bells; Zoltán Szentpál: guitar, classical guitar; Gergely Gáspar: drums; Zsolt Nagy "Liszt": keyboards. Other instruments: Flóra Horváth: violin, Tamás Kovacs "Tobzy": congas, cajon, shakers, chimes; Márk Beke: rain maker. | |
| Prodotto da: Gergely Böszörményi. Anno: 2002, Periferic Records - Durata: 67:24 |
C'è un legame ben solido che unisce l'Ungheria ed il progressive rock e che va avanti da molto tempo: nei seventies c'erano gli Omega, negli anni '80 sono emersi i Solaris, lo scorso decennio è stata la volta degli After Crying. Grandi band, che rappresentano solo la punta di un iceberg di un movimento comunque sviluppato, almeno da un punto di vista qualitativo.
| Brani: | |
| 1-Par les Fils de Mandrin; 2-Au Café du Colibri; 3-Ainsi s'en ira la pluie; 4-Autour de feu; 5-Saltimbanques; 6-Des yeux couleur d'enfant; 7-Atlantis; 8-Hymne à la vie. Titres bonus: 9-Exode; 10-Le vieux de la montagne. | |
| Formazione: | |
| Christian "Destin" Décamps: chant, piano, string ensemble, guitare acoustique, accordéon; Jean-Michel Brézovar: guitares, flute traversière, vocaux; Daniel "Fier à Bras" Haas: basse, guitare acoustique; Jean-Pierre "Joli Faon" Guichard: batterie, percussions, harmonica, vocaux; Francio "Hugues" Décamps: orgue, synthétiseurs, mellotron, vocaux. - Mixage/Mastering: Jean-Pascal Boffo. | |
| Anno: 2003, Musea - Durata: 64:04 |
Gli Ange non hanno certo bisogno di presentazioni! Questa straordinaria band francese delizia gli ascoltatori progressive da oltre trent'anni ed anche in tempi recenti continua a regalare gioie, sia con i nuovi album in studio (bellissimo l'ultimo Culinaire Lingus, uscito nel 2001), sia con documenti postumi. E a quest'ultima categoria appartiene il cd oggetto di questa recensione che ci mostra la band dal vivo in uno dei suoi momenti di massimo fulgore.
| | Brani: |
1-At the fifteenth orbit; 2-Outside nowhere; 3-Broken shell; 4-Il difficile equilibrio tra sorgenti d'energia; 5-veS ml'taHghach; 6-Pieces left behind; 7-In the deep; 8-Nexus. | |
| Formazione: | |
Gianluca De Rossi: keyboards, vocals (4-8); Davide Guidoni: percussives; Guglielmo Mariotti: basses, 12-string acoustic guitar, vocals (3-6). Guest musician: Alessandro Papotto (soprano saxophone) | |
| Prodotto da: Taproban. Anno: 2004, Mellow - Durata: 46:34 |
Il trio romano dei Taproban cambia etichetta discografica e sforna un secondo cd davvero interessante, attraverso il quale prova a miscelare le più classiche caratteristiche del new-prog e del rock sinfonico con alcune influenze risalenti al romanticismo dei King Crimson del primissimo periodo.
PETER GABRIEL
Arena Flegrea, Napoli, 7 luglio 2004
Nella bella cornice della Villa Comunale di Afragola, la serata del 12 luglio dell’Afrakà Rock Festival organizzata da Lino Vairetti vede come protagonisti importanti artisti della scena progressive italiana storica ed attuale.
