TenMidnight - The city of angels

             Brani:
1-Waking up; 2-Early memory; 3-Running in the wind; 4-Over the horizon; 5-Life valley; 6-The bread tree; 7-The city of angels; 8-Syntax error; 9-Cats; 10-Memories; 11-Revelation; 12-Rewind.
Formazione:
The Angels:
Robby Bovini: lead voice, drums, additional synths; Matteo Giaculli: guitars; Titti Bolzoni: bass; Bob Ranzi: keyboards, samplers, vocoder.
Guests:
Gabriele Carboni: flute on 2; Silvia Manca: violin on 5; Carlo Perri: flute on 10; Fabio Zara: words creator.
2010, Mellow Records - Durata totale: 61:10

Torniamo ad occuparci dei TenMidnight, che con questo nuovo lavoro realizzano un ulteriore tassello della loro crescita musicale, basata su un progressive sinfonico che non perde però mai di vista le potenzialità del "tiro" che possono avere un hard rock intelligente e tendente all'AOR ed un pop-rock ben assortito.

Sithonia - La soluzione semplice



Brani:
1-Treni di passaggio; 2-Tornando; 3-Cronaca persa; 4-Il tram del topo; 5-La soluzione semplice; 6-Passeggiata; 7-Il vento di Nauders.
Formazione:
Orio Cenacchi: batteria; Oriano Dasasso: piano e synths; Marco Giovannini: voce solista e cori; Roberto Magni: chitarre, mandolino, programmazione synths; Paolo Nannetti: organo e mellotrons, programmazione synths, cori; Valerio Roda: basso elettrico ed acustico.
2011, Locanda del Vento/Lizard Records - Durata totale: 53:06

Fa un po' sorridere e un po' pensare il fatto che per parlare di un album come questo La soluzione semplice sia molto adatta la parola "nostalgia". E fa impressione rendersi conto chesono passati oltre venti anni dai primi passi dei Sithonia, che debuttavano in un periodo il prog era praticamente finito nel dimenticatoio. 

Delirium - Il viaggio continua: la storia 1970-2010


1-Intro/Verso il naufragio; 2-Movimento I: egoismo; 3-Favola o storia del lago di Kriss (libertà); 4-Villaggio; 5-Culto disarmonico; 6-Gioia, disordine, risentimento; 7-Jethro Tull medley; 8-Preludio (paura); 9-Dio del silenzio; 10-Dopo il vento; 11-L'acquario delle stelle; 12-Dolce acqua (speranza); 13-La battaglia degli eterni piani; 14-Jesahel; 15-With a little help from my friends. Bonus: King's Road; Viaggio negli arcipelaghi del tempo - fuga 1

One night in Genoa CD
1-Intro/Verso il naufragio; 2-Movimento I: egoismo; 3-Favola o storia del lago di Kriss (libertà); 4-Villaggio; 5-Culto disarmonico; 6-Gioia, disordine, risentimento; 7--Preludio (paura); 8-Dio del silenzio; 9-Dopo il vento; 10-L'acquario delle stelle; 11-Dolce acqua (speranza); 12-La battaglia degli eterni piani; 13-Jesahel
 

Formazione:
Ettore Vigo: tastiere, voce; Pino Di Santo: batteria, voce; Martin Grice: flauto, sax, voce; Roberto Solinas: chitarre, voce solista; Fabio Chighini: basso, voce.
Quartetto d'archi:
Chiara Giacobbe: violino; Diana Tizzoni: violino; Simona Merlano: viola; Daniela Caschetto: violoncello.

2010, Black Widow
 
In questo DVD c'è un pezzo importantissimo di storia del progressive italiano. I Delirium, nella loro "città natale" Genova, sono immortalati in un concerto molto bello registrato il 13 febbraio 2008. La band presenta il suo mix di rock, melodia mediterranea, riferimenti alla musica classica e jazz-rock che ha fortemente contraddistinto i tre album usciti nei seventies.

