Revival (Al Basim) - Revival

 

     Brani:
1) History Of The World 12:13; 2) Poitiers 8:25; 3) Souvenir 3:57; 4) One Camel In Alaska 4:14; 5) Open Space 8:03
Formazione:
D.Reskin (flute), J.Starrett (bass), P.Carter (drums),G.Keith (sax) and Al Basim(electro-acoustic guitar)
1979, Autoproduzione
 
Storia o Leggenda? a voi decidere...
Il chitarrista iracheno Al Basim registra in USA un album di musica progressiva, con molto flauto e influenze medio-orientali. Se ne producono 500 copie  ma solo poche vengono vendute.

Glass Hammer - If

     Brani:
1-Beyond, within; 2-Behold, the ziddle; 3-Grace the skies; 4-At last we are; 5-If the stars; 6-If the Sun.
Formazione:
Fred Schendel: keyboards, steel guitar, mandolin, backing vocals; Steve Babb: bass guitar, keyboards, backing vocals; Jon Davison: lead vocals; Alan Shikoh: guitars; with Randall Williams: drums.
Prodotto da Steve Babb & Fred Schendel
2010, Arion Records - durata totale: 66:47
 
Da oltre quindici anni i Glass Hammer continuano con una certa puntualità a sfornare album che diventano un appuntamento imperdibile per gli appassionati di rock sinfonico moderno. Dagli esordi caratterizzati da un romanticismo quasi cameliano, sono passati via via verso un sound sempre più vicino a quello degli Yes, non disdegnando un'estravaganza come The Middle Earth album e, più di recente, tentativi di proporre un progressive più diretto e vicino alla forma canzone.

Recensioni concerti - Le Orme - Montella (AV), 7/12/2010

 

 


French TV - 10 I forgive you for all my unhappiness

       Brani:
1-Seven Rusty nails; 2-Conversatinal paradigms; 3-March of the cookie cuttors; 4-You got to run it out, Dawson!; 5-With grim determination, Terrel dons the bow tie; 6-Mosquito massacre.
Formazione:
Mike Sary: basses; Jeff Gard: drums; Steve Katsikas: keyboards, sax; Shawn Persinger: guitar; Adam Huffer: sax; Hans Bodin: guitar synth; Warren Dale: sax, clarinet, melodica; Roy Strattman: guitars; Joee Conroy: guitar; Andrew Katsikas: vocal; Paolo Botta: keyboards; Chris Smith: guitar.
2010, Pretentious Dinosaur Records - durata totale: 44:50

Ci sono voluti quattro anni per dare un seguito a This is what we do, ma come sempre accade quando si parla dei French TV, l'attesa per un loro nuovo album è stata ben ripagata. I forgive you for all my unhappiness è uno splendido lavoro che non fa che confermare le grandi doti della macchina musicale capitanata da Mike Sary.

Dono Celeste - So linger

     Brani:
1-Cold day; 2-Obsessional soul; 3-Narcotic swaging; 4-Aloofness; 5-L. August; 6-Tripping man (I-Schizoid child; II-Dear people; III-Light of heaven).
Formazione:
Antony Graham Milner: vocals; Ignazio Serventi: acoustic, classic, electric & 12 string guitars; Alessandro Buzzi: drums and percussion; Giampaolo Piras: bass; Enrico Ghezzi: piano, minimoog, tapeloops, sampler.
1999, Mellow Records
Durata totale: 55:03
  
Ad oltre dieci anni di distanza dalla sua uscita, proviamo a riscoprire e, magari, far scoprire ai più distratti questo gioiello del progressive italiano post anni '70. So linger è, infatti, uno degli album più belli del vasto catalogo edito dalla Mellow Records, ma non ha mai ricevuto le attenzioni che avrebbe meritato.

Beppe Crovella – What’s Rattlin’ on the Moon?

       Brani:
… Rattlin’ all the time
1-Tarabos; 2-Chloe and the pirates; 3-All white; 4-The man who waved at trains; 5-As if; 6-Hibou, Anemone and Bear; 7-Out-bloody-rageous; 8-Pig; 9- Esther’s nose job; 10-Slightly all the time.
… before the Moon
11-Leonardo’s e-mail; 12-Moonvision; 13-Many Moons, many Junes.
… after the Moon
14-Lunar impression; 15-Circular lines in the air; 16-Moon Geezers (to Elton & Hugh).
Formazione:
Beppe Crovella: mellotron, Wurlitzer E200 electric piano, Fender Rhodes Stage 73 electric piano, Hammond organ M102, Hohner electric piano, Hohner Clavinet D6, Rösler Grand Piano, Farfisa Professional.
2010,  Moonjune Records - Durata totale: 77:03
 
“Una visione personale della musica di Mike Ratledge è il sottotitolo di questo album, che è un sentito omaggio di un musicista navigato come Beppe Crovella ad un suo collega che ha scritto pagine fondamentali della storia del rock con i Soft Machine tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo.

Tohpati Ethnomission - Save the planet

     Brani:
1-Selamatkan bumi (Save the planet); 2-Bedhaya ketawang (Sacred dance); 3-Drama; 4-Ethno funk; 5-Gegunungan (Gateway of life); 6-Hutan hujan (Rain forest); 7-Biarkan burung bernyanyi (Let the birds sing); 8-Inspirasi baru (New inspiration); 9-Perang tanding (battle between good & beast); 10-Pesta rakyat (Festive people); 11-Amarah (Anger).
Formazione:
Tohpati: electric guitar, midi synth guitar; Indro Hardjodikoro: bass guitar; Endang Ramdan: Indonesian percussion (kendang, gong, kenong); Demas Narawangsa: drums & Indonesian percussion (rebana, kempluk); Diki Suwarjiki: suling (Sundanese flute), soundscapes. Lestari: vocals on 2.
Prodotto da Tohpati
2010 - Moonjune Records - Durata totale: 67:14
 
Avevamo già avuto modo di apprezzare il bravissimo chitarrista indonesiano Tohpati con il suo apporto fondamentale per la band dei Simakdialog, ma questo musicista porta avanti anche una carriera solista di tutto rispetto e svariati altri progetti e queste sue varie esperienze sembrano trovare il loro naturale sbocco in questo interessantissimo album uscito a nome Tohpati Ethnomission.

