Anima Mundi - Septentrion


 Brani:
1-Horizonte; 2-Por siempre; 3-Centinela; 4-Caleidoscopio; 5-Peregrino del tiempo; 6-Más allá; 7-La Montaña del Vigía; 8-Las Praderas del Corazón; 9-Tierra invisible; 10-El Hallazgo; 11-El Umbral; 12-Septentrión
Formazione:
Roberto Diaz: electric & acoustic guitars, backing vocals; Virginia Peraza: keyboards, programming, backing vocals; Ariel Valdes: drums & percussion; Ariel Angel: basses; Andremil Oropeza: lead vocals; Regis Rodrigues: bagpipes, recorder, & whistle; Anaisy Gomez: bagpipes, recorder, & clarinet
Prodotto da: Roberto Diaz
Anno: 2002, Mellow Records - Durata: 71:03

La Mellow Records non è nuova a scoprire talenti prog in ogni parte del mondo e con gli Anima Mundi piazza un nuovo validissimo colpo.

Procol Harum

L'eterno dibattito sulla genesi del rock progressivo probabilmente non troverà mai una vera soluzione. Tali e tante difatti sono le influenze che hanno portato alla nascita e allo sviluppo del genere musicale che tanto amiamo. Tradizionalmente, il primo vero disco di rock progressivo è considerato In The Court Of The Crimson King, uscito nel 1969, ma è innegabile che anche in precedenza vi fossero stati dischi e gruppi che già presentavano le caratteristiche tipiche del prog. Tralasciando di scomodare i Beatles, si possono citare almeno tre gruppi che, verso la fine degli anni Sessanta, hanno pubblicato dischi che, a parere di chi scrive, possono già essere considerati progressive tout court. Le tre band sono, in ordine alfabetico: Moody Blues, Nice e Procol Harum che, in modi differenti, hanno dato l'avvio alla meravigliosa stagione musicale progressiva. Fra questi, i meno progressivi di tutti sono considerati i Procol Harum (per via della loro influenza in altri ambiti musicali, in particolare quello del pop). Un'analisi dettagliata della loro discografia, tuttavia, può mostrare dei lati assolutamente insospettati e insospettabili.

Conqueror - 74 giorni

 



 Brani:

1) Maschere di uomini 2) Il Viaggio 3) Orca 4) Limbo 5) Non maturi per l'adilà 6) Cormorani 7) L'ora del parlare 8) Preghiera 9) Miraggi 10) Nebbia ad occhi chiusi 11) Eleutherios 12) Master Stefanos 13) Cambio di rotta.

Formazione:

Simona Rigano: Tastiere e Voce; Tino Nastasi: Chitarra - Rickenbacker Bass; Sabrina Rigano: Sax e Flauto - EWI 4000S; Daniele Bambino: Basso; Natale Russo: Batteria e Percussioni;

Prodotto da: Conqueror & Ma.Ra.Cash Records
Anno: 2007

 

Rational Diet - Rational Diet

 Brani:

1-From the grey notebook - Intro; 2-From the grey notebook - Part 1; 3-Stop, Kolpakoff!; 4-I refrained from closing my ears; 5-An order for horses; 6-Don't swing a wheel; 7-From the grey notebook - Part 2

Formazione:

Vitaly Appow: bassoon, tenor sax, accordion; Maxim Velvetov: guitars; Cyril Christya: violin; Dimitry Maslovsky: bass; Eugeny Alexeyev: keyboards; Nikolay Gumberg: drums
Also Alla Pustchina: cello; Cyril Yelshow: vocal; Maria Lagodich: vocal; Andrew Bogdanow: voice; Oleg Gorbatiuk: voice.

Anno: 2007, AltrOck Productions - Durata: 61:01

Lo diciamo subito chiaramente e senza giri di parole: se siete amanti del R.I.O. e delle frange più avanguardiste del progressive questo disco deve essere assolutamente vostro!

Anekdoten - A time of day


 Brani:
1-The great unknown; 2-30 pieces; 3-King Oblivion; 4-A sky about to rain; 5-Every step I take; 6-Stardust and sand; 7-In for a ride; 8-Prince of the ocean
Formazione:
Peter Nordin: drums, cymbals, percussion, vibes; Anna Sofi Dahlberg: mellotron, organ, moog, Rhodes, cello, piano, voice; Nicklas Barker: voice, guitar, mellotron, moog, vibes; Jan Erik Liljeström: voice, bass. Special thanks to Gunnar Bergsten: flute
Prodotto da: Anekdoten
Anno: 2007, Virta - Durata: 45:01

Gli Anekdoten ormai li riconosci subito! Bastano poche note di una qualsiasi loro canzone, basta ascoltare la voce profonda di Jan Erik Liljeström, basta lasciarsi catturare da quei suoni opprimenti e da quelle atmosfere plumbee… Il quartetto svedese porta avanti il suo discorso dal 1993 quando esordì con Vemod, album che folgorò un po' tutti gli amanti del prog crimsoniano. Da allora i loro passi sono stati sempre decisi e lenti, la discografia non si è accresciuta in fretta, tant'è vero che dopo tutto questo tempo siamo giunti al quinto lavoro in studio (a ben quattro anni di distanza dal precedente), ma la band, pur variando qualcosina nel suo percorso, ha sempre mantenuto ed accresciuto un'identità forte.