Gianluca Milanese / Nicola Andrioli - Tessere


Brani:
1-Cala Levante; 2-Baia dei turchi; 3-Yellow; 4-Lu scazzmurieddu gentile; 5-Amazzonia; 6-Clown; 7-Sole dell'Est.
Formazione:
Gianluca Milanese: flauto; Nicola Andrioli: piano.
2011, Lizard Records - durata totale: 43:06

Il flauto ed il pianoforte... Due strumenti che essenzialmente rimandano al mondo della musica classica. Eppure quando il rock cominciò a diventare "adulto", verso la fine degli anni '60, un numero crescente di band ne ha fatto largo uso, spesso proprio per creare un ponte tra lo spirito rivoluzionario del periodo e la musica sinfonica.

Accordo dei Contrari - Kublai



Brani:
1-G.B. Evidence; 2-Arabesque; 3-Dark Magus; 4-L'ombra di un sogno; 5-Più limpida e chiara di ogni impressione vissuta, part I; 6-Battery Park.
Formazione:

Marco Marzo Maracas: guitar, oud; Daniele Piccinini: bass guitar; Cristian Franchi: drums; Giovanni Parmeggiani: Hammond organ, acoustic and electric piano, Arp Odyssey, minimoog.
Special guests
Richard Sinclair: vocals on 4; Antonio "Cooper" Cupertino: percussions on 4.

2011, autoproduzione - durata totale: 45:31

Il jazz-rock progressivo italiano è sempre stato una garanzia. E grazie agli Accordo dei Contrari continua ad esserlo. Già il loro esordio Kinesis aveva mostrato un gruppo con le carte in regola per fare qualcosa di grande qualità. Ed ecco che con Kublai le promesse vengono mantenute, addirittura anche più di quanto ci si potesse aspettare.

Pubblicazioni - Amore, libertà e censura - Il 1971 di Lucio Battisti

Nella canzone italiana Lucio Battisti riveste un ruolo di primissimo piano, lo sanno anche i muri. La capacità di creare quelle melodie indimenticabili, che più di una generazione conosce a memoria, ha dato a quest'artista una fama che, unita alla sua personalità schiva che lo ha portato spesso lontano dai riflettori, ha anche il sapore di leggenda. Facile identificare Battisti nei grandi successi ottenuti da brani come Emozioni, Acqua azzurra acqua chiara, Mi ritorni in mente, Pensieri e parole, Non è Francesca, I giardini di marzo e chi più ne ha più ne metta.
Ma c'è anche un Battisti diverso, non così conosciuto dal grande pubblico. Un Battisti sperimentatore, un Battisti voglioso di guardare avanti, di rischiare, di non adagiarsi sugli allori, un Battisti musicista-compositore, un Battisti desideroso di fare il direttore d'orchestra. In quel vivacissimo momento di creatività vissuto dalla musica rock tra la fine degli anni '60 e il decennio successivo questo Battisti "innovatore" ha cercato di portare avanti un discorso musicale ben lontano dalla canzone di immediato impatto e dalla facile orecchiabilità. Questa attitudine, non dissimile a quella che caratterizzava i gruppi rock d'oltremanica, gettava quello che potremmo vedere come un ponte tra la musica leggera italiana e quello che oggi chiamiamo progressive. E c'è un episodio specifico che ci fa individuare questa figura "diversa" di Battisti ed è il suo album intitolato Amore non amore.

Gran Turismo Veloce - Di carne, di anima


Brani:
1-Anec retrosrum; 2-Sorgente sonora; 3-Misera Venere; 4-Quantocàmia; 5-L'artista; 6-L'estremo viaggiatore; 7-La paura; 8-Misera Venere (reprise); 9-L'indice e l'occhio.
Formazione:


Claudio Filippeschi: vocals, piano & keys; Flavio Timpanaro: bass, backing vocals; Stefano Magini: drums; Massimo Dolce: weird ideas, loop programming, guitars, backing vocals.

2011, Lizard Records - durata totale: 43:44

Come dovrebbe essere un buon disco di progressive rock al giorno d'oggi? Le risposte potrebbero essere infinite, considerando l'incredibile vastità questo mondo musicale. Di sicuro ci sono alcune caratteristiche che sono necessarie per la riuscita di un nuovo album, specie se rappresenta l'esordio di un gruppo.