| Brani: | |
Sacred Sound - Red Dust Shadow - You Never Will - Born Brilliant - Harvest Of Souls. | |
| Formazione: | |
Martin Orford: Keyboard, Backing Vocals; Peter Nicholls: Lead Vocal; John Jowitt: Bass; Michael Holmes: Guitars; Paul Cook: Drums, Percussion. | |
| Anno: 2004, Gian Electric Pea - Durata: 52:20 |
PREMIATA FORNERIA MARCONI
Piazza del Municipio, Mugnano del Cardinale (AV)
12 luglio 2004
| | Brani: |
Resor och näsor, Polkahäst, Blomkrukans sång, Under solen lyser solen, Reflection of Kafi | |
| Formazione: | |
Jerry Johansson: guitar, sitar on Under solen lyser solen and harmonium on Polkahäst; Jesper Jarold: bass; Simon Krarup Jensen: drums. Camilla Wahlberg played tambura on Under solen lyser solen. Klass Assarsson played congas on Blomkrukans sång and vibraphone on Resor och näsor. | |
| Engineer: Martin Holmström. Mixed by Martin Holmström and Jerry Johansson Anno: 2001, Gargeland Records - Durata: 49:51 |
I Grovjobb non sono certo il gruppo svedese più reclamizzato eppure meriterebbero attenzioni ben maggiori di quelle che solitamente gli sono tributate. L’album Under solen lyser solen è la migliore dimostrazione di tutto ciò, per merito di cinque composizioni di grande spessore che evidenziano una capacità di coinvolgere l’ascoltatore davvero particolare.
| Brani: | |
Sequenza prima: delle danze: 1-Preludio di luna piena; 2-Abraham, where is the land?; 3-Climax; 4-Shara-Marrakech; 5-Smoke rag; 6-Desert sounds; 7-Kyrie Eleison; Sequenza seconda: della conoscenza: 8-Ombre; 9-Gnoti sauton (conosci te stesso); 10-Vie interne; 11-Softmoon; 12-Cuori d’elettricità; 13-Hominem quadro; Sequenza terza: tra balsami d’incenso: 14-Interludio sospeso; 15-Vivi nascosto; 16-Danza d’incenso; 17-Mezzalunafertile; 18-Bach’s prelude; 19-Mezzalunafertile reprise; 20-Locus amoenus; 21-Canzone di Giuseppe; 22-Coda di luna calante | |
| Formazione: | |
Oderigi Lusi: organo Hammond B3, pianoforte acustico, piano rhodes, tastiere, sintetizzatori, programmazioni, fisarmonica, voce corale; Pas Scarpato: basso elettrico e acustico, chitarre acustica, classica, elettrica, voce solista; Lucio Fontana: batteria; Solimena Casoria: flauto traverso, voce; Egidio Napolitano: percussioni e rumori d’ambiente. Ospiti: Michele Mutti: sintetizzatore su 9; Lino Vairetti: voce su 2; Giovanni Mauriello: voce su 7; Franco Malapena: mandolino e voce tenore; Stefano Larizza: voci corali; Giulio Cozzuto: chitarra solista; Umberto Muselli: sax tenore; Paolo Sasso: violino elettrico, violino acustico e viola; Peppe Sasso: programmazioni e campionamenti, violino acustico, sax soprano, fiati irlandesi, diatonica; Omayyash Kuswami: tromba, flicornino; Jaspo Kurson-Florini: trombone a trio; Giorgio Zambonini “Zambo”: chitarra solista in 22 | |
| Produzione artistica: Oderigi Lusi, Peppe Sasso, Pas Scarpato Anno: 2004, Ma.Ra.Cash Records - Durata: 73:27 |
Lavoro atteso ed immediatamente osannato da molti, Danze d’incenso segna l’esordio dei campani Malaavia, band che sforna subito un album estremamente maturo e finemente composto. Il progressive più classico degli a nni ’70 viene rielaborato ed attualizzato dal duo Oderigi Lusi e Pas Scarpato, musicisti capaci di assimilare le più disparate influenze e di riproporle in chiave personale e decisamente suggestiva e ben coadiuvati da altri musicisti e da ospiti di eccezione.
| Brani: | |
1-Greyroom; 2-Hesitating in the foyer; 3-Città nuova; 4-Molok; 5-Talking in ashes; 6-Comes near, lingers far; 7-The red stairs; 8-One last masquerade | |
| Formazione: | |
Olov Andersson: guitar, clarinet, tambourine; Johan Lundström: drums, percussion, acoustic guitar, church organ, tin whistle, background voice; Markus Fagervall: voice, guitar; Joel Lindberg: bass, screaming; Frida Lundström: piano, Hammond, keyboards | |
| Prodotto da: Liquid Scarlet Anno: 2004, Progress Records - Durata: 52:44 |
Gli svedesi Liquid Scarlet possono essere tranquillamente inseriti in quel ramo del prog che ha visto come protagonisti della scorsa decade gli Anglagard, gli Anekdoten e i Landberk. Similmente a quanto fatto dai norvegesi Kvazar un paio di anni fa, i Liquid Scarlet cercano di miscelare un po’ le caratteristiche di questi gruppi, mantenendo quelle sonorità e quelle atmosfere a tinte fosche.