Rick Wakeman - Cirque surreal

 Brani:

1-Gnash; 2-Balance of power; 3-Wings of fortune; 4-Static; 5-The party; 6-Wired for sound; 7-Juliet; 8-Tubular balls; 9-Carlos; 10-The love that I know; 11-The jig

Formazione:

Chrissie Hammond: vocals; Rick Wakeman: keyboards; Fraser Thorneycroft-Smith: guitars; Phil Laughlin: bass; Tony Fernandez: drums and percussion

Prodotto da: Rick Wakeman
Anno: 1995; ristampa 2006, Music Fusion - Durata: 55:05

Rick Wakeman ha suonato davvero di tutto nella sua carriera. Nella sua sterminata discografia c'è anche un capitolo che è stato recentemente ristampato e che vede come protagonista il circo. Negli anni '90 una delle ultime frontiere in questo campo è stata Cirque Surreal, uno show che alla tradizione del circo unisce altri spettacoli derivanti dalla musica, dalla tecnologia, dalla ginnastica, ecc.

Elegant Simplicity - Too many goodbyes

 Brani:
1-Mood # 10; 2-Unconditional; 3-Every time I think of you; 4-And pure; 5-Lost Summer; 6-Kiss away the pain; 7-Fragments
Formazione:
Ken Senior: vocals; Christopher Knight: drums; Steven McCabe: all guitars and keyboards
Prodotto da: Steven McCabe
Anno: 2007, Proximity Records - Durata: 55:54

L'inizio di questo cd, sparato e veloce, tipicamente new-prog, con il brano Mood # 10, ci indica subito, anche se non ce n'era bisogno, che Steven McCabe colpisce ancora. Di nuovo porta il suo progetto Elegant Simplicity agli ascoltatori con quelle caratteristiche che da sempre lo contraddistinguono. E cioè questa musica diretta e coinvolgente, questo flusso costante di note in evoluzioni che scorrono con estrema facilità, questo new-prog raffinato di grande piacevolezza.

If - The stairway

 Brani:

1-Close your eyes; 2-Uneasy sleep (part 1); 3-The stairway; 4-Uneasy sleep (part 2); 5-Where have you been?; 6-Like a bird; 7-Missing; 8-Uneasy sleep (part 3); 9-It's just me; 10-Find your way

Formazione:

Franco: bass; Paolo: lead vocals, keyboards; Dario: guitars, sequencing, bass, synth, noise, slide guitar, lead and backing vocals; Claudio: organ, noise, nylon strings guitar, keyboards, lead and backing vocals, piano

Prodotto da: Dario Lastella
Anno: 2006, autoproduzione - Durata: 39:51

Gli If esordiscono con questo lavoro che molto deve al prog del passato più o meno recente. Il rock sinfonico di questa nuova band italiana, infatti, prende un po' spunto sia dagli storici Genesis e Pink Floyd, sia dalle icone degli anni '80 Marillion e Pendragon, sia dai classici della nostra penisola. Ne vien fuori un disco in cui le cose migliori si intravedono nei passaggi strumentali, sia quando i vari strumenti interagiscono tra di loro, sia quando si prova a spingere più sul fattore emozionale creando scenari sonori particolari.

Alex Carpani - Waterline


 Brani:
1-The siren and the mariner; 2-The levees' break; 3-In the rocks; 4-Reclaimed; 5-Agua Claro; 6-Starcurrents; 7-Song of the pond; 8-A gathering storm; 9-The waterfall; 10-Catch the wave; 11-Prelude in C Min. (BWV847)
Formazione:
Alex Carpani: keyboards; Aldo Tagliapietra: lead & backing vocals; Dan Shapiro, Ken Jaquess: bass; Neil Bettencourt: drums & percussion; Robert Wolfe, John Thomas, Shelley Doty, Marc Pattison, Tony Spada, Lindsey Boillt, David Scott & Michel Sajrway: acoustic & electric guitars; Cory Wright: saxophones & flutes; Beatrice Casagrande: vocals on 1
Prodotto da: Dan Shapiro
Anno: 2007, Cypher Arts - Durata: 52:48

Cavolo che abilità! Ci provano veramente in tantissimi… A far cosa? A cimentarsi in un progressive di matrice sinfonico-romantica, ispirato ai gloriosi maestri degli anni '70 e a risultare credibili. Molti fanno brutta figura, perdendosi con un insieme di clichè, scopiazzature, kitsch e banalità varie. Moltissimi riescono a realizzare lavori godibili, dignitosi e poco più. Alex Carpani rientra tra quei pochi che riescono ad essere credibili e avvincenti.

