Brani:

Disc 1

1-Blues for Tony; 2-The fifth; 3-It must be jazz; 4-Fred; 5-Guitar intro; 6-Pud wud.

Disc 2

1-Looking glass; 2-To Jaki, George and Thad; 3-San Michele; 4-Protocosmos; 5-Red alert

Formazione:

Allan Holdsworth: guitar; Jimmy Haslip: bass guitar; Alan Pasqua: keyboards; Chad Wackerman: drums

2009, Moonjune Records

Durata totale: cd1 52:19 , cd 2 38:05

Un doveroso preambolo alla descrizione di questo doppio cd registrato dal vivo nel 2007 è necessario per ricordare un gradissimo artista che ci ha lasciati nel 1997: Tony Williams. Questo straordinario batterista si è affermato giovanissimo, quando, diciassettenne, divenne famoso negli ambienti jazz per la sua presenza nella band di Miles Davis. Fu solo l’inizio di una carriera di assoluto spessore, che gli ha permesso di entrare in contatto e collaborare con una miriade di musicisti di spicco (da Herbie Hancock a Eric Dolphy, da McCoy Tyner ai Weather Report, ma la lista sarebbe lunghissima…) e di portare avanti anche dei progetti solisti che hanno fatto storia.

Si ricorda, in particolare, l’esperienza con i Lifetime, affiancato, tra gli altri, da John McLaughlin, ma non va dimenticata la parentesi del Tony Williams New Lifetime, che fruttò due ottimi album di fusion tecnica e trascinante insieme al bassista Tony Newton, al tastierista Alan Pasqua e al chitarrista Allan Holdsworth.

Proprio questi ultimi due, a dieci anni dalla scomparsa del drummer e insieme al bassista Jimmy Haslap e al batterista Chad Wackerman, sono stati impegnati in un tour proprio in omaggio al loro vecchio compagno. Siamo ovviamente al cospetto di musicisti di una caratura ben superiore alla media, che vantano le più disparate esperienze nell’ambito del jazz e del rock (Frank Zappa, Nucleus, Soft Machine, Tempest, Gary Burton, Santana, Yellowjackets, giusto per fare qualche nome…) e che insieme formano una miscela esplosiva che coinvolge dal primo all’ultimo minuto di questo album. Blues for Tony contiene un’ora e mezza di musica stratosferica, all’insegna di un jazz-rock vivacissimo, con quelle basi dettate dalla Mahavishnu Orchestra anni fa, ma pronto anche a districarsi in territori più tipici della fusion e a flirtare, di tanto in tanto, con certi slanci che ricordano l’epopea canteruburiana. I virtuosismi di cui sono capaci i protagonisti sono ben noti a chi li conosce, ma qui non ci si perde mai in acrobazie fini a sé stesse, anzi il feeling è totale e si nota una capacità di coinvolgimento che potrebbe attirare anche chi non è molto avvezzo a certe sonorità.

Basterebbe ascoltare i dieci minuti di Fred, mitica composizione di Holdsworth presente sullo splendido Believe it dei New Lifetime, per capire cosa sono in grado di fare i quattro sul palco, partendo da un riff esaltante e con una coesione incredibile. Il disco è comunque molto compatto, pur prendendo spunto dalle varie esperienze dei musicisti: giusto per fare qualche esempio, i brani targati Holdsworth, provengono sia da Believe it che da alcune sue prove soliste e si mostrano energici e vibranti, ma troviamo pure un Guitar intro d’atmosfera e quasi ambient; Wackerman mostra le sue qualità di compositore in una elegantissima e jazzistica The fifth; c’è anche il momento per solo piano, To Jaki, George and Thad, in cui Pasqua delizia col suo tocco, ma tantissimi sono gli spunti degni di nota. Holdsworth resta il mattatore, ma non è una sorpresa. La fama del chitarrista è ampiamente meritata e anche in questa occasione ciò è dimostrato pienamente: non è solo un fatto di abilità esecutiva, qui davvero siamo al cospetto di un musicista unico, dal tocco inimitabile e capace sempre di lasciare a bocca aperta, con un assolo o con un riff e facendo interagire jazz e rock con una naturalezza senza eguali.

Blues for Tony è un favoloso live album non solo da ascoltare e riascoltare, ma anche da ricordare, da custodire gelosamente e che rappresenta una nuova perla da affiancare alle numerose già disponibili grazie al talento di questi quattro giganti del jazz-rock.

 

Peppe

Aprile 2010