Three Monks - Neogothic progressive toccatas


Brani:
1-Progressive Magdeburg; 2-Toccata neogotica n. 1; 3-Neogothic pedal solo; 4-Herr Jann; 5-Profondo rosso; 6-Profondo gotico; 7-Toccata neogotica n.7
Formazione:
Paolo Lazzeri as Julius: pipe organ, compositions; Maurizio Bozzi as Bozorius: electric basses, sound engineering; Roberto Bichi as Placidus: drums on tracks 2-4-5-6; Claudio Cuseri as Ursinius: drums on tracks 1-7.
2010, Drycastle Records; ristampa 2011, Black Widow

A volte il titolo di un disco è talmente efficace e descrittivo che davvero potrebbe ridurre al minimo le parole necessarie per parlarne. Prendiamo il caso dei Three Monks (Tre Monaci), che esordiscono con Neogothic progressive toccatas. Nome del gruppo e titolo dell'album sono emblematici, riportano alla mente scenari oscuri, barocchi ed ecclesiastici, fanno pensare ad un mix di classica e di progressive rock piuttosto altisonante.

Mario Cottarelli - Prodigiosa Macchina

    Brani:
 1-Prodigiosa macchina; 2-Il pensiero dominante; 3-I cori della via Lattea.

Arrangiamenti ed esecuzione di Mario Cottarelli
2007, New LM records - durata totale: 41:31

Classe '56, Mario Cottarelli si inizia a dedicare al progressive rock già all'inizio degli anni '70. Ma in questo periodo riuscire a pubblicare un disco non è certo facile come oggi, a causa di diverse problematiche. Sul finire del decennio sembra che la cosa possa finalmente andare in porto, grazie all'interesse della casa discografica Divergo, pronta a supportarlo per l'uscita di un album. Sfortunatamente per Mario, poco dopo l'accordo arriva la chiusura della label. Le sue composizioni di natura prog restano così ferme nel cassetto a lungo, mentre si dedica ad altre cose, impegnandosi in generi molto più commerciali e collaborando, tra gli altri, anche con Ivana Spagna e Claudio Simonetti.

Cucci-Band - Bon débarras!

     Brani:
1-Elton dine sous sa trombe et le Géant Boiteux; 2-Magdaleia; 3-Narcisse; 4-Kraoc ou Coralie se balance; 5-Ventadour; 6-P'tit Robert; 7-Donne m'en cinq!; 8-Ballade. Bonus: 9-Oh joie! La Grande Gngogne ave nous!
Formazione:
Cédric Marcucci: batterie, percussions, Rhodes, Clavier-synthetiseur, basse électrique, guitare, voix, mélodica, M.A.O.; Jao Remsso: guitare, guitare-synthe; Jérémie Tisseyre: clavier-synthetiseur, voix et percussions culinaires; Sébastien Gramond: claviers; Laurent Rochelle: saxophone soprano; Latifa Leforestier: trompette; Alex Beauroy: guitare; Gaston: moteur; Henri Herteman: trombone; Grégory Esnault: basse électrique, guitare classique, violon; La chorale des Canidés(Toutoune, Nell, Bacchus et Pépère): voix; Marcel Devos: bass électrique; Gérard Frykman:contrebas éelectrique; Emmanuelle Larmet: ventadour; Baptiste Hay: voix; La mouche: bzzzit (?).
2010, La Chene Creux

Una copertina non proprio esaltante ed un nome che pure fa sorridere. Ci sono tanti "progfan" non proprio aperti, che spesso si fanno frenare dalle apparenze e basta un nome buffo o una provenienza esotica per stare a debita distanza da certi gruppi e certi dischi. Il rischio di perdersi lavori esaltanti, così, è grosso e le premesse per questo cd mi hanno fatto pensare a queste cose.