| Brani: | |
| 1-Voyager; 2-Circadian rhythm; 3-Tautology; 4-Etude no. 1; 5-Strange Loop II; 6-Cosmos; 7-Poetry in B Minor; 8-Mount ethereal; 9-Etude no. 2; 10-The tone row; 11-Closure; 12-Chaos | |
| Formazione: | |
| Carl Baldassarre: guitars, mandolins and vocals; Sam Giunta: keyboards; Paul Mihacevich: drums and percussion | |
| Prodotto da: Witsend Anno: 1993; ristampa 2003 Entropy Records - Durata: 47:39 |
La recente pubblicazione del disco d’esordio degli americani Syzygy ci spinge ad una recensione anche dell’unico disco realizzato dallo stesso trio di musicisti a nome Witsend nel 1993. Certo, di album di new-prog molto classico, con chiarissime reminiscenze genesisiane e con un sound caro ai gruppi inglesi degli anni ’80-’90 ce ne sono a bizzeffe. Ma sicuramente Cosmos and chaos rientra nella cerchia di quelli che vale la pena avere nella propria cdteca.
| | Brani: |
1-Superhero; 2-Fathers house; 3-Calm sea of their pupils; 4-There like another; 5-Host vs. graft; 6-Watching the clock; 7-Into the never to speak of; 8-Flesh; 9-Malfunction; 10-Lie down; 11-Sleep | |
| Formazione: | |
Carptree – Niclas Flinck: lead vocals; Carl Westholm: keyboards. No Future Orchestra – Ulf Edelön: bass1/2/5/7/8/9/11; Jejo Percovic: drums 1/2/3/7/9; Öivin Tronstad: background vocals 1/2/4/5/7/8/9/10; Stefan Fandén: bass 3/10; Kjell Bjarnhage: snaredrum 4/8/11; Jan Hellman: drums 5/10; Franziska Edvinsson: narrator 9 | |
| Prodotto da: Carl Westholm Anno: 2003, Fosfor Records - Durata: 61:13 |
E’ un dato di fatto che non solo molti ascoltatori del prog adorano i Genesis, ma anche che molti artisti in attività amano la band inglese e traggono ispirazione da essa. Gli svedesi Carptree, duo formato dal cantante Niclas Flinck e dal tastierista Carl Westholm e coadiuvato dai musicisti della cosiddetta No Future Orchestra, mostrano tutta la loro ammirazione verso i Genesis attraverso un album in cui sono presenti 11 composizioni non eccessivamente complesse che prendono spunto da un po’ tutte le epoche attraversate dal celebre gruppo britannico.
| | Brani: |
The allegory of light (1-3): 1-M.O.T.H.; 2-Beggar’s tale; 3-Distant light; In the age of mankind (4-5): 4-Zinjanthropus; 5-Industryopus; 6-Forbidden; 7-Light speed; 8-The journey of Myrrdin | |
| Formazione: | |
Carl Baldassarre: electric, acoustic and classical guitars, guitar synth, bass guitar and vocals on 2 and 6; Sam Giunta: piano, synthesizers; Paul Mihacevich: drums & percussion, vocals on 1 | |
| Prodotto da: Carl Baldassarre Anno: 2003, Syzygy Music Enterprises - Durata: 62:49 |
Diciamoci la verità: quegli album che sono costruiti cercando di unire varie influenze, prediligendo brani lunghi e sonorità che passano dal melodico all’aggressivo, possono essere inizialmente accolti con benevolenza, ma ad un giudizio successivo e maggiormente attento fanno emergere una certa inconsistenza delle idee espresse e gli entusiasmi iniziali, alla lunga, si affievoliscono parecchio. Non è certo il caso degli statunitensi Syzygy, nati dalle ceneri dei Witsend, che con The allegory of light sfornano un lavoro da ascoltare e riascoltare con molto piacere.
