| Brani: | |
1) Maschere di uomini 2) Il Viaggio 3) Orca 4) Limbo 5) Non maturi per l'adilà 6) Cormorani 7) L'ora del parlare 8) Preghiera 9) Miraggi 10) Nebbia ad occhi chiusi 11) Eleutherios 12) Master Stefanos 13) Cambio di rotta. | |
| Formazione: | |
Simona Rigano: Tastiere e Voce; Tino Nastasi: Chitarra - Rickenbacker Bass; Sabrina Rigano: Sax e Flauto - EWI 4000S; Daniele Bambino: Basso; Natale Russo: Batteria e Percussioni; | |
| Prodotto da: Conqueror & Ma.Ra.Cash Records Anno: 2007 |
E' il 1978 quando "Surprise", la barca di Ambrogio Fogar,
nel tentativo di circumnavigare l'Antartide viene affondata da un'orca e
naufraga al largo delle isole Falkland. Comincia la deriva su una
zattera che durerà 74 giorni con l'amico giornalista Mauro Mancini.
I due verranno tratti in salvo per coincidenze fortuite da un cargo
greco la "Master Stefanos" , ma Mancini perderà la vita per una
polmonite due giorni dopo. I messinesi Conqueror prendono spunto da quest'avventura per dare origine al concept album dal titolo 74 giorni.
Il
disco va ascoltato più volte prima di essere completamente assimilato:
album ispirato dove a sonorità dalla vena melodica e sognante si
alternano momenti strumentali con rimandi alla fusion, alla new age , al
post-rock, al folk con incursioni dosate nell'elettronica che mostrano
una efficace maturità raggiunta dal gruppo.
Il primo brano Maschere di uomini si apre con il piano di Simona Rigano
che procede con la sua suadente voce nel racconto dove trovano posto
gli inserimenti di un flauto e di un sax supportati dalla convincente
sezione ritmica fino al bel solo di chitarra dal sapore vintage prog. Un
basso pulsante e una batteria sincopata anticipano un bell'assolo di
chitarra nel seguente Il Viaggio. Il terzo brano L'Orca si apre con la chitarra acustica di Tino Nastasi e il flauto di Sabrina che fanno da preludio al canto ammaliante di Simona che si alterna ad ariosi passaggi strumentali. Limbo inizia serenamente con il sax che tinge il brano di venature jazzy; si prosegue con Non maturi per l'aldilà
dai connotati new prog con tastiere in evidenza con fraseggi di
chitarra e percussioni che forniscono al brano una forte personalità.
Lo strumentale Cormorani mette il evidenza la bravura al piano di Simona che fa da apripista al seguente L'ora del parlare,
basso e chitarra in evidenza si alternano al bel canto di Simona, il
resto è un susseguirsi di parti strumentali dalle forti caratteristiche
prog, dove predominano raffinatezza e melodia con un'aura sinfonica.
In Preghiera
la voce di Simona assume modulazioni enfatiche visto anche la
profondità del testo e belle sono le scelte sonore con una chitarra
vibrante, inserti di piano ed elementi sognanti di sax. Dal sapore
fusion segue il breve strumentale Miraggi che fa da preludio al brano più lungo dell'album Nebbia ad occhi chiusi
che alterna momenti con incursioni nell'elettronica ad atmosfere
space-rock seguite da situazioni strumentali quasi new age esaltate
adeguatamente dalla voce di Simona Rigano. Inquieta la parte centrale
del brano con soluzioni strumentali che mettono in risalto tutta la
disperazione dei protagonisti della disavventura; bella la parte finale
con il flauto che fa palpitare il cuore.
Un ritmica aggressiva apre Eleutherios
che prosegue con un flauto sognante che si sovrappone a continui cambi
di tempo dove prima una chitarra liquida, poi il piano e poi ancora il
sax cesellano un brano pregevole continuamente in mutazione. Momenti
delicati e rarefatti che ci riconducono al post-rock evocano l'episodio
di Master Stefanos dove il flauto e la chitarra sono ancora una volta in evidenza. Molto bello il brano che chiude l'album Cambio di rotta
: tra intrecci di sax e synth si inserisce il canto di Simona,
supportati dalla languida chitarra di Tino Nastasi e dall'estro
percussivo del bravissimo Natale Russo.
Progman59
Dicembre 2007

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