Bavieri, Emanuele - Cantami o diva

 

Brani:
1-Preludio - Leitmotiv musaico; 2-Nuvole; 3-L'amore per la bellezza; 4-Cantami o musa; 5-E la luna discende sul tempio che fu; 6-Supermercato; 7-La strada per Dio; 8-Tu; 9-Epilogo - Variazione musaica.
Formazione:
Emanuele Bavieri: voce e chitarra ritmica; Saverio Rapezzi: chitarra classica; Emiliano Giannelli: pianoforte; Massimiliano Giusti: programmazione e tastiere; Andrea Pacini: percussioni; Francesco Di Cuonzo: violini; Tatiana Caselli: viole; Carlo Benvenuti: violoncelli; Giovanna Nieri: flauto traverso; Giulia Di Ama: vocalist.
Arrangiamenti (su cht obbligata di E. Bavieri), orchestrazione, missaggio, digitale editing e direzione artistica: Massimiliano Giusti.

2011, Videoradio - Durata totale: 54:51
Opera un po' pretenziosa, questa di Emanuele Bavieri, che realizza con Cantami o diva un concept-album il cui tema di fondo è l'amore. Non (solo) quello per una donna, considernado che il significato ne è amplificato fino al punto di inneggiare quasi un amore supremo (Coltrane docet?), che unisce Dio, vita, musica, bellezza e tanto altro ancora.

Interviste - Gunesh Ensemble (Stanislav Morozov)

 

- Ciao Stanislav, puoi dirci quando e come sei entrato nei Gunesh?

Sono entrato nel 1975. Gunesh esisteva dal 1970, ma erano molto poco conosciuti al di fuori del Turkmenistan. Conoscevo un musicista di un’altra band che era anche membro di Gunesh. E’ stato tramite lui che entrai a far parte di Gunesh. La cosa che mi impressionò maggiormente fu che avevano un attrezzatura molto buona, la paga era buona e non dovevo lavorare troppo. Inoltre non avevano molti concerti da fare, la loro base era la TV del Turkmenistan.

Gunesh Ensemble

Siamo nel Turkmenistan, una delle repubbliche più remote dell’Unione Sovietica, nel bel mezzo dell’Asia centrale. Ed è proprio qui, in pieno regime comunista, che nel 1970 ha origine la storia del Gunesh Ensemble.
Inizialmente l'ensemble fa parte della compagnia della TV e Radio di Stato del Turkmenistan come gruppo vocale con il supporto di strumenti. Come tutti i gruppi sovietici di questo periodo è strettamente controllato  in modo da rispettare tutte i dettami rigidi della censura. Ogni band è costretta ad avere un direttore musicale che faccia da referente verso le autorità, controllandone la conformità alle disposizioni del partito; per i Gunesh tale direttore inizialmente è un membro del partito e grazie a lui il gruppo riesce ad avere tutto il necessario per suonare. La formazione e lo stile musicale iniziano a cambiare dal momento in cui cominciano ad entrare musicisti sempre più giovani. Tra questi c’è un certo Rishad Shafi, personaggio eccentrico e batterista dal talento immenso, che ne diventa membro durante il servizio militare. Passa qualche anno e Rishad, assieme al tastierista Oleg Korolev, recluta altre persone con gusti musicali simili e i Gunesh iniziano a suonare un jazz-rock fortemente intriso con la tradizione folk dell’Asia centrale. Shafi diventa il leader della band grazie al suo prorompente carisma, trascinandola lontana dai canoni tradizionali della scena musicale sovietica.

Premiata Forneria Marconi - A.D. 2010 La buona novella - Opera apocrifa

Brani:
1-Universo e terra  (preludio); 2-L'infanzia di Maria, incluso La tentazione; 3-Il ritorno di Giuseppe, incluso Il respiro del deserto; 4-Il sogno di Maria; 5- Ave Maria, incluso Aria per Maria; 6-Maria nella bottega di un falegname, incluso Rumori di bottega; 7-Via della croce, incluso Scintille di pena; 8-Tre madri, incluso Canto delle madri; 9-Il testamento di Tito; 10-Laudate Hominem, incluso Ode all'uomo.
Formazione:
PFM
Franz Di Cioccio: voce, batteria, percussioni; Patrick Dhivas: basso; Franco Mussida: voce, chitarre.

Special guest:
Lucio Fabbri: violino, chitarra acustica.