| Brani: |
1. Bohemian Soul - 2. Cat's Got Nine - 3. Feel It When I Sting - 4. The Shy Ones - 5. Tiger Bone Wine - 6. Dream With You - 7. Lucifer's Rat - 8. Everytime You Smile - 9. Nirvana in the Notes. |
| Formazione: |
Jack Foster III - Vocals, guitars; Robert Berry - Bass, Drums, Guitars (track 1, 3, 6-8) Bass, drums (Track 4); Trent Gardner - Keys (Tracks 1, 3-8) trombone (track 1), percussion (Track 2), Moog bass (Track 9); Ken Stout - Sax ; David Ristrim - Dobro and pedal steel (Track 2); Jeff Curtis - Guitars, harmonica (Track 4); John Cappobianco - Trumpet (Track 7); Shelly Berg - Piano (Track 9); Andy Eberhard - Drums (Track 9). |
| Anno: 2004 - Musea |
| | Brani: |
Storie di Favole; Quartar; Pensieri Fragili; La Strada del Graal, In The Cave; Cristalli di Solitudine; Porte Straniere; Entropia. | |
| Formazione: | |
Simona Rigano: tastiere e voce; Gaetano Scarcella: chitarra; Natale Russo: batteria e cori; Tony Rose: basso. | |
| Prodotto da: Conqueror. Anno: 2003, PeccatOriginale (CNQ CD001) |
Alcuni dischi non eccellenti mi avevano progressivamente sempre più allontanato dai Marillion. Negli anni Ottanta sono stati una fondamentale band dell'allora rinato progressive rock e nell'ultimo decennio, un ottimo Steve Hogarth li aveva condotti verso territori sempre più distanti dalla matrice progressiva. Ma l'ascolto del doppio CD Marbles mi ha spinto a non mancare all'appuntamento con il Progressivamente Rock Festival del 13 giugno a Roma al Centrale dl Tennis. Special guest della serata i Gazpacho, giovane promettente band norvegese: quattro ragazzi che si autodefiniscono come una versione personalizzata dei nuovi Marillion, hanno offerto motivi di interesse per gli oltre mille spettatori. I Marillion si presentano sul palco verso le 21,30 e confezionano l'intero Marbles (la versione a singolo CD) dispensando emozioni intense in particolare sulla bellissima Neverland.
Grandi atmosfere dense di riflessione, complessità strutturale,
oscurità e nello stesso tempo luminosa poesia, raccontate dalle 'biglie"
di questo concept capolavoro. Dopo una breve pausa seguono altri minuti
funestati qua e là da inconvenienti tecnici. Tra i brani proposti This is the 21th Century, Quartz e Between You and Me tratti da Anoraknophobia, un misto da Brave (Bridge, Living with the big lie), Estonia da This Strange Engine, fino all'entusiasmante finale con gli hit The Party, The Uninvited Guest e Cover My Eyes. Il pubblico è sembrato molto soddisfatto e alla fine ha gridato a gran voce (le grida più forti erano le mie) l'esecuzione di Easter che il gruppo, senza neanche provarla, l'ha aggiunta a concerto già chiuso.
Testo: Progman 59
Foto: Geppo
| Brani: | |
CD 1 | |
| Formazione: | |
Steve
Hogarth / vocals, hammered dulcimer; Steve Rothery / guitar, bass; Pete
Trewavas / bass, acoustic guitar; Ian Mosley / drums; Mark Kelley /
keyboards. | |
| Anno: 2004, Intact Recordings - Durata: 98:57 |
Introduzione
E'
innegabile che nel corso della sua ormai ultratrentennale esistenza il
progressive rock si sia ritrovato a strettissimo contatto con altre
forme d'arte. Quante volte la fonte di ispirazione di qualche album
deriva da un'opera letteraria? Quante volte si tira in ballo il teatro
evidenziando scenografie, costumi e atteggiamenti adottati dai musicisti
nelle loro esibizioni concertistiche? E come dimenticare il legame tra
musica, pittura e disegno che si instaura attraverso celebri e
fantasiose copertine?