Hostsonaten – Autumnsymphony

     Brani:
1-Open windows to Autumn; 2-Leaves in the well (including Riverbenk prelude); 3-Out of water; 4-Nightswan I; 5-Nightswan II; 6-As the night gives birth to the morning; 7-Trees in November; 8-Elegy; 9-Autumn’s last breath / The gates of Winter
Formazione:
Federico Foglia: drums, percussion; Pietro Martinelli: double bass; Michele Bernabei: trumpet; Marco Moro: flute, piccolo; Robbo Vigo: grand piano, koto, special effects, brass; Fabio Zuffanti: Fender Rhodes, minimoog, mellotron, bass, electric rhythm  guitar, pad, bass pedals, acoustic guitar, organ, stringsynth; Matteo Nahum: classical & lead electric guitars; Giacomo Villa: cello; Osvaldo Loi: viola, violin; Andrea Benassi: oboe; Carlo Barreca: stick; Edmondo Romano: bagpipe, sax; Fra Canali: Genoese whispering; Simona Angioloni: voice
2009, AMS / Vinyl Magic - Durata totale: 41:39
 
Continua l’ode che gli Hostsonaten di Fabio Zuffanti stanno decantando alle stagioni, proseguendo un cammino a ritroso che vede la celebrazione dell’autunno dopo quelle dedicate alla primavera e all’inverno.

Jake Hertzog – Patterns


     Brani:
1-Mcjazz; 2-Wistfully; 3-Joining hands; 4-Leaves again; 5-Not blues; 6-Sun lovers; 7-What’s new; 8-Dipole; 9-Her; 10-Georgia on my mind; 11-I love you.
Formazione:
Jake Hertzog: guitar; Harvie S: acoustic bass; Victor Jones: drums.
Prodotto da Joshua Paul Thompson
2010, Buckyball Music - Durata totale: 51:55
 
Enfant prodige del jazz moderno, collaboratore di artisti di spessore, curatore di una rubrica sulla rivista Guitar Magazine, vincitore del Gran Premio del Montreux Jazz Festival 2006 nella categoria dei chitarristi, Jake Hertzog, nonostante la giovane età, vanta un curriculum di tutto rispetto ed ha ora l’opportunità di farsi conoscere ancora meglio con l’uscita di Patterns.

Dennis Rea - Views from Chicheng Precipice

     Brani:
1-Three views from Chiching Precipice (after Bai Juyi); 2-Tangabata; 3-Kan hai de re zi (“Days by the sea”); 4-Aviariations on “A hundred birds serenade the phoenix; 5-Bagua (“Eight trigrams”).
Formazione:
Dennis Rea: electric and resonator guitars, melodic, Naxi jaw harp, kalimba, dan ban (Vietnamese monochord).
Alicia Allen: violin; Greg Campbell: drums, percussion; Ruth Davidson: cello; James DeJoie: bass, flute, bamboo flute, bass clarinet; Caterina De Re: voice; Stuart Dempster: trombone, conch shell; Will Dowd: drums, percussion; Elizabeth Falconer: koto; John Falconer: shakubachi; Jay Jaskot: drums; Paul Kikuchi: percussion; Kevin Millard: baliset.
Prodotto da Dennis Rea
20010, Moonjune Records - durata totale: 46:57
 
Dennis Rea vive un momento di iperattività: dopo i recenti cd con Moraine e Iron Kim Style ci propone un lavoro solista molto particolare e derivante indubbiamente dalle sue esperienze di vita in Cina risalenti all’inizio degli anni ’90.

La Maschera di Cera – Petali di fuoco

    Brani:
1-Fino all’aurora; 2-D-sigma; 3-4.18; 4-Discesa; 5-Tra due petali di fuoco; 6-L’inganno; 7-Agli uomini che sanno già volare; 8-Il declino; 9-Phoenix; 10-La notte trasparente.
Formazione:
Alessandro Corvaglia: canto; Maurizio di Tollo: batteria, percussioni, chitarra in 4.18; Agostino Macor: tastiere; Andrea Monetti: flauto; Matteo Nahum: chitarre; Fabio Zuffanti: basso, bass pedals.
Produzione: Franz Di Cioccio
2010, Immaginifica - Durata totale: 56:51
 
Con il nuovo album Petali di fuoco sono da registrare alcune piccole novità nel mondo della Maschera di Cera. Innanzitutto notiamo una line-up che vede per la prima volta la presenza di un chitarrista, con il bravissimo Matteo Nahum, già valido collaboratore di Fabio Zuffanti con il progetto Hostsonaten.

Sophya Baccini – Aradía

  Brani:
1-La pietra; 2-How good; 3-Studiare, studiare; 4-Will love drive out the rain?; 5-Adesso; 6-Al ritmo di una storia; 7-Beware beware; 8-Ever too small; 9-Don’t dream that dream; 10-Non è l’amore il tuo destino; 11-L’ennesimo no; 12-Elide; 13- Aradía; 14-Two witches and Doreen; 15-Nei luoghi; 16-When the eagles flied; 17-Circle game.
Formazione:
Sophya: voce, cori, piano, synths, clavinet, mellotron

Vittorio Cataldi: violino, fisarmonica; Pino Falgiano: arr. archi, arr. percussion, arr. orchestra, moog, Hammond organ;  Franco Ponzo: chitarre; Stefano Vicarelli: modular moog; Aurelio Fierro jr.: batteria; Martin Grice: flauto, sax tenore; Lino Vairetti: voce; Ana Torres: voce, cori; Nona Luna: voce, cori. Francesca Vespoli: consulenza lingua francese.
2009, Black Widow – Durata totale: 69:23
 
Aradìa segna il debutto discografico solista di Sophya Baccini, nota negli ambienti prog per essere la cantante dei napoletani Presence. Diciamo subito che se il suo brano presente sul progetto Colossus che omaggiava il Kalevala vi aveva entusiasmato, questo cd deve essere assolutamente vostro! Nei quasi settanta minuti del lavoro, infatti, vengono riprese in pieno quelle atmosfere classicheggianti e un po’ dark che mettono in risalto sia le doti vocali di Sophya, sia le sue capacità di composizione.