Featuring:
Piero Monterisi: batteria; Gianluca Tagliavini: tastiere.
2010, Aerostella - Durata totale: 62:22

Scrivere un articolo su questo disco non è certo compito facile. La Premiata Forneria Marconi rimette le mani sul repertorio di De Andrè e dopo i concerti e i dischi degli ultimi anni l'operazione in sè può apparire un po' discutibile. La buona novella è uno dei lavori più celebri del cantautore genovese, al quale parteciparono anche alcuni dei musicisti di quella che da lì a poco sarebbe diventata la PFM.

Pensiero Nomade / Salvo Lazzara - Materia e Memoria

       Brani:
1-Alla deriva; 2-L'abbandono; 3-Forse altrove; 4-Nella corrente; 5-Il vuoto necessario; 6-Di nuovo quiete; 7-Materia e memoria; 8-Dolcezza del tempo; 9-Senza radici; 10-Lontano da casa; 11-Il senso delle cose; 12-Mentre tutto cambia.
Formazione:
Salvo Lazzara: guitars, oud, bass, loop & samples; Davide Guidoni: drums, percussions, programming; Alessandro Toniolo: flute, devices; Luca Pietropaoli: trumpet, flugelhorn, devices; Fabio Anile: piano, keyboards, programming, percussions.
2010 Dodicilune - Durata totale 49:39
 
E' un Salvo Lazzara sempre più conscio dei propri mezzi quello che ritroviamo in Materia e memoria, album in cui porta ancora più avanti il discorso solista intrapreso pochi anni fa con la sigla Pensiero Nomade. L'ex chitarrista dei Germinale, se finora aveva preferito lavorare quasi in solitudine, per questa nuova occasione si fa accompagnare da Alessandro Toniolo al flauto (altro ex Germinale), Davide Guidoni alla batteria e alle percussioni, Luca Pietropaoli alla tromba e al flicorno e Fabio Anile alle tastiere.

Premiata Forneria Marconi - Napoli, Teatro Augusteo, 19/04/2011

Teatro Augusteo gremito per vedere la Premiata Forneria Marconi presentare a Napoli la sua versione de La Buona Novella di Fabrizio De Andrè. Molto si è dibattuto di recente sulla scelta del gruppo di puntare un po' troppo spesso sul repertorio del celebre cantautore, ma non c'è niente da fare: qualsiasi sia il repertorio proposto da questa leggenda del prog italino sul palco, lo spettacolo è garantito!

 

Runaway Totem - Manu Menes

       Brani:
1-Alle sorgenti di Kronos; 2-Aevum; 3-Phi-Ur
Formazione:
Runaway Totem
Cahål de Bêtêl: vocals, guitars, synthguitars, piano, keyboards, synthesizer, atmosphere noise; Tipheret: drums, percussions, gamelan, piano, keyboards, voice; Dauno Giuseppe Buttiglione: telluric bass; Issirias Moira Dusatti: vocals; Hor-Douaty: cover and inside art, webmaster.
Guests
Mirko Pedrotti: vibraphone; Anna Boschi: flute; Nadia Bortolamedi: clarinet; Mauro Biatel (Fotobiatel): graphic support.
Producer: Runaway Totem

2009 Runaway Totem Records - Durata totale: 72:26
 
Quando tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 si cominciava a vedere un certo movimento di riscoperta e di riproposizione del progressive italiano, una realtà che risultò subito fuori dagli schemi fu quella dei Runaway Totem. A distanza di sedici anni dall'esordio Trimegisto, questa particolarissima band giunge con Manu Menes al settimo album e al secondo movimento dell'ambizioso ciclo 4 elementi 5.

Runaway Totem - Ai cancelli dell'ombra

       Brani:
1-Astrale opaco; 2-Sancta Sanctorum; 3-Esseri periodici; 4-Segreto tra le mura; 5-Trismegisto suite.
Formazione:
Cahal de Betel: guitars, voice, keyboards, synthesizer; Dauno Giuseppe Buttiglione: telluric bass, choir; Giorgio Golin: drums, electronic drums, choir; Ana Torres Fraile: lead vocal
2010, Runaway Totem Records - Durata totale: 44:55
 
Definito dagli stessi Runaway Totem come Primo Libro della Reminiscenza, questo cd ci riporta indietro nel tempo, più precisamente al 1994 e ai primi passi della band. Si tratta infatti della registrazione di un concerto tenunto al teatro Albatros di Genova, risalente grosso modo al periodo dell'album d'esordio Trimegisto.

