| | Brani: |
1. Intro 2. Impercettibile 3. Equilibrio 4. Venere 5. L'Urlo | |
| Formazione: | |
| Diego (voce), Gabbe (chitarra), Federico (basso), Alex (batteria), Filippo (tastiere). | |
| Demo anno: 2004 - Durata: 27:41 |
I Quintessenza provengono da Volterra e ci propongono un demo di quattro tracce più un'intro.
Il loro genere è facilmente etichettabile come prog-metal, con un sound fortemente debitore ai Dream Theater, ma non quelli sognanti e pomposi di Images And Words bensì quelli più massicci e orientati al groove di Awake; il gruppo è di discreta levatura tecnica e propende più per un suono compatto e "d'insieme" anzichè lasciarsi andare in virtuosismi individuali. La voce del cantante è molto particolare, si discosta dallo standard delle voci prog-metal per riportarci invece verso una vocalità che sa molto di prog italiano anni '70 (pensiamo ad esempio a Gianni Leone del Balletto di Bronzo), e ciò introduce una componente di "contrasto" che potrebbe richiedere qualche ascolto in più per abituarcisi; menzione a parte per il cantato in italiano, che (questione puramente di gusto personale) non ritengo particolarmente adatto per il genere, ma ciò non è assolutamente un demerito per la band. Ciò che invece depone a loro sfavore è la sensazione di già sentito che affiora più di una volta durante la mezz'oretta di ascolto: prendiamo ad esempio Equilibrio che presenta diversi passaggi o molto simili o addirittura identici a quanto ci hanno proposto i Dream Theater in Awake (ad esempio dei passaggi in 9/8 letteralmente scippati a The Mirror). La piena sufficienza (ma anche qualcosa in più) è comunque meritatamente conquistata, grazie al gusto melodico che pervade le composizioni della band e alla cura per gli arrangiamenti (anche se personalmente avrei optato per qualche suono di tastiera un pò meno stereotipato). Un plauso finale per la produzione, potente e pulita, che contribuisce ad alzare la valutazione complessiva del lavoro. Il brano migliore? Senza dubbio Impercettibile. In bocca al lupo, ragazzi, con la speranza di ascoltare un vostro nuovo lavoro più personale e privo delle succitate "citazioni"!Mirromaze
Ottobre 2004
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