| | Brani: |
Intro; Chapter 1: The children’s games; Chapter 2: The pursuit; On the edge of madness; Chapter 3: The sweet melody of resilience; Only a path; Chapter 4: The shining truth; Outro. | |
| Formazione: | |
Morgane Falaize: keyboards; Sylvain Mazeau: bass; Nicolas Pascal: guitar; Olivier Riva: drums. Guests: Amelie Festa (vocals on “The sweet melody of resilience”); Christophe Denhez (vocals); Jean-Pierre Riva (keyboards solo on “Children’s games”); Patrick Quartenoud nicknamed “Patou” (sax) and Aurore, Caroline, Clélia, Dorothee and Laetitia (chorus) | |
2009, autoproduzione - Durata totale: 26:50 |
Capita ancora di trovare qualche lavoro di prog-metal davvero ben fatto, che non si perde in sterili tecnicismi e che, nonostante chiare influenze, riesce a far emergere una discreta personalità. Con questo breve cd scopriamo i francesi Myhybris, autori di sei tracce dal minutaggio contenuto, ma che si susseguono spesso senza soluzione di continuità quasi a formare una lunga suite.
I musicisti riescono ad unire potenza metal, eleganza prog e melodie gradevoli come se nulla fosse e colpisce favorevolmente il loro operato. La formula è solo apparentemente semplice: di base un sound energico, ma sempre pronti i cambi di tempo e di atmosfera, chitarra ruggente, ma mai rozza o pacchiana, tastiere e piano dal sapore classicheggiante, frangenti epici, parti vocali di buona fattura e persino qualche guitar-solos vagamente blues. Il tutto è proposto con senso della misura e con grande gusto, grazie a dinamiche tutt’altro che scontate, che presentano anche una teatralità tipica transalpina ed atmosfere dark mai eccessive. Il concept che è alla base del cd è la storia del legame di due gemelle, una in un orfanotrofio, l’altra morta ed il booklet (a proposito, ottimo anche l’artwork) ne dà un ampio riassunto in francese. I riferimenti sono i soliti e similitudini con Rush e Dream Theater sono avvertibili continuamente, magari con qualche smussatura ben studiata, ma tutti i brani sono davvero piacevoli da ascoltare.Peppe
Febbraio 2010
Nessun commento:
Posta un commento