| | Brani: |
Trance aviation pilots; Take my heart; Lucky man; Just dream; Come tomorrow; Money; Loosing the time; Being in plastic box; Computer, Moon; Rocking time; In Flanders fields; Dreg (video clip) | |
| Formazione: | |
Yuri Smolnikov: guitar, vocal; Mike Solo: lead guitar; Evgeniy Gorelov: keyboards; Misha Brovarnik: bass; Jim Motto: drums. And: Maxim Karavaev: computer effects; Irina Yunakovskaya: cello | |
| Prodotto da: Romislokus Anno: 2004, autoproduzione - Durata: 39:51 |
Continuiamo a parlare dei russi Romislokus con il loro nuovo album Trans aviation pilots, che conferma, se non migliora, le favorevoli impressioni finora suscitate. Si tratta ancora una volta di un lavoro caratterizzato da brani presentati in forma canzone, ma con arrangiamenti molto eleganti, attraverso i quali si intrecciano tra di loro sonorità rock, moderne e classiche.
| Brani: | |
| 1-Introduzione; 2-Primo incontro; 3-Secondo incontro; 4-Terzo incontro; 5-Epilogo; bonus track: 6-La tua casa comoda | |
| Formazione: | |
| Vito Manzari: basso; Gianchi Stringa: batteria; Lino Ajello: chitarra; Gianni Leone: voce, organo, piano, mellotron, moog, spinetta, celesta | |
| Anno: 1972, Polygram - Durata: 41:35 |
L’entrata in formazione del tastierista Gianni Leone, virtuoso dello strumento e vulcano di idee in quel periodo, fa sì che il gruppo napoletano Balletto di Bronzo, dopo il discreto album Sirio 2222 orientato su un hard-rock psichedelico, se così si può definire la musica in esso contenuta, cambi completamente la sua proposta. Le intuizioni e le eccellenti doti tecniche di Leone confluiscono in un nuovo lavoro che diventerà uno dei dischi di rock progressivo italiano più belli di sempre e che nulla ha da invidiare ai grandi maestri inglesi quanto a bellezza ed inventiva.
| Brani: | |
1-Nights are colder; 2-Don’t dare to love you; 3-Winter roses; 4-June’s flowers; 5-Dressed in beauty; 6-Heavy heaves; 7-Vendela; 8-Golds of morning; 9-It was blue; 10-Ruby; 11-When you sleep | |
| Formazione: | |
Tirill Mohn: vocals, nylon string guitar, percussion, keyboards, violins, djembe, flutes, electric guitar, bass drum; Odd Häkon Solbakken: vocals, lead vocal on “Vendela”; Øystein Vesaas: electric guitar, sounds, bass programming, glockenspiel, deep choir, 12 string guitar; Nils Einar Vinjor: guitars, bass; Ketil Vestrum Einarsen: flute; Helge Andreas Norbakken: percussion, sounds; Sigrun Eng: cello; Henning Sandsdallen: bass, doublebass; Sylvia Erichsen: lead vocal on “Vendela”; Atle Rakvaag: bass; Øyvind Fossheim: grand piano; Edel Bjelde: lead vocal on “Golds of morning”; Dagfin Kock: viola; Espen Leite: accordion, trekkspill; Morten Michelsen: clarinet; Peter Kristianson: violin; Christos Sarakatsianos: bouzouki; Baran Kurd: percussion | |
| Prodotto da: Tirill Mohn e Øystein Vesaas Anno: 2004, The Wild Places - Durata: 46:25 |
Uno dei migliori dischi del progressive degli anni ’90 è Ignis Fatus dei norvegesi White Willow, le cui contaminazioni con il folk nordico impregnavano l’album di un alone magico e misterioso. Tra i numerosi musicisti presenti in quello splendido lavoro figura anche il nome della violinista Tirill Mohn, che con il suo strumento rivestiva un ruolo non indifferente nelle canzoni più delicate ed intimiste.