Napoli Centrale, Serre (SA), 10/08/2010


 
 
Da anni il comune di Serre, in provincia di Salerno, ospita l’Alburni Jazz, un importante festival a cui partecipano nomi di spicco. Una delle serate più interessanti dell’edizione del 2010 è quella del 10 agosto, data che prevede l’esibizione di James Senese e dei suoi Napoli Centrale. L’attuale line-up della storica band campana è formata, oltre che dal leader al sax e alla voce, da Ernesto Vitolo alle tastiere, Rino Calabritto al basso e Fredy Melfi alla batteria. Si tratta di musicisti esperti e navigati, che calcano le scene da anni e che vantano le più disparate collaborazioni, ma che non si risparmiano mai. E la dimostrazione è data dalle due ore del concerto con cui hanno deliziato la platea, che ha letteralmente gremito la piazza di Serre.

Yezda Urfa - Boris

 

 Brani:
1. Boris And His 3 Verses, including Flow Guides Aren't My Bag ; 2. Texas Armadillo ; 3. 3, Almost 4, 6 Yea ; 4. To-ta In The Moya & Tyreczimmage ; 5. Three Tons Of Fresh Thyroid Glands; 6. The Basis of Dubenglazy While Dirk Does the Dance.
Formazione:
Brad Christoff: drums, percussion, all sorts; Phil Kimbrough: keyboards, synthesizers, mandolin, wind instruments, vocals; Mark tippins: guitars, banjo, vocals; Marc Miller: bass, vocals; Rick Rodenbaugh: lead vocals.

Produced by Yezda Urfa

1975 (ristampa 2004, Syn - Phonic) - Durata totale:52:49

 Ci sono moltissimi luoghi comuni nel mondo del progressive rock, eccone alcuni:
 - rock sinfonico è sinonimo di “eccessivo” e “pacchiano”;
 - i gruppi derivativi sono automaticamente deprecabili e indegni di menzione.
Se poi sono gruppi derivativi con influenze rock sinfoniche.. Che onta terribile!

Anane - The Evolution Ethnic (Slebar-Slebor)

 


Brani:
1) Tung Alung-Along 4:32; 2) Kekeberen Ni Pejuang 11:11; 3) Perueren 10:40; 4) Ho Ho Hi Heh 11:23; 5) Dansa Gayo 6:28; 6) Slebar-Slebor 8:12. Bonustrack: 7) Ho Ho Hi Heh (remixed) 9:17
Formazione:
Firman Sitompoel: Cello, Acoustic Guitar; Joeliyandi: Electric/Acoustic Guitar, Flute; Andri Rustandi: Bass; Andi Gomes: Piano, Keyboard and Synthesizers; Daniel Caesar: Drums, Taganing; Pramono A. Pamungkas: Tenor Sax, Flute, Piccolo, Bamboo Flute; Soedarman: Djembe and Percussions; Eddie Flo: Add, Keyboard, Player on "Slebar - Slebor, Perueren, Keberen Ni Pejuang"; Diana Insyafari: Add, Vocal on "Keberen Ni Pejuang"
2005, Indonesian Progressive Society

L'Indonesia è una terra che non smette mai di sorprenderci, seppur ogni volta tra mille difficoltà, da ormai 40 anni sforna piccoli e grandi gioielli di musica progressive.

Van der Graaf Generator – Live at the Paradiso

   Brani:
CD1: 1-Lemmings; 2-A place to survive; 3-Lifetime; 4-(In the) black room; 5-Every bloody emperor; 6-All that before.
CD2: 1-Gog; 2-Meurglys III, the songwriter’s guild; 3-The sleepwalkers; 4-Man-Erg; 5-Scorched Earth.
Formazione:
Hugh Banton: organ; Guy Evans: drums; Peter Hammill: vox, guitar, pianos.
2009, Voiceprint – Durata cd 1: 52:53; durata cd 2: 55:44.
 
Dopo la prova in studio Trisector, che aveva dissipato ogni dubbio sulla qualità dei Van der Graaf Generator ridotti in trio, ecco una testimonianza di cosa sono capaci di fare Peter Hammill, Hugh Banton e Guy Evans nella dimensione live.

Doubt – Never pet a burning dog


Brani:
 
1-Corale di San Luca; 2-Laughter; 3-Over Birkerot; 4-Sea; 5-Passing cloud; 6-Cosmic surgery; 7-Aeon; 8-Beppe’s shelter
Formazione:
 Alex Maguire: Fender Rhodes piano, Hammond organ, mellotron, synth; Michelle Delville: electric guitar, Roland GR-09; Tony Bianco: drums.
With special guest Richard Sinclair: vocals (1,5); bass guitar (1,2).
Produced by Doubt