In ricordo di Vesa Lattunen

Alla morte di Vesa Lattunen, Marco Bernard della Colossus mi ha chiesto di scrivere un elogio funebre in suo onore, che è stato poi pubblicato all'interno del booklet dell'edizione definitiva rimasterizzata del Kalevala (di cui parliamo qui: https://rottersclubprog.blogspot.com/2008/06/miscellanea-kalevala-definitive-edition.html ), nel quale riassumere anche la sua carriera. Ecco, di seguito, il mio ricordo di questo grande musicista.

Ricordo il dolore e la sorpresa quando Marco Bernard mi comunicò che  Vesa Lattunen ci aveva lasciati. La notizia della sua scomparsa mi scosse molto e mi fece pensare come la musica e il mondo di internet riducano molto certe distanze e riescano a trasmettere valori e emozioni particolarmente forti.

Corrieri Cosmici - KrautRock

Quando si parla di Corrieri Cosmici e Krautrock si fa riferimento a tutti quegli artisti fioriti in Germania nei primi '70 come Tangerine Dream, Klaus Schulze, Ash Ra Tempel, Cluster, Popol Vuh, Amon duul II, Can, Faust, ecc.
La definizione "corrieri cosmici" venne coniata dal giornalista olandese Rolf Ulrich Kaiser (fondatore dell'etichetta discografica musicale Die Kosmichen Kuriere, poi divenuta Kosmiche Musik), vera figura chiave di tutto il movimento cosiddetto Krautrock.
La città in cui nacque la nuova musica elettronica tedesca è Berlino, dove, sotto l'impulso della contestazione giovanile del '68, agivano musicisti geniali come Edgar Froese, Klaus Schulze e Conrad Schnitzler. Froese, dopo essere stato folgorato dall'incontro in Spagna con Salvador Dalì e archiviata la poco convincente esperienza beat con gli Ones, convince Schulze (membro del gruppo psichedelico degli Psy-Free) ad unirsi ai Tangerine Dream come batterista assieme al pazzoide sperimentatore Conrad Schnitzler. Dopo varie performance free-rock "live" allo Zodiac Club, i tre vengono messi sotto contratto dalla OHR. L'album d'esordio (Electronic Meditation) non è in realtà né elettronico né meditativo ma è influenzato invece da A Saucerful of secrets dei Pink Floyd, anche se le sonorità che emergono sono abrasive e sperimentali.

Il prog finlandese del 2000

IL PROG FINLANDESE DEL 2000 

Ogni terra ha i suoi miti, anche in ambito musicale. La leggenda vuole che le radici del prog finlandese si vedano, come ogni paese che si rispetti nella storia del rock, negli anni ’60 con i Blues Section. Da questa band germoglieranno due delle principali attrattive della scena finlandese: i Wigwam e i Tasavallan Presidentti. E negli anni ’70 ne troviamo tanti di artisti meritevoli di entrare nell’epopea progressive grazie a lavori originali e bellissimi. A partire dai favolosi Haikara e proseguendo con i vari Nimbus, Nova, Fantasia, Finnforest, Elonkorju, Tabula Rasa, Kalevala e senza dimenticare le carriere soliste di Pekka Pohjola, Jukka Tolonen, Jukka Gustavson, Jim Pembroke, ecc…

Poi la solita storia… Le difficoltà della fine del decennio, lo scarso interesse verso un tipo di musica così lontano dalla commercialità, il decennio “nero” per il prog negli anni ’80 (periodo a cui però risale la piccola gemma degli Scapa Flow)... Poi un po’ di luce negli anni ’90. Eppure, se in questo periodo altrove c’erano delle scene che vedevano nascere gruppi, album, case discografiche, fanzine in continuazione e spesso con qualità elevata, nella terra del Kalevala le cose stentano un po’. A parte qualche episodio un po’ isolato (Hoyry-Kone, XL, Moon Fog Prophet, Ageness, il ritorno degli Haikara, i più psichedelici Circle), in Finlandia la carne al fuoco non è tantissima.

Clepsydra - Second era of Stonehenge

 


 Brani:

1-I saw Syd flying; 2-The passer-by; 3-Room of destre; 4-Foam; 5-When you believed in fairy tales; 6-Egg flip; 7-Hero's goodbye; 8-Sweet angel; 9-Insect mechanism; 10-Water-lily; 11-Stonehenge 00:37

Formazione:

Fabio Di Gialluca: vocals, guitar; Filippo De Rubeis: vocals, bass; Danilo Ricci: drum. Fabio Liberatori: Hammond B-3 on 1 and memorymoog on 11

Produced by Fabio Di Gialluca and Vannuccio Zanella
Anno: 2007, Micio Poldo Ed. Musicali - Durata: 56:00

Sembra un viaggio nel tempo. Ed è una sensazione emozionante… Inserite il cd Second era of Stonehenge dei Clepsydra nel lettore, spingete il tasto play e lasciate che le note dei musicisti vi travolgano e vi spingano nella fase più fulgida del rock, a cavallo tra gli anni '60 e '70.

Recensioni Dischi - Vision - DEMOdè

Brani:
Favola, Fusion, Ninna nanna, Mosaico, Dove si trovano i fantasmi, Trilogy (Treno-39-L'impiccato), Invenzione (piano solo), Trilogia dello spazio (piano solo) (Porta per le stelle - Domino - La danza delle nuvole).
Formazione:
Marco Bighin (basso) - Michelangelo Eremita (Batteria) - Simone Fagotto (pianoforte, organo, synth).
Prodotto da: Vision
Anno: 2007, Demo - Durata: 39.40

 Onirica cover in bianconero per il demo dei veneti Vision, gruppo attivo da diverso tempo senza ancora trovare una stabilità nella formazione e nei suoi componenti.

Gong - Montserrat 1973 and other stories

Track List:
gong @ Montserrat 1973, softmachine @ ufo 1967, acidmothersGong @ RFH 2002 - 3 short film: conscienze strike, Arrest me, Gaia - plus: gardensong, tick'o'cock, big tea 1996.
Formazione:
varie
Prodotto da: ======
Anno: 2006, MLP Durata: 68:16 -

Ed ecco gli esoterici Gong in video, in una alquanto misteriosa performance in un luogo particolare quale Montserrat, nei pressi di strane formazioni rocciose.

AA.VV. - Treasure island

 TREASURE ISLAND

(2007/Musea)

 Eccoci qui a continuare a raccontarvi le cronache dal mondo dei progetti Colossus. Stavolta è il turno di Treasure Island, ovvero L’isola del tesoro, l’avventura partorita da   che ancora oggi affascina più di una generazione. Solite basi che ormai conosciamo a menadito, con lunghe suite che superano i venti minuti, sound ad imitare i timbri del rock sinfonico anni ’70, libretto ricco di informazioni con una bella grafica… Come per i precedenti 7 samurai e Spaghetti Epic 2, anche stavolta si punta su un singolo cd, quindi sono tre i gruppi e le composizioni presenti. Nulla di nuovo all’orizzonte… Tutto già prevedibile… Tutto scontato? Che possa iniziare ad arrivare un po’ di noia? Assolutamente no! Treasure Island si candida come uno dei migliori progetti Colossus mai realizzati finora. Le ottime band partecipanti sfoderano delle prove assolutamente maiuscole e arricchiscono la loro carriera di tre prelibatezze che faranno volare ulteriormente le loro già elevatisisme quotazioni. Ma andiamo nel dettaglio… 

Sorrenti, Jenny (e i Saint Just)

Quanti sono, in Italia, coloro che adorano artiste come Enya o Loreena McKennit? Personalmente ritengo parecchi, anche fra quelli che apprezzano il rock progressivo. Ebbene, quanti di costoro sanno che in Italia è presente ed opera un'artista che, partendo agli inizi della carriera col prog, si è poi avventurata verso dischi e sonorità simili alle sopracitate musiciste con risultati artistici probabilmente superiori? Molti, molti meno, purtroppo. L'artista in questione altri non è che Jenny Sorrenti, che i più conosceranno solo per essere la sorella meno celebre di Alan ma che in realtà ha saputo, nella sua carriera, superare di gran lunga, in quanto a coerenza e genialità, i risultati del fratello. Come si ricorderà Alan Sorrenti fu autore di due fondamentali dischi all'interno della scena progressiva italiana e le prime esperienze discografiche di Jenny (che allora si faceva chiamare Jane) hanno molti punti di contatto con quelle di Alan.

Steve Thorne - Part two: Emotional creatures

 Brani:

1-Toxycana Apocalypso; 2-Wayward; 3-Crossfire; 4- Roundabout; 5-Hounded; 6-All the wisemen; 7-Great ordeal; 8-6am (your time); 9-Solace; 10-The white dove song; 11-Sandheads

Formazione:

Steve Thorne: vocals, acoustic guitar, electric guitar, keyboards, synths, FX, moog bass pedals, organ, samples, percussion, sequencers, bass pedals, twelve string guitar
Nick D'Virigilio: drums; Tony Levin: bass, stick; Gary Chandler: electric guitar; Chris Beggs: percussion, tambourine, bongos; Geoff Downes: organ, piano, Hammond organ; Gavin Harrison: drums; Rob Aubrey: percussion loop; John Mitchell: electric guitar; Dave Meros: Rickenbacker bass; Martin Orford: Hammond organ; Arnie Cottrell: mandolin; Liz Allan: backing vocals; Pete Trewavas: bass; Yan Zewada: piccolo trumpet; Anna Wyse: viola; Louise Coggins: violin; Lydia Handy: violin; Katie Higgins: cello; Bernard Postlethwaite: cello; Adrian Clevery: French horn, bass trombone; Kate Redwood: French horn

Produced by Steve Thorne and Rob Aubrey
Anno: 2006, Giant Electric Pea - Durata: 54:31

Il cantante e polistrumentista britannico Steve Thorne sa incantare con una serie di brani suonati egregiamente, pregni di un rock sinfonico moderno e credibile, delizioso nella sua linearità (evitato qualsiasi tipo di tecnicismo fine a sé stesso).

