Brani:
1-Seven Rusty nails; 2-Conversatinal paradigms; 3-March of the cookie cuttors; 4-You got to run it out, Dawson!; 5-With grim determination, Terrel dons the bow tie; 6-Mosquito massacre.
Formazione:
Mike Sary: basses; Jeff Gard: drums; Steve Katsikas: keyboards, sax; Shawn Persinger: guitar; Adam Huffer: sax; Hans Bodin: guitar synth; Warren Dale: sax, clarinet, melodica; Roy Strattman: guitars; Joee Conroy: guitar; Andrew Katsikas: vocal; Paolo Botta: keyboards; Chris Smith: guitar.
2010, Pretentious Dinosaur Records - durata totale: 44:50

Ci sono voluti quattro anni per dare un seguito a This is what we do, ma come sempre accade quando si parla dei French TV, l'attesa per un loro nuovo album è stata ben ripagata. I forgive you for all my unhappiness è uno splendido lavoro che non fa che confermare le grandi doti della macchina musicale capitanata da Mike Sary.

Come al solito, la carne al fuoco è tanta e i nostri ci regalano tre quarti d'ora di ottima e funambolica musica. Rispetto al passato sono forse smussati certi angoli: stavolta i French TV ci sembrano meno estremi nella loro frenesia strumentale e più aperti a virate melodiche e sinfoniche. Ma non fraintendetemi, la band resta ancora pienamente su una via avanguardistica del prog e grazie alla consueta ironia, alla fantasia e alle indubbie doti tecniche è capace sempre di meravigliare con dinamiche impressionanti e improvvisi cambi di direzione. Sempre più ensemble aperto, i French TV si presentano non più come gruppo quasi fisso, visto che ci sono un buon numero di musicisti che di volta in volta si affiancano a Sary. Il solo Jeff Gard lo accompagna in ogni brano, mentre si segnala la conferma della collaborazione del "nostro" Paolo Botta alle tastiere nell'ultima traccia.
Se l'opener Seven rusty nails mostra nei suoi sette minuti questa voglia di seguire percorsi meno tortuosi del solito, Conversational paradigms si caratterizza per lo più per un impetuoso ed acrobatico jazz-rock. March of cookie cutters offre di tutto e di più: Canterbury, Zappa, atmosfera, avanguardia, RIO... Gli intrecci tra chitarre elettriche, tastiere dai timbri più disparati e strumenti a fiato sono un'altra caratteristica che ancora contraddistingue i French TV e in un brano come You got run it out, Dawson! questa ampiezza timbrica dà ottimi risultati. With grim determination, Terrell dons the bow tie e Mosquito massacre sono altri due brani in cui la band va in più direzioni ed offre un processo di contaminazione erede di certe pagine zappiane, con cenni qua e là al rock sinfonico e ai King Crimson.
Sono sempre loro, imprevedibili, inimitabili, indefinibili, folli al punto giusto e bravissimi! I French TV! Una garanzia!

Peppe
dicembre 2010