2010, Moonjune Records - Durata totale: 52:57
 
Prendiamo un’etichetta come la Moonjune Records, da sempre attenta all’attività dei musicisti della scuola canterburiana… Prendiamo un trio chiamato Doubt e vediamo un po’ chi ne fa parte… Alex Maguire, tastierista britannico che ha sostituito Dave Stewart nella più recente incarnazione degli Hatfield and the North. Michelle Delville, chitarrista dei belgi Wrong Object, gruppo che ha suonato con Elton Dean e che non ha mai nascosto una forte passione softmachiniana. Tony Bianco, batterista “prezzemolino” che nel suo vasto curriculum vanta collaborazioni con il già citato Dean e con Keith Tippet… Aggiungiamoci un ospite eccellente come Richard Sinclair, che non ha certo bisogno di presentazioni…

Il Balletto di Bronzo e l'idea del delirio organizzato

di Gianmaria Consiglio 
 
Nato da uno studio per una tesi di laurea in Storia della Musica Moderna e Contemporanea, questo libro di Gianmaria Consiglio ci fa conoscere meglio un album molto amato dagli appassionati di progressive rock: Ys, uscito nel 1972 e meravigliosa testimonianza di un momento di irripetibile ispirazione per il Balletto di Bronzo e Gianni Leone.

L’opera, preceduta, tra l’altro, da una prefazione di Lino Vairetti, storico leader degli Osanna, è suddivisa in tre sezioni. Nella prima, vengono analizzati alcuni Aspetti generali, attraverso un veloce excursus di alcune delle caratteristiche del rock progressivo e analizzando come il Balletto di Bronzo si inserisca in un mondo musicale particolarissimo, tenendo conto dei legami non solo con il prog, ma anche con la musica dodecafonica, d’avanguardia e free-jazz. 

Interviste - Sofia Baccini

Baccini, Sofia

Possiamo considerare Sofia Baccini una veterana del progressive italiano attuale. La bravissima cantante partenopea, infatti, ha mosso i primi passi in questo mondo all’inizio degli anni ’90, quando il gruppo Presence ha fatto il suo esordio discografico con il mini LP The shadowing. Sono poi seguiti altri quattro album in cui la band napoletana ha continuato a cimentarsi in una commistione di progressive dalle tinte oscure, hard rock e suggestioni derivanti dalla musica classica e lirica. Ma la più recente performance di Sofia è quella presente nell’album Kalevala, appena uscito per la Musea e a cui è dedicato un ampio articolo su queste pagine nella sezione “Concept e altre storie”. La vocalist ha partecipato all’opera in questione con un brano fantastico e suggestivo che va considerato tra le vette del disco. Ed ecco ora l’intervista realizzata con Sofia, che ci parla approfonditamente e con estrema disponibilità del Kalevala e della sua carriera facendo anche interessanti considerazioni sul mondo del progressive.

Stick Men e Osanna - Afragola (NA), 17/07/2010


 
Una delle date più interessanti nel cartellone dell’edizione 2010 del Festival Afrakà è sicuramente quella del 17 luglio, quando sul palco si esibiscono dapprima gli Stick Men e poi, a seguire, gli Osanna.

 
 

Gianni Leone - Salerno, 02/07/2010


 

Lo ha detto chiaramente durante la sua esibizione: non gli piacciono le canzonette. E Gianni Leone, anche da solo, unico musicista sul palco, nonostante un repertorio ben lontano dal Balletto di Bronzo che lo ha reso famoso, sta alla larga dalle canzonette.

SBB – Memento z banalnym tryptykiem

  Brani:

1-Moja zlemia wysniona; 2-Trójkat radosci; 3-Strategia pulsu; 4-Memento z banalnym tryptykiem. Bonus track: 5-Z których krwl krew moja.

Formazione:

Józef Skrzek: vocal, bass guitar, mouth organ, marimba, Japan banjo, applause, keyboards; Apostolis Antymos: guitars; Slawomir Piwowar: guitars, bass guitar, applause, keyboards; Jerzy Piotrowski: drums and percussion.

Guests:

Jan Skrzek: mouth organ, applause; Renata Szybika, Alicja Piwowar: applause.

1980, Muza – ristampa 2004, Metal Mind Productions – Durata totale: 51:32

L’Est Europeo può vantare una tradizione prog di tutto rispetto: negli anni ’70, dalla Cecoslovacchia, dalla Romania, dalla Jugoslavia, dalla Polonia, dall’Ungheria, dalla stessa Unione Sovietica sono venuti fuori gruppi autori di album di straordinaria qualità. Tra le band più importanti, che oltre a realizzare una serie di lavori indimenticabili ha anche ottenuto un certo riscontro in termini di visibilità (in patria, ma anche all’estero, in Germania soprattutto), ci sono i polacchi SBB, un trio di musicisti bravissimi, che già alla fine degli anni ’60 faceva parlare di sé con numerose collaborazioni.

Lucio Lazzaruolo – Amelia and other favourites

  Brani:

1-Fernando Sor Studio op. 29 n. 13; 2-Anonimo Se io m’accorgo; 3-Alonso Mudarra Fantasia; 4-F. Sor Le Calme, caprice op. 50; 5-F. Sor Cantabile dalla Fantasia Elegiaca op. 59; 6-Antonio Lucio Vivaldi Andante dal concerto in Sol mag. RV532; 7-Johann Kaspar Mertz Etude (dal Bardenklange op.13); 8-J.K. Mertz Capriccio (dal Bardenklange op.13); 9-J.K. Mertz Sehnsucht (dal Bardenklange op.13); 10-Antonio Lauro Vals Venzolano n. 2 Andreina; 11-Heitor Villa Lobos Studio n. 4; 12-Miguel Llobet El testamento d’Amelia; 13-M. Llobet El noi de la mare; 14-A. Lauro Vals Venezolano n. 3 Natalia; 15-J.K. Mertz Notturno n. 2 op. 4; 16-J.K. Mertz Lied ohne worte; 17-J.K. Mertz An die Entfernte; 18-Gaspar Sanz Canarios; 19-G. Sanz Folias; 20-Thoinot Arbeau Belle qui tiens ma vie; 21-F. Sor Studio op. 35 n. 13; 22-F. Sor Studio op. 35 n. 19; 23-F. Sor Studio op. 31 n. 16; 24-F.Sor Studio op. 6 n. 9.