| | Brani: |
The sound falls; Opera Macabra II; NeMeSi: a) Malà Strana, b) Dies Irae, c) Days of rage; The second year after the rain; Opera Macabra IV; Blood and tears | |
| Formazione: | |
G.B. “Batcheow” Astengo: acoustic guitar, rhythmic electric guitar; Naif Noir: acoustic drums, acoustic and electronic percussion; Max “Joshua” Fattorini: acoustic guitar, lead and rhythmic electric guitar; Stefano “Halo” Mori: digital and analogical synthesizers, Hammond C3, minimoog, polymoog; Antonella “Nona Luna” Suella: all lead and backing vocals, 4 and 5 string bass | |
| Engineered and mixed by Osvaldo Giordano + Doriana Barbè Anno: 1997, Mellow Records - Durata: 50:14 |
Negli anni ’90, nell’ambito della scena metal, si sono diffusi a macchia d’olio quei gruppi che si sono cimentati nel filone cosiddetto “gothic”, nel quale confluivano elementi di musica dark, progressive, classica, doom di discendenza sabbathiana, lievi spunti floydiani e che vedevano spesso ammalianti voci femminili in primissimo piano. The Gathering, The 3rd and the Mortal, Within Temptation, Theatre of Tragedy, Tristania, Therion, Lacuna Coil, Trail of Tears sono solo alcuni dei nomi che si sono distinti in questo genere.
| | Brani: |
1. Working for the Government; 2. French Girls; 3. Oh Maggie; 4. Irish Girls; 5. She's Gone; 6. Using Me; 7. Hannah Isn't Home; 8. What a Lovely Day; 9. Mexico; 10. Friday Night; 11. Too Young, Too Young. | |
| Formazione: | |
JIM ANDERSON - Bass guitar, Bass Pedals JOHN MABRY - Vocals; MALCOM SMITH - Guitars, Guitar Synth; MARC SPOONER - Keyboards by Kurzwell, Roland, and Clavia; con JEFFREY BAKER - Drums on 2,4,5,6 & 7; BOB KOEHLER - Drums on 1 & 3. | |
| Anno: 2004, Blueprint |
| | Brani: |
1. Socrates - 2. Galatea 3.3 - 3. When It All Comes Together - 4. Raking the Bones - 5. Call Me Old and Uninspired or Maybe Even Lazy and Tired but Thirteen Heads in the Backyard Says You're Wrong - 6. Yes & No - 7. Wheel of the World. | |
| Formazione: | |
JIM ANDERSON - Bass guitar, Bass Pedals JOHN MABRY - Vocals; MALCOM SMITH - Guitars, Guitar Synth; MARC SPOONER - Keyboards by Kurzwell, Roland, and Clavia; con JEFFREY BAKER - Drums on 2,4,5,6 & 7; BOB KOEHLER - Drums on 1 & 3. | |
| Anno: 2004, Trope audio - Durata: 57:02 |
| | Brani: |
1. All this time; 2. Creatures; 3.The celestial metal can; 4. Gagutz; 5. Waterfall carnival. | |
| Formazione: | |
| Nick Lieto: vocals, keyboard, mellotron, organ, piano, trumpet, percussion / Frank Camiola: guitars, banjo, bass, keyboards, percussion / Bill Ayasse: violin, viola, mandolin, background vocals, percussion / Andrew Sussman: electric bass / james guarnieri: drums, percussion / guests: Sharon Ayasse: flute 3,4,5 / Steve Campanella: marimba 2,4,5 / Christopher Tunney: clarinet 3,4 / Dee Harris: sarod 3 / Tim Roache: percussion, voices 3 / Marjorie Ayasse: background vocals 2, voices 1,3 / Dr. Mac and Broher Bam: voices 1,3 | |
| Anno: 2004, Trope audio - Durata: 53:14 |
| | Brani: | |
1. Spring Tide 2. Black Down 3. The Gateway 4. The Ram 5. Earthlight 6. Neap Tide 7. The Spirit of Gravity. | ||
| Formazione: | ||
London Philharmonica Orchestra diretta da Simon Hale | ||
| Anno: 2004, Naxos - Durata: 57:39 |