| Brani: | |
| 1-Voyager; 2-Circadian rhythm; 3-Tautology; 4-Etude no. 1; 5-Strange Loop II; 6-Cosmos; 7-Poetry in B Minor; 8-Mount ethereal; 9-Etude no. 2; 10-The tone row; 11-Closure; 12-Chaos | |
| Formazione: | |
| Carl Baldassarre: guitars, mandolins and vocals; Sam Giunta: keyboards; Paul Mihacevich: drums and percussion | |
| Prodotto da: Witsend Anno: 1993; ristampa 2003 Entropy Records - Durata: 47:39 |
La recente pubblicazione del disco d’esordio degli americani Syzygy ci spinge ad una recensione anche dell’unico disco realizzato dallo stesso trio di musicisti a nome Witsend nel 1993. Certo, di album di new-prog molto classico, con chiarissime reminiscenze genesisiane e con un sound caro ai gruppi inglesi degli anni ’80-’90 ce ne sono a bizzeffe. Ma sicuramente Cosmos and chaos rientra nella cerchia di quelli che vale la pena avere nella propria cdteca.
La band formata dal chitarrista-cantante Carl Baldassarre, dal tastierista Sam Giunta e dal batterista Paul Mihacevich, infatti, si propose all’inizio della scorsa decade con un lavoro ben equilibrato, i cui ricami romantici, espressi attraverso intarsi elettroacustici, sono di notevole buon gusto in una serie di brani tutt’altro che cervellotici e che pongono il cuore davanti a tutto. I Witsend sanno emozionare con una proposta tutt’altro che originale, ma davvero ben fatta, da cui trasudano un romanticismo sognante, una certa ricercatezza, una fine eleganza anche nei momenti più energici e qualità tecniche evidenti, ma mai esasperate. Dodici belle composizioni, molte delle quali strumentali e con alcuni rimandi classicheggianti, in un cd destinato ai numerosi appassionati che non si fanno mancare nessuno degli album in cui si avverte una marcata influenza dei Genesis.Peppe
Giugno 2004
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