Doracor - Onirika

 Brani:
1-Eden; 2-Onirika; 3-Eden (reprime); 4-Il giardino di pietra; 5-Dimensione 4
Formazione:

Corrado Sardella: keyboards, drums, bass; Milton Damia: vocals, electric guitar; Gianna Chillà: vocals; Maurizio Pace: electric guitar; Riccardo Mastantuono: violin, acoustic & electric guitar; Vincenzo Antonicelli: tenor & soprano sax; Nicola Di Già: noise & ambient guitar

Anno: 2007, Mellow Records - Durata: 45:34

Si rischia di essere ripetitivi, ma anche questo è un cd validissimo il cui unico difetto risiede nella scelta di usare la batteria elettronica. Lo diciamo subito, così come subito rimarchiamo l'evoluzione della musica di Doracor, che sta portando ad una maturità artistica lodevole.

Troy Donockley - The unseen stream

Brani:
1-Wild black coast; 2-Sights; 3-Air; 4-The yearl; 5-Carousel; 6-Tunnels; 7-Finlandia; 8-Death of rainbows
Formazione:

Troy Donockley: uilleann pipes, low whistles, electric and acoustic guitars, keyboards, cittern, mandolin, voices.
Terl Bryant: percussion; Duncan Rayson: organ; Nollaig Casey: fiddle; Chris Redgate: oboe; Martin Burgess: violin; Claire Hayes: violin; Fiona Bonds: viola; William Schofield: cello; Neil Drinkwater: grand piano; Tim Harries: bass; Joanne Hogg: voice; Nick Holland: voice; Julie Darling: harp; Andy Duncan: percussion, voices

Prodotto da: Produced by Troy Donockley and Nigel Palmer
Anno: 1998; ristampa 2006 Lantern Music - Durata: 47:40

Si potrebbe quasi dire che è uno dei grandi misteri del progressive odierno… Di cosa sto blaterando? Del fatto che gli Iona non vengono seguiti come dovrebbero. Lo spazio dedicato a loro su riviste e fanzines e la conoscenza della loro esistenza da parte degli appassionati sono decisamente limitati. Ed è assurdo se si pensa che la loro produzione, che avvicina forse come nessuno progressive sinfonico e tradizione celtica, è abbastanza ragguardevole sia qualitativamente che quantitativamente.

Magma - Mythes et legendes (epok II)

Track List:  
Wurdah Itah, Mekanik Destruktiw Kommandoh, Suite pour Violoncelle N° 3 BWV 1009, Quadrivium, De Futura.
Formazione:
Stella Vander (canto, percussioni), Isabelle Feuillebois (canto), Himiko Paganotti (canto), James Mac Gaw (chitarra), Emmanuel Borghi (piano, Fender Rhodes), Frederic d'Oelsnitz (piano, Fender Rhodes), Philippe Bussonnet (basso), Jannick Top (basso), Christian Vander (batteria).
Prodotto da: Seventh/Absy.com/Le Triton
Anno: 2006, SEVENTH Records - Durata: 2h18mn

Come preannunciato giunge la seconda ondata eruttiva per sottolineare i 35 anni di musica di questo gruppo culto.

AA.VV. - Progressive rock covers

 

  
1-Gerard: Toccata; 2-Pangaea: Time; 3-Blue Shift: Immigrant song; 4-Ars Nova: Birds Medley; 5-London Underground: Travelling lady; 6-Twenty-Four Hours: Darkness 11/11; 7-Quidam: Child in time; 8-Halloween: House with no door; 9-Now: Kashmir; 10-Dificil Equlibrio: Dynamite; 11-Visible Wind: Strange days; 12-Thierry Crusem & L'Autre Systeme: Exiles
 
 
Anno: 2007, Musea - Durata: 75:09

Nuova compilation realizzata dalla casa discografica Musea, che accorpa in un solo cd alcune cover di progressive rock già edite su alcuni dischi pubblicati in passato. Un piccolo tributo, quindi, al prog-rock storico, non senza alcune stranezze, come la scelta di inserire brani di Led Zeppelin, Deep Purple e Doors, gruppi solitamente non inseriti nel campo.

Narrow Pass - A room of fairy queen's

 Brani:

1-Earth - Je cherche la vie; 2-A room of fairy queen's; 3-Lord of the headline; 4-The lake; 5-Coming off my shadow; 6-Desert; 7-Wake up; 8-Into the light

Formazione:

Mauro Montobbio: electric, classical and acoustic guitars, Roland Gr30, guitar synthesizer, keyboards, effects and programming, bass pedals, tambourine, percussions, e-bow Guest musicians - Alfredo Vandresi: drums; Roberto Costa: fretless bass, bass; Edmondo Romano: flutes, bagpipe, soprano saxophone; Valeria Caucino: vocals; Vittorio Mainenti: bass; Alessandro Corvaglia: vocals; Saverio Malaspina: drums

Prodotto da: Mauro Montobbio
Anno: 2006, Musea - Durata: 51:31

Chi ricorda gli Eris Pluvia? Si, proprio quella band che deliziò un po' tutti gli appassionati con quel gioiellino che risponde al nome di Rings of earthly light, datato 1991. Il chitarrista Mauro Montobbio entrò a far parte del gruppo dopo l'uscita del cd e poco prima che questa formazione ancora oggi apprezzatissima finisse in stand-by (anche se una "costola" si riaffaccerà nel panorama musicale sotto il nome di Ancient Veil). 

Magni Animi Viri - Heroes Temporis

 Brani:

1-Colonna sonora; 2-heroes…; 3-… temporis; 4-Intus; 5-Finchè; 6-Pensieri; 7-Tertia vigilia, 8-Mai più; 9-Desertanima; 10-Vorrei; 11-Come un falco; 12-Uritur; 13-Sai cos'è; 14-Immenso; 15-Fortis; 16-Senza respiro; 17-Outro; 18-CS instrumental

Formazione:

Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo: pianoforti, tastiere, moog, fx, programmazioni; Francesco Napoletano e Ivana Giugliano: voci soliste; Marco Sfogli: chitarre elettriche, acustiche, classiche, 12 corde; Randy Coven: basso; Roberto D'Aquino: basso, stick bass; John Macaluso: batteria, percussioni; Simone Gianlorenzi: chitarra acustica in 13; Matteo Salsano: voce fuori campo.
Orchestra: Bulgarian Symphony Orchestra Sif 309 - Direzione: Giacomo Simonelli

Prodotto da: Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo
Anno: 2007, autoproduzione - Durata: 63:41

Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo. Due nomi nuovi. Due nomi che stanno facendo parlare con la sigla Magni Animi Viri. Due nomi che si affacciano nel panorama discografico italiano con un debut-album curato con una professionalità che ha dell'incredibile. Due tastieristi provenienti da estrazioni diverse (classica il primo, rock il secondo) e che puntano su un'opera alla cui base c'è il concept curato dal professore universitario Pietro Ruggiero.

Areknames - Love hate round trip


 

Brani:

1-The skeletal landscape of the world; 2-Deceit; 3-Outcast; 4-La chambre; 5-Snails; 6-Yet I must be something; 7-Ignis fatuus; 8-Stray thoughts from a crossroads; 9-A grotesque gift; 10-Someone lies here; 11-Pendulum arc; 12-The web of years

Formazione:
Michele Epifani: organ, synth, mellotron, electric & grand piano, vocals, recorder; Piero Ranalli: bass; Stefano Colombi: electric and acoustic guitar; Simone Antonini: drums
Guests - Luigi Belfatto: trumpet on tracks 5 and 6; Lucy: speech on track 6
Recorded and mixed by Michele Epifani
Anno: 2007, Black Widow - Durata: 78:07

Con il loro debutto gli Areknamés hanno subito ottenuto ovunque consensi abbastanza unanimi.
A quanto pare, il seguito, intitolato Love hate round trip viene da chiunque visto come un ulteriore passo avanti, al punto da inserire la band tra i pezzi pregiatissimi del panorama italiano. Critica e appassionati hanno accolto con un certo entusiasmo questo cd, che sembra mettere più o meno d'accordo tutti per la qualità della proposta.

Archaïa -Archaïa


 Brani:
1-Soleil noir; 2-L'arche des mutations; 3-Sur les traces du Vieux Roy; 4-La roue; 5-Le festin du Lion Vert; 6-Massa Confusa; 7-Le grand secret; 8-Vol du Phenix; bonus tracks: 9-Armageddon; 10-Robots dans le formol; 11-Chtonos
Formazione:
Pierrick Le Bras: guitar, keyboards, vocals; Michel Munier: bass; Philippe Bersan (except 9-11): vocals, keyboards, percussions; Alain Evrard: percussions and keyboards; Patrick Renard: drums (10-11)
Anno: 1977. Ristampa 1998, Soleil Zeuhl - Durata: 50:50

Terrificante! Semplicemente terrificante! Non nel senso dispregiativo del termine, ma proprio per la componente emozionale. L'unico disco degli Archaïa terrorizza per le sue soluzioni “nere”, per quella chitarra straniante, per quelle ritmiche ossessive che confondono, colpiscono, fanno male.

Gecko's Tear - Contradiction

 Brani:

1-Agartha; 2-Mental hygiene; 3-My own shelter; 4-SPQA; 5-Belly botton; 6-7-Suite: On the wings - Unsaid; 8-Bourgeois

Formazione:

Guitars & vocals: Claudio Mirone Roecker; drums: Marco Castaldo; basso on 1, 2, 3, 4, 7, 8: Aldo Ruggiero; keyboards on 2, 5, 6, 7, 8: Carlo Castellano; keyboards on 1, 3, 4: Giovanni Gregorio; bass on 5, 6: Roberto Cantoni

Anno: 2006, Ma.Ra.Cash - Durata: 46:25

Una bella sfida recensire questo disco… Come dev'essere stata una bella sfida per i Gecko's Tear realizzarlo… Una bella sfida perché questa band partenopea ha sfornato un lavoro eccellente con tanta personalità che, nonostante le influenze avvertibili, risulta davvero difficile inquadrarlo con precisione. E non vogliamo certo andare ad etichettare ciò che non è etichettabile! Una descrizione di cosa c'è in questo cd però ci vuole, non solo per darvi un'idea di cosa esso contiene, ma anche perché siamo di fronte ad una band che merita di essere conosciuta e di ricevere le meritate attenzioni.

Premiata Forneria Marconi - Stati di immaginazione

 Brani:

1-La terra dell'acqua; 2-Il mondo in testa; 3-La conquista; 4-Il sogno di Leonardo; 5-Cyber Alpha; 6-Agua azul; 7-Nederland 1903; 8-Visioni di Archimede

Formazione:

Franz Di Cioccio: drum, percussion; Patrick Djivas: bass, fretless bass, plastic flute; Franco Mussida: electric, classic, acoustic guitars.
Special guest - Lucio Fabbri: violin, keyboard
Featuring - Gianluca Tagliavini: keyboards, Hammond organ, moog

Executive production: Franz Di Cioccio. Artistic production: PFM
Anno: 2006, Sony - BMG - Durata: 46:12

Partiamo dicendo che la Premiata Forneria Marconi in Stati di immaginazione fa quello che sa fare meglio: suona! E questo già la dovrebbe dire lunga sulla qualità di quello che ci offrono in questa occasione. Per la prima volta nella sua lunga carriera, la PFM realizza un album interamente strumentale… E che album!

Notabene - Sei lacrime d'ambra

 Brani:

1-La revolution bourgeoise (parte 1); 2-Le mistificazioni dell'ombra; 3-Maschera di cera; 4-Sei lacrime d'ambra; 5-Il treno di Obuda; 6-La revolution bourgeoise (parte 2)

Formazione:

Andrea Alberici: canto e cori; Gianluca Avanzati: basso e stick bass; Giampiero Maccabiani: chitarre e mandolino; Daniele Manerba: tastiere e cori; Gustavo Pasini: batteria, percussioni e voci

Arrangiamenti e produzione artistica: Notabene
Anno: 2007, Mellow Records - Durata: 63:32

Alla base della proposta dei Notabene c'è il prog italiano più classico, quello del Banco, quello un po' più “oscuro” di Metamorfosi e Balletto di Bronzo, ma c'è anche la capacità di esporre questo passato con contaminazioni ed intuizioni varie un po' come hanno fatto Finisterre e A Piedi Nudi in epoca più recente.

Scarlet Thread - Valheista kaunein

 Brani:

1-Tahtojen taistelu; 2-Valheista kaunein; 3-Vaeltava; 4-Jumalanpilkkakirves; 5-Valonn Lähettiläs; 6-Aatoksia kivusta; 7-Haarasilta; 8-Levoton sielu; 9-Kunnes kuolema meidät erottaa

Formazione:

Jani Timonieri: guitar; Sami Hiltunen: guitar; Erja Lahtinen: violin; Jukka Jokikokko: bass; Jere Nivukoski: drums. Guest starring: Juha Sutela & his magic flute. Also appearing: Essi Suikkanen - flute on 6 and 7

Produced by Jani Timonieri
Anno: 2006, Musea - Durata: 42:59

Dopo il bell'esordio di un paio di anni fa pubblicato dalla Mellow Records, gli Scarlet Thread cambiano scuderia e si accasano presso la Musea, che mette alle stampe Valheista kaunen. Questo secondo disco come minimo eguaglia quanto già di buono fatto vedere nel recente passato e riprova come il prog finlandese stia decisamente attraversando un momento di grazia.

Yugen - Labirinto d'acqua

Brani:

1-Sévére réprimende; 2-Catacresi; 3-Omelette norvegese; 4-Corale metallurgico; 5-Danse cuirassée (période grecque); 6-Brachilogia; 7-La mosca stregata; 8-Quando la morte mi colse nel sonno; 9-Skelletron 003; 10-Le rovine circolari; 11-Anastomosi; 12-Danze corazzate; 13-Labirinto d'acqua; 14-Incubi concentrici

Formazione:

Paolo “Ske” Botta: piano elettrico, mellotron, organo, moog; Stephan Brunner: basso; Maurizio Fasoli: pianoforte; Dave Kerman: batteria in Corale metallurgico; Tommaso Leddi: mandolino, liuto; Massimo Mazza: vibrafono, marimba, glockenspiel; Elia Mariani: violino; Giuseppe A. Olivini: clavicembalo, percussioni, shakuhachi, theremin; Peter Schmid: clarinetto basso, tubax, sassofono subcontrabbasso, flauto basso, taragot; Mattia Signò: batteria; Marco Sorge: clarinetto in sib, clarinetto basso; Markus Strauss: sassofono tenore, soprano, basso; Francesco Zago: chitarra elettrica, chitarra classica, tastiere; Diego Donadio: arrangiamenti batteria.

Prodotto da Marcello Marinane e Francesco Zago
Anno: 2006, AltrOck Productions - Durata: 50:22

Questo cd ha fatto parlare di sé da subito ed ha ricevuto immediatamente ampie lodi. Tutte meritate! Yugen. Segnatevi questo nome e non dimenticatelo. Perché quando ascolterete il loro esordio intitolato Labirinto d'acqua capirete che si viaggia su livelli altissimi. Intanto proviamo a descrivervi sommariamente a cosa andrete incontro, magari destiamo ulteriore interesse…

Trespass - Morning lights

 Brani:

1-Song of winds; 2-Morning lights; 3-Ripples; 4-Vivaldish; 5-Forest birds' fantasy

Formazione:

Gil Stein : keyboards, vocals, recorders, guitar; Gabriel Weissman : drums; Roy Bar-Tour : bass

Anno: 2006, ACUM - Durata: 48:06

“Trespass”! E si pensa subito ai Genesis! Invece, questo gruppo israeliano, giunto al secondo album dopo l'esordio di In haze of time datato 2002, è in pratica un trio tastiere-basso-batteria che mostra maggiori punti di contatto con il più celebre trio del progressive rock: Emerson, Lake & Palmer.

Premiata Forneria Marconi - 1971-2006 - 35 anni di rock immaginifico

 

di Donato Zoppo

 

Ci voleva proprio un bel libro che ripercorresse tutte le tappe della lunga carriera del gruppo rock italiano probabilmente più noto al mondo. Donato Zoppo ha fatto un lavoro certosino, offrendoci la biografia e l’analisi dei dischi della PFM dalle origini dei Quelli fino all’opera rock Dracula. Quella Premiata Forneria Marconi che nel 1972 esordì con due dischi ancora oggi visti come capostipiti del progressive italiano. Quella band che ha suonato ai grandi raduni inglesi e americani. Che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei giapponesi. Che ha provato a rinnovarsi nel corso degli anni mantenendo di base delle capacità strumentali eccelsi. Che da sempre, quando sale sul palco, il suo vero habitat naturale, trascina con grinta, energia, cuore e talento, i propri seguaci. E che ancora oggi non smette di stupire.

Taproban - Posidonian fields

 Brani:
Chapter one: Immersion (I-Εναρξις; II-Immersion; III-Caronte’s ship imponderability); Chapter two: Suspension (IV-Riding in Posidonian fields; V-Entwinings; VI-Suspension; VII-Octopus!); Chapter three: Oblivion (VIII-Uncontrolled dreams; IX-No return; X-Farewell (including: “Rebirth”)
Formazione:
Gianluca De Rossi: keyboards; Guglielmo Mariotti: basses, guitars & vocals; Davide Guidoni: percussives
Arranged & produced by Taproban
Anno: 2006, Mellow Records - Durata: 49:58

Le onde del mare che si sentono all'inizio del cd ci presentano subito uno scenario sonoro suggestivo, che accentua il suo fascino quando le note della chitarra elettrica, tappeti di tastiere ed il cantato teatrale in greco fanno partire un viaggio musicale che risulterà pregno di un fascino incredibile. Ebbene sì! I Taproban hanno sfornato il lavoro che segna per loro una sorta di lasciapassare tra i grandi del prog italiano odierno.

AA.VV. - The Spaghetti Epic 2

 

THE SPAGHETTI EPIC 2

(2007, Musea)

Si ritorna agli spaghetti-western. Si ritorna a Sergio Leone.
Dopo l'omaggio al cinema giapponese di Akira Kurosawa e il suo 7 samurai, il nuovo progetto Colossus torna a far tappa nella nostra penisola puntando nuovamente sulla cinematografia del regista italiano e, specificamente, sulla famosissima pellicola Il buono, il brutto, il cattivo.

Deus Ex Machina

 

 

Tra la fine degli anni '80 e l'inizio del decennio successivo, in Italia è iniziata una lenta ripresa del movimento progressivo, fino ad allora piuttosto asfittico dopo i fasti dei seventies. La maggior parte delle band che si mettevano in carreggiata (Ezra Winston, Eris Pluvia, Nuova Era, Arcansiel, ecc.) tendeva a percorrere quel filone di estrazione sinfonico-romantica, proponendo un sound non distante da maestri del calibro di Genesis, Camel e Banco.