Formazione:
Lucio Lazzaruolo: chitarra
2009, Transparent Music – Durata totale: 58:08
 
Un musicista  attivissimo da circa venti anni può tranquillamente essere definito un “veterano”. E questo appellativo, nelle sue più positive accezioni, calza a pennello per il campano Lucio Lazzaruolo, chitarrista che ha movimentato non poco il mondo del progressive italiano tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 con il gruppo Notturno Concertante.

Van der Graaf Generator – Trisector


Brani:
 1-The Hurlyburly; 2-Interference patterns; 3-The final reel; 4-Lifetime; 5-Drop dead; 6-Only in a whisper; 7-All that before; 8-Over the hill; 9-(We are) not here.
Formazione:
Hugh Banton: organ, bass guitar; Guy Evans: drums, percussion; Peter Hammill: vocals, guitars, pianos.
2008, Virgin - Durata totale: 53:48
Il ritorno discografico dei Van der Graaf Generator nel 2005 è stato accolto favorevolmente un po’ ovunque. Eppure, a distanza di soli sette mesi dall’uscita di Present, qualcosa nel gruppo si è rotto ed il rinnovato sodalizio tra i musicisti storici della band è venuto meno. L’annuncio del distacco da David Jackson ha sorpreso i fan e gli appassionati e ha portato delle incertezze non indifferenti sul futuro della gloriosa sigla.

Jono El Grande - Neo Dada

Brani:

1-Neo dada; 2-Ballet morbido in a dozen tiny movements; 3-Oslo City Suite; 4-Your mother eats like a platipus; 5-Big Ben Dover; 6-Three variations on a mainstream neurosis; 7-Choko king

Formazione:

Jono El Grande: lead vocals on 2, nostrils on 6, guitars and synthesizer solo on 2, sound processing, rare percussion overdubs and electronic guitar noises; Hans Martin Austestad: lead vocals on 1, larynx percussion and throat singing on 6; Bård Bratile: vocals and kazoo solo on 7; Erik Løkra: soprano, tenor and baritone saxophone; Embrik Snerte: bassoon; Terje Engen: drums; Håkon Mørch Stene: percussion, marimba and vibraphone; André Bongard: keyboards on 7 and 1; Petter Sørlie Kragstad: keyboards on 5, 3, 2 and 6; Eyolf Dale: synthesizer overdubs on 2; Ida Kristine Hansen: violin I; Isa Caroline Holmesland: violin II; Gunnhild Oddbjørnsdatter: viola; Lisa Isabel Holstad: cello.

Composed, arranged, conducted and produced by Jono El Grande

2009, Rune Grammofon - Durata totale: 42:25

Vi presentiamo un eccentrico (anche se forse è un eufemismo definirlo così) musicista norvegese: Jon Andreas Håtun, alias Jono El Grande, compositore autodidatta, chitarrista, cresciuto a pane e Frank Zappa. Che Jono sia un personaggio fuori dal comune lo si può capire anche navigando sul suo sito internet, o sulle sue pagine myspace e facebook, dove si trovano non poche stramberie (guardatevi, ad esempio, le foto a dir poco assurde!), o anche andando a leggere qualche intervista, in cui mostra tutta la sua bizzarria.

Narrow Pass – In this world and beyond

  Brani:

1- In this world and beyond – Just for you; 2-Beyond; 3-Silver lady; 4-Somewhere by the sea – Timeless; 5-Heaven’s crying; 6-In your eyes; 7-Flying from Ireland

Formazione:

Mauro Montobbio: all guitars, guitar synth, keyboards, percussions; Valeria Caucino: vocals, irish bodhran, percussions.

Guest Musicians – Alessandro Corvaglia: vocals; Andrea Orlando: drums on 1, 2, 7; Andrea Beccaro: drums and percussion on 3, 4, 5, 6; Roberto Costa: bass on 1, 2, 4, 5, 6, 7; Gabriele Guidi Colombi: bass on 3; Edmondo Romano: soprano sax, low whistle on 2, 6; Sandro Marinoni: tenor sax, flute on 1, 4, 6, 7; Elisa Montaldo: acoustic piano on 1, 4; Vito Dentamaro: violin

2009, Musea - Durata totale: 58:35

A due anni di distanza dall’esordio A room of fairy queen’s, torna Mauro Montobbio con il suo progetto Narrow Pass, che con il nuovo album In this world and beyond ribadisce in pieno stile e qualità del debutto. Anche in questa occasione, quindi, siamo di fronte ad un lavoro in cui si punta su delicatezza e feeling.

Steve Hackett - Out of the tunnel's mouth



Brani:

Disc 1: 01. Fire on the Moon 06:11; 02. Nomads 04:31; 03. Emerald and Ash 08:59; 04. Tubehead 03:36; 05. Sleepers 08:50; 06. Ghost in the Glass 02:59; 07. Still Waters 04:35; 08. Last Train to Istanbul 05:56

Disc 2 (Bonus Disc:): 01. Blood on the Rooftops 05:46; 02. A Tower Struck Down 04:26; 03. Firth of Fifth 10:09; 04. Fly on a Windshield 02:18; 05. Broadway Melody of 1974 02:03; 06. Every Star in the Night Sky 08:05

Formazione:

Disc 1: Nick Beggs – bass, Chapman Stick; Dick Driver – double bass; John Hackett – flute; Steve Hackett – guitars, vocals; Roger King – keyboards, programming; Lauren King – backing vocals; Ferenc Kovaks – violin; Amanda Lehmann – vocals; Jo Lehmann – backing vocals; Anthony Philips – twelve string guitar; Chris Squire – bass; Christine Townsend – violin, viola; Rob Townsend – soprano sax.

