| Brani: | |
| 1-Wild black coast; 2-Sights; 3-Air; 4-The yearl; 5-Carousel; 6-Tunnels; 7-Finlandia; 8-Death of rainbows | |
| Formazione: | |
Troy Donockley: uilleann pipes, low whistles, electric and acoustic guitars, keyboards, cittern, mandolin, voices. | |
| Prodotto da: Produced by Troy Donockley and Nigel Palmer Anno: 1998; ristampa 2006 Lantern Music - Durata: 47:40 |
Si
potrebbe quasi dire che è uno dei grandi misteri del progressive
odierno… Di cosa sto blaterando? Del fatto che gli Iona non vengono
seguiti come dovrebbero. Lo spazio dedicato a loro su riviste e fanzines
e la conoscenza della loro esistenza da parte degli appassionati sono
decisamente limitati. Ed è assurdo se si pensa che la loro produzione,
che avvicina forse come nessuno progressive sinfonico e tradizione
celtica, è abbastanza ragguardevole sia qualitativamente che
quantitativamente.
The unseen stream è l'esordio solista di Troy, risale al 1998 ed è stato recentemente ristampato. La musica in esso contenuta fa venir fuori il vincolo che lega indissolubilmente Troy Donockley all'Irlanda. Il folk di questa terra emerge in maniera ancora più evidente che negli album degli Iona, ma non manca il connubio con la musica classica (presente anche un omaggio a Sibelius e alla sua terra, la Finalndia) e la new-age, con il risultato di una dolcezza sonora unica, personale. Troy suona di tutto, si fa accompagnare da un buon numero di amici che esaltano queste atmosfere estatiche, eteree e che permettono un accostamento fantastico di temi classicheggianti e celtici. E risaltano, naturalmente, anche le sue qualità di compositore.
Nel suo genere The unseen stream è davvero un gioiello ed è comunque destinato un po' a tutti. Perché a tutti piace sognare attraverso la musica…
Peppe
giugno 2007
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