Alma Sideris - Castelli in aria


       Brani:
1-Lasciati portare via; 2-Anime tremano; 3-Il ricordo di un cielo d'estate; 4-Dubbi eterni; 5-Ossessione notturna; 6-Il tempo per pensare; 7-Castelli in aria; 8-To Janny; 9-Incontro
Formazione:
Gustavo Pasini - batteria e tastiere; Gianluca Avanzati - basso e chitarra; Giampietro Maccabiani - chitarra; Michele Savoldi - voce; Alberto Ragozza - voce; Eleonora Gasparini - voce; Veronica Gasparini - voce; Elvira Ciochetto - voce; Flavio Corvi - sax; Anna Paderni - flauto traverso; Fenaroli Roberto - basso.
2010, autoproduzione - Durata totale: 40:51
 
Abbiamo conosciuto Gustavo Paini grazie alle sue belle proposte con Notabene e Corte Aulica ed è un piacere ritrovarlo alla guida di un nuovo interessante progetto che promette bene e che è denominato Alma Sideris. Dopo due demo arriva l'esordio vero e proprio con Castelli in aria, che vede coinvolti altri musicisti che avevano militato nei Notabene (Gianluca Avanzati e Giampietro Maccabiani) e in cui c'è la presenza di diversi altri collaboratori.

Liir Bu Fer - 3juno

       Brani:
1-Ginza; 2-1944; 3-Hiver; 4-Red submarine; 5-Maestrale; 6-Esperanto; 7-Es; 8-Mikumi; 9-Lay-p; 10-Room/10; 11-Obliquizione; 12-Tre juno.
Formazione:
Liir Bu Fer
Nicola Debortoli - Marco Tuppo - Andrea Tumicelli.

Featuring
Antonella Bertini, Claudio Milano; Michele Bertone, Raffaello Regoli.

Machines
Loop machines, effects, noises, kalimbas, guitars, maccarunare and manipolations, laptop, Roland Sh2, Solina Voicefx, soundscape, contact mics, woofer, circuit bent instruments, piano, carillon, strings, harmonica, whistle.
2010, Zeit Interference - Durata totale: 59:32

La Lizard negli ultimi anni ha prestato una buona attenzione verso artisti che puntano su un prog d'avanguardia o sulla sperimentazione, dando anche uno sguardo attento all'attività di Marco Tuppo, che sta diventando un po' il prezzemolino dell'elettronica italiana. Dopo i lavori proposti con i Nema Niko, infatti, lo abbiamo trovato nelle collaborazioni con altre entità, dagli Sciarada ai Nichelodeon, passando per i Raven Sad e arrivando a questi Liir Bu Fer, trio formato insieme a Nicola Debortoli e Andrea Tumicelli.

Labirinto di Specchi - Hanblecheya

       Brani:
1-Eclissi pt I (L'occhio e la maschera); 2-La maschera della visione; 3-Fantasia; 4-Nel nulla etereo soggiogato dall'ignoto la mente si espande; 5-Purpurea; 6-Foll(i)a; 7-Eclissi pt 2 (la genesi).
Formazione:
Raffaele Crezzini: batteria, percussioni; Gabriele Marroni: chitarre; Filippo Menconi: basso; Andrea Valerio: piano, lead synth; Diego Samo: tastiere, synth.
Hanno inoltre collaborato:
Paolo Carelli: narrazione; Michele Sanchini: violoncello
2010, Lizard - Durata totale: 69:08
 
Per un qualsiasi appassionato di prog italiano, sapere che la voce narrante del mitico album dei Pholas Dactylus sarebbe stata presente sull'album d'esordio dei Labirinto di Specchi dev'essere stato uno stimolo non indifferente ad ascoltare questo lavoro. Certo, la collaborazione di Paolo Carelli con questo promettentissimo gruppo rappresenta un ritorno davvero stuzzicante, ma non è certo l'unico motivo di interesse che caratterizza Hanblecheya.