Disc 2: Steve Hackett – guitar, vocals; Roger King – keyboards; Gary O’Toole – drums, vocals; Nick Beggs – bass, Chapman Stick, vocals; Rob Townsend – sax, flute, whistle, percussion

Produced by Steve Hackett & Roger King  2009, Wolfwork Records

Banco del Mutuo Soccorso - Salerno, 02/06/2010

 

  Il Banco del Mutuo Soccorso è sempre una garanzia! Per quanto siano passati più di quindici anni dalla loro ultima registrazione in studio, la band sul palco regala spettacoli infarciti di grandissima musica. Una musica legata sempre a quei fantastici anni ’70, un repertorio che non è più una novità o una sorpresa, ma che presenta circa due ore di composizioni leggendarie.

Concept ed altre storie - Emerson, Lake & Palmer - Tarkus

 TARKUS: UNA LETTURA

Parliamo del secondo album in studio di Emerson,Lake and Palmer, il loro primo concept contenente la loro prima suite. Da molti considerato come il vero capolavoro della band, è pensiero comune che la suite Tarkus, occupante il primo lato del disco, sia un'allegorica denuncia alla guerra e alla sua ignoranza ed inutilità : erano quelli gli anni più caldi del conflitto in Vietnam, l’opinione pubblica statunitense ed europea cominciava a prendere una posizione di netto contrasto, dal 1969 cominciavano a nascere i grandi movimenti pacifisti.

Tarkus parla di un armadillo-carro armato, e dei suoi scontri, che porteranno alla sua morte. Dopo migliaia di ascolti provo a dare un'interpretazione allegorica del primo lato di questo LP...

 

DAAL – Disorganicorigami

             Brani:

1-Holocaustica; 2-Chimaira; 3-Mo(o)nso(o)n; 4-Brain melody; 5-The dance of the drastic navel’s part 1; 6-Disorganicorigami; 7-A saucerful of secrets; 8-Children of our dreams. Bonus track: 9-Var glas var dag.

Formazione:

Davide Guidoni: Vdrums, Mandala pad, percussion, drums, Taiho, Octobans, Wavedrum; Alfio Costa: Arp solina, moog modulator, synths, minimoog, samplers, Prophet 5, Arp2600, grand piano, mellotron, M4005m, Hammond organ.

Flavio Costa: guitars on 2; Cristiano Roversi: stick, soundscapes on 2; Riccardo Paltanin: electric violins on 3; Alessandro Papotto: Turkish sax, sax, clarinet, oboe on 4, 5, 6; Fabio Zuffanti: bass on 7; Laura Mombrini: vocals on 7; Cristina Vinci: vocals on 7; Vincenzo Zitello: viola, cello, clarinets and flute on 8.

Produced by Alfio Costa and Davide Guidoni.

2009, Mellow Records - Durata totale: 60:00

 

Per chi ha seguito con una certa attenzione il progressive italiano dagli anni ’90 ad oggi i nomi di Davide Guidoni e di Alfio Costa dovrebbero essere decisamente familiari. Tra le numerose esperienze di entrambi, ricordiamo che il primo ha suonato con Gallant Farm, Far Side e Taproban (e recentemente è anche diventato uno degli autori di artwork e copertine più attivo e ricercato in campo prog), mentre il secondo è noto per i suoi trascorsi con Prowlers, Tilion e Colossus Project.

Intervista - Zita Ensemble (Luca Vicenzi)

Un vulcano di idee. Una vena compositiva continuamente in agitazione. Un appassionato di musica a 360°. Un musicista alla continua ricerca di cose nuove, di sperimentazione, di arte. E' Luca Vicenzi, mente principale degli Zita Ensemble, una delle più belle e originali realtà italiane degli ultimi anni. E ha molte cose da raccontarci...

One Taste - Koan

       Brani:

1-Svapna; 2-Arunachala/La verna; 3-Hallayö; 4-Etsin ihmettä; 5-Sulokutsu; 6-Riisutut sielut; 7-Elävä; 8-Koan.

Formazione:

Pekka Alonen: vocals; Esko Grundström: bass, piano; Alonzo Heinno: guitars, synths, programming; Annika Koivula: vocals; Taneli Korpinen: drums, percussion; Tero Pajunen: vocals, violin; Tauno Saviauk: flute.

Guests: Anna Grundström: cello; Hessi Hirvonen: viola; Sami Kurrpa: tenor saxophone, clarinet; Matti Mustonen: theremin

2008, autoproduzione - Durata totale: 42:22


Koan è il quarto album degli One Taste, interessantissima band finlandese autrice di una piccola meraviglia con il precedente Anamnesis, meravigliosa suite quasi interamente strumentale in cui si ritrovavano insieme prog romantico, fusion methenyana e folk-rock.

Intervista - Viima (Mikko Uusi-Oukari)

Con due album molto belli e varie partecipazioni a tributi e progetti Colossus, i Viima sono oggi uno dei gruppi più interessanti provenienti dalla Finlandia, che negli anni recenti, come nei seventies, ha regalato non poche gioie agli appassionati di prog. Abbiamo intervistato la mente principale della band, Mikko Uusi-Oukari, con il quale proviamo a ripercorrere un po' le tappe di una carriera brillante che speriamo continui ad offrirci musica di grande qualità.

 

Iron Kim Style - Iron Kim Style

       Brani:

1-Mean Streets of Pyongyang; 2-Gibberish falter; 3-Po’ brief; 4-Don Quixotic; 5-Adrift; 6-Amber waves of migraine; 7-Pachinko malice; 8-Dreams from our dear leader; 9-Jack out of the Kims; 10-Slouchin’ at the Savoy.

Formazione:

Fellow Travelers:

Dennis Rea: six strings electric guitar; Ryan Berg: bass guitar; Bill Jones: trumpet; Thaddaeus Brophy: twelve strings electric guitar; Jay Jasot: drums.

Fifth Columnist:

Izaak Mills: bass clarinet (tracks 1 & 5).

2010, Moonjune Records - Durata totale: 55.55

Dopo l’ottimo lavoro con i Moraine, Dennis Rea torna alla carica con un nuovo progetto che già a partire dal nome scelto incuriosisce e fa pensare a qualcosa di strambo. Il monicker Iron Kim Style è un tributo al dittatore nordocoreano Kim Jong-Il e lo si evince anche dalla copertina e dall’immagine all’interno del cd. Ma non basta: la band dichiara anche di ispirarsi alla musica marziale della Corea del Nord!

Conqueror – Sprazzi di luce


       Brani:

1-Sprazzi di luce; 2-… e mi manchi tanto; 3-Semplice; 4-Pensieri fragili

Formazione:

Simona Rigano: vocals, keyboards, synth, piano; Natale Russo: drums and percussion; Sabrina Rigano: flute and saxophone; Daniele Bambino: bass; Andrea Trimarchi: bass; Mario Pollino: guitar and vocals; Tino Nastasi: guitar.

Special guest Ottavio Leo guitar on 1.

2009, autoproduzione – durata totale: 20:50

 

Holdsworth/Pasqua/Haslip/Wackerman – Blues for Tony

       Brani:

Disc 1

1-Blues for Tony; 2-The fifth; 3-It must be jazz; 4-Fred; 5-Guitar intro; 6-Pud wud.

Disc 2

1-Looking glass; 2-To Jaki, George and Thad; 3-San Michele; 4-Protocosmos; 5-Red alert

Formazione:

Allan Holdsworth: guitar; Jimmy Haslip: bass guitar; Alan Pasqua: keyboards; Chad Wackerman: drums

2009, Moonjune Records

Durata totale: cd1 52:19 , cd 2 38:05

Un doveroso preambolo alla descrizione di questo doppio cd registrato dal vivo nel 2007 è necessario per ricordare un gradissimo artista che ci ha lasciati nel 1997: Tony Williams. Questo straordinario batterista si è affermato giovanissimo, quando, diciassettenne, divenne famoso negli ambienti jazz per la sua presenza nella band di Miles Davis. Fu solo l’inizio di una carriera di assoluto spessore, che gli ha permesso di entrare in contatto e collaborare con una miriade di musicisti di spicco (da Herbie Hancock a Eric Dolphy, da McCoy Tyner ai Weather Report, ma la lista sarebbe lunghissima…) e di portare avanti anche dei progetti solisti che hanno fatto storia.

Moraine – Manifest deNsity

    
Brani:

1-Save the yuppie breeding grounds; 2- Ephebus Amoebus; 3-Nacho sunset; 4-$9 pay-per-view lifetime TV movie; 5-Manifest density; 6-Uncle tang’s cabinet of Dr. Caligari; 7-Disillusioned avatar; 8-Kuru; 9-Revenge grandmother; 10-Staggerin’; 11-Middlebräu.

Formazione:

Dennis Rea: electric guitar; Ruth Davidson: cello; Alicia Allen: violin; Kevin Millard: bass guitar, baliset; Jay Jaskot: drums.

Prodotto da Dennis Rea

2009, Moonjune Records - Durata totale: 54:19

 
Per presentare i Moraine bisogna innanzitutto spendere qualche parola riguardante il leader di questa band. Ma il rischio di dilungarsi c’è, visto che stiamo parlando di Dennis Rea, un chitarrista attivo sulle scene già dagli anni ’70, anche se fino ad ora non si era mai parlato molto di lui nelle cronache del mondo del progressive.

Pensiero Nomade – Tempi migliori

       Brani:

1-Preludio; 2-Nella brina; 3-L’incanto; 4-Cielo d’estate; 5-La polvere e l’aria; 6-Luce in fuga; 7-Giorni di festa; 8-Senza fretta; 9-La vita nuova; 10-Conversando; 11-Il giorno che va; 12-Due piedi nudi; 13-Benvenuta, donna mia; 14-Aspettiamo domani; 15-Tempi migliori; 16-Un altro giorno.

Formazione:

Salvo Lazzara: chitarre, bassi, programmazione.

Alessandro Toniolo: flauto su 3-13-14; Davide Guidoni: batteria su 4-5-13.

2009, AMS - Durata totale: 64:03

I Germinale sono stati un punto di riferimento molto importante del progressive italiano a partire più o meno dalla metà degli anni ’90 e ci hanno lasciato un testamento composto da quattro album pregevoli e contenenti pagine musicali davvero belle e degne di nota. Di quel gruppo Salvatore Lazzara era il chitarrista ed il suo tocco contribuiva in maniera non indifferente a dare una certa impronta alla proposta che veniva portata avanti con personalità e intelligenza. Oggi Lazzara si sta mettendo in luce con un altro progetto, denominato Pensiero Nomade, di cui è assoluto protagonista. Dopo un esordio di valore come Per questi e altri naufragi arriva adesso il secondo appuntamento discografico con Tempi migliori, anche questo, come il debutto, interamente strumentale.

Myhybris – The sweet melody of resilience

       Brani:

Intro; Chapter 1: The children’s games; Chapter 2: The pursuit; On the edge of madness; Chapter 3: The sweet melody of resilience; Only a path; Chapter 4: The shining truth; Outro.

Formazione:

Morgane Falaize: keyboards; Sylvain Mazeau: bass; Nicolas Pascal: guitar; Olivier Riva: drums.

Guests: Amelie Festa (vocals on “The sweet melody of resilience”); Christophe Denhez (vocals); Jean-Pierre Riva (keyboards solo on “Children’s games”); Patrick Quartenoud nicknamed “Patou” (sax) and Aurore, Caroline, Clélia, Dorothee and Laetitia (chorus)

2009, autoproduzione - Durata totale: 26:50

Capita ancora di trovare qualche lavoro di prog-metal davvero ben fatto, che non si perde in sterili tecnicismi e che, nonostante chiare influenze, riesce a far emergere una discreta personalità. Con questo breve cd scopriamo i francesi Myhybris, autori di sei tracce dal minutaggio contenuto, ma che si susseguono spesso senza soluzione di continuità quasi a formare una lunga suite.

Outopsya - Sum

       Brani:

1-Lords of hate; 2-Möthal; 3-Mus; 4-Don’t mind; 5-Tarred life; 6-Mechanical 7; 7-Sandness; 8-Sum

Formazione:

Evan Mazzucchi: bass; Luca Vianini: guitars, vocals, synthesizers & drums score. + Ylenia Zenatti: vocals on 2 & 4

2009, Videoradio

Durata totale: 54:16

Il progetto Outopsya vede le sue origini già nel 2003, sotto la spinta del compositore e polistrumentista Luca Vianini e del bassista Evan Mazzucchi. Il nome curioso scelto dai due è un acronimo che sta per OUT Of PSYchical Activity e con questa sigla, dopo una serie di demo autoprodotti, giungono nel 2009 al debutto ufficiale intitolato Sum. Si tratta di un lavoro in cui emerge prepotentemente la visionarietà di Vianini, il cui estro spinge le composizioni verso una micidiale miscela in cui si accostano generi ed influenze molto diverse tra loro. Il comune denominatore può essere visto nella ricerca di un sound avvolgente e robusto allo stesso tempo: provate a immaginare uno scenario in cui si avvicinano Ozric Tentacles, Dream Theater, Primus e corrieri cosmici.

Simak Dialog – Demi Masa

       Brani:

1- Salilana Pertama (Forever Part 1); 2-Salilana Kedua (Forever Part 2); 3-Tak Jauh Pertama (Not so far Part one); 4-Tak Jauh Kedua (Not so far Part 2); 5-Trah lor – Laras (Northern people – Voices); 6-Trah lor – Rupa (Northern people – Faces); 7-Trah lor – Tapak (Northern people – Prints); 8-Karuhun (To elders); 9-Disapih (Being away)

Formazione:

Riza Arshad: Fender Rhodes electric piano, Yamaha acoustic grand piano, Oberheim OBX analog synthesizer; Tohpati: electric & acoustic guitar; Adhithya Pratama: bass guitar; Endang Ramdan: lead Sundanese kendang percussion, tambourine, claps, toys, vocals; Erlan Suwardana: Sundanese kendang percussion, claps, toys, vocals.

With guests Emy Tata: Sundanese kendang percussion, claps, vocals (track 2); Mian Tiara: vocals on track 7; Dave Lumenta: soundscapes on track 8.

Produced by Riza Arshad/Ragadi Music.

2009, Moonjune Records – durata totale: 69:57

Indonesia… paese lontano e che dona sempre mille suggestioni… ma paese che può vantare anche una importante “scuola prog” di lungo corso e di tutto rispetto. Ovviamente i più diffidenti non ci crederanno, oppure penseranno a qualcosa di poco valore. La realtà è che sul progressive indonesiano si potrebbe quasi scrivere un libro. I bravissimi Discus, affermatisi negli anni scorsi, sono solo tra gli ultimi in ordine temporale ad aver pubblicato degli album che sono delle piccole gemme. Per comprendere appieno la credibilità e l’originalità di questa scena bisognerebbe oggi riscoprire grandi lavori di trent’anni fa di artisti di spessore quali Guruh Gypsy, Harry Roesli, Giant Step, God Bless, Yockie Suryo Prayogo, Keenan Nasution, ecc.

Magnetic Sound Machine - Chances & accidents

       Brani:
1-Camel trouble; 2-Queanova; 3-Le chat noir; 4-Chansis; 5-Axidents; 6-Night bell; 7-900 bills; 8-Karizma; 9-Wake up with me; 10-Every one can sing a jazz rock song under the shower
Formazione:
Alessandro Caldato: keys, electric piano (on 9), vocals (on 9); Giacomo Girotto: e. guitar, vocals (on 9); Andrea Massarotto: alto sax, flute, vocals (on 9); Riccardo Pestrin: drums, vocals (on 9); Stefano Volpato: e. bass, acoustic bass, e-bow, shower (on 9).
A. De Marchi: percussion on 4; Piero Dada Art: solo trumpet on 7; F. Perin: trumpet on 8; M. Barbon: tenor sax on 8.
2010, Lizard Records - durata totale: 53:13

Tra le realtà italiane più interessanti degli ultimi anni nel campo del jazz-rock progressivo ci sono senza dubbio i Magnetic Sound Machine, che hanno già dimostrato un valore ben al di sopra della media nonostante la giovane età. Chances & accidents è il nuovo album di questa band, capace di lanciarsi in una serie di brani strumentali molto vivaci, caratterizzati da tecnica sopraffina, ma anche tanto feeling.

Fantasmagoria – Day and night


Brani:

1-Crusader; 2-Blue rice; 3-Into the sea; 4-MNK; 5-The sparrow; 6-Anticlimax; 7-Omoplatta; 8-Travelling space; 9-Joanni; 10-Lights that fall down the hill; 11-Epic.

Formazione:

Miki Fujimoto: violin; Junpei Ozaki: guitar; Ryuichi Odani: keyboards; Naoki Kitao: bass; Masataka Suwa: drums.

2009, Musea - Poseidon -  Durata totale: 59:31 

Ecco un altro gruppo giapponese a cui piace non poco bearsi delle proprie capacità strumentali… L’esordio in studio dei Fantasmagoria (finora autori solo di un paio di autoproduzioni live) consiste in circa un’ora di musica interamente strumentale, dove il rock sinfonico ed il metal si incontrano e camminano a braccetto per un bel po’.