Da anni il comune di Serre, in provincia di Salerno, ospita l’Alburni
Jazz,
un importante festival a cui partecipano nomi di spicco. Una delle
serate più interessanti dell’edizione del 2010 è quella del 10 agosto,
data che prevede l’esibizione di James Senese e dei suoi Napoli Centrale. L’attuale line-up della storica band campana è formata, oltre che dal leader al sax e alla voce, da Ernesto Vitolo alle tastiere, Rino Calabritto al basso e Fredy Melfi
alla batteria. Si tratta di musicisti esperti e navigati, che calcano
le scene da anni e che vantano le più disparate collaborazioni, ma che
non si risparmiano mai. E la dimostrazione è data dalle due ore del
concerto con cui hanno deliziato la platea, che ha letteralmente gremito
la piazza di Serre. Una scaletta equilibrata tra classici di un passato
che ha fatto la storia del jazz-rock progressivo e tra i brani più
recenti in cui il jazz flirta con il pop, il funk, il folk partenopeo
senza perdere classe. Una musica mediterranea e infuocata, con quel sax a
urlare, ad accarezzare, a lanciarsi in mille direzioni e con la voce di
James che sale dal cuore e riscalda gli ascoltatori. Calabritto e Melfi
con i loro strumenti dettano ritmi vigorosi, mentre Vitolo può esibirsi
in duetti con Senese e in assolo trascinanti. Assolutamente
appassionanti le digressioni strumentali di cui i Napoli Centrale sono
capaci e che rappresentano i momenti più entusiasmanti del concerto,
come dimostra anche la partecipazione calorosa del pubblico. Qualche
problemino tecnico ha dato un po’ di fastidio alla band sul palco, ma ha
influito solo minimamente sulla resa audio per gli spettatori. I "guaglioni" hanno
ancora energia da vendere e mi sento di consigliarvi di non perdere gli
spettacoli di questa nuova versione dei Napoli Centrale, che è ancora
capace di infiammare gli ascoltatori.
Sulla pagina facebook del Rotters' Club ampia galleria di immagini della serata: http://www.facebook.com/pages/Rotters-Club/122187501154987?v=photos&ref=ts#!/album.php?aid=17815&id=122187501154987
Peppe
agosto 2010
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