Traduzioni - Banks Tony - A curious feeling

L’idea alla base dei testi del disco è tratta dal libro “Flowers For Algernon” di Daniel Keyes, un racconto di fantascienza in cui il protagonista è un ritardato mentale che viene sottoposto ad un esperimento, precedentemente somministrato ad una cavia di nome Algernon, per elevare il suo IQ. A seguito dell’esperimento il protagonista diventa più intelligente ma la gente attorno a lui inizia a temerlo e ad isolarlo fino a che lui stesso inizia a rimpiangere i tempi in cui da idiota era accettato nella società. La storia di “A Curious Feeling” è solo ispirata al racconto di Keyes, dal quale comunque si distacca notevolmente. Qui infatti il protagonista fa una scommessa con una imprecisata entità soprannaturale secondo la quale la sua intelligenza crescerà a dismisura a patto che non si innamori mai di una donna. In tal caso, sopraggiungerebbe l’oblio perenne della memoria. Naturalmente l’incontro con l’amore non tarda ad arrivare ed ecco che il protagonista in una lenta e consapevole agonia dimentica tutta la sua vita precedente. Le liriche del disco partono dalla fine del racconto e ripercorrono a ritroso la storia del protagonista.

Barock Project - Rebus

 

    Brani:
1-Corsa Elettronica; 2-Don Giovanni; 3-Save Your Soul; 4-Akery; 5-Polvere di Stelle; 6-Duellum; 7-My Enemy; 8-Veleno; 9-Orione; 10-Nostradamus
Formazione:
Luca Zabbini: keyboards, backing vocals; Luca Pancaldi: vocals; Giambattista Giorgi: electric and fretless bass; Giacomo Calabria: drums; Max Scarcia: guitars.
Guitars on track 7: Simone Sitti. Flute on track 4: Onelio Zabbini. Luca Zabbini plays guitars on tracks 4, 6, 8, 10.
2009, Mellow Records - Durata totale: 73:45
 
Non sono un grande amante dei gruppi sinfonici italiani moderni, poiché ritengo che la maggior parte di essi non operi altro che un terribile scimmiottamento pedissequo di stilemi e di sonorità che sono figlie di un passato (glorioso) ormai lontano, che credo che debbano rimanere inquadrati nella loro epoca.

Picchio Dal Pozzo - Abbiamo tutti i suoi problemi

        Brani:
1-La Sgargianza Pt. 1; 2-I Problemi di Ferdinando P.; 3-La Sgargianza Pt. 2; 4-Moderno Ballabile; 5-La Sgargianza Pt. 3 e 4; 6-Strativari; 7-Mettiamo il Caso Che (Parte 2); 8-Uccellin del Bosco.
Formazione:
Andrea Beccari: basso, flauto, percussioni, voce; Aldo De Scalzi: tastiere, sax, chitarra, voce; Paolo Griguolo:  chitarra ,flauto; Aldo Di Marco: batteria, vibrafono, organo; Roberto Bologna: tecnico del suono; Roberto Romani: sax, flauto, clarinetto.
1980, L'Orchestra - durata totale: 45:05

I Picchio dal Pozzo sono riconosciuti come una delle pochissime manifestazioni di jazz rock canteburyiano del Bel Paese. Nonostante la loro breve vita (1976-1980, prima della reunion del 2005) sono stati uno dei gruppi più influenti e importanti nella scena della musica underground italiana.

Barry Cleveland - Hologramatron


      Brani:
1-Lake of fire; 2-Money speaks; 3-You'll just have to see it to believe; 4-Stars of Sayulita; 5-Warning; 6-What have they done to the rain; 7-Abandoned mines; 8-Suicide train; 9-Telstar; 10-Dateless oblivion & divine repose. Bonus tracks: 11-Abandoned mines forrest fang remix; 12-You'll just have to see it to believe alternate mix; 13-Lake of fire Evan Schille remix.
Formazione:
Barry Cleveland: electric and acoustic guitars, Moog guitar, guitarviol, sampled instruments, vocals; Robert Powell: pedal-steel and lap-steel guitars; Michael Manring: bass; Celