Un musicista attivissimo da circa venti anni può tranquillamente essere definito un
“veterano”. E questo appellativo, nelle sue più positive accezioni, calza a pennello per il campano
Lucio Lazzaruolo,
chitarrista che ha movimentato non poco il mondo del progressive
italiano tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 con il gruppo
Notturno Concertante.
Con i dischi di questa band, tuttora attiva, Lucio ha mostrato una
sensibilità fuori dal comune, visto che è stato capace di regalarci
composizioni di rara eleganza attraverso un prog che si è sempre
mantenuto distante da supertecnicismi e da magniloquenze, puntando
invece al cuore e alla mente con una proposta raffinata, dai toni spesso
pacati, ma sempre piena di sostanza. Da qualche anno Lucio si dedica
anche ad un’attività solista di tutto rispetto, in cui mostra la sua
abilità di chitarrista classico.
Amelia and other favourites è, infatti, il secondo album (dopo l’ottimo
My favourite)
in cui è unico protagonista lo strumento a corde tanto amato nel rock,
ma che tanti spunti offre anche se si va a pescare nel repertorio
classico. E in questo nuovo lavoro Lazzaruolo va a interpretare
ventiquattro brani di compositori classici del calibro di
Fernando Sor,
Alonso Mudarra,
Antonio Lucio Vivaldi, J
ohann Kaspar Mertz,
Antonio Lauro,
Heitor Villa Lobos,
Miguel Llobet,
Gaspar Sanz e
Thoinot Arbeau (più un anonimo). Facile per gli appassionati di prog, durante l’ascolto del cd, pensare ad
Horizons e ad alcuni episodi dell’
Hackett
solista. Ma sarebbe sbagliato ridurre il tutto a simili paragoni,
perché alla base ci sono passione, studio, tradizione pluricentenaria,
melodia d’alta scuola ed un romanticismo “diverso” da quello che siamo
soliti proporre su queste pagine… E Lucio riesce a trasmettercela la sua
passione, con un tocco delicato eppure sicuro, dimostrandoci che ci si
può lasciar trasportare non solo da un mare di note suonate ad alta
velocità e da cambi di tempo funambolici, ma anche da dolci suoni
acustici provenienti da un passato che può regalare meravigliose
sorprese a chi non lo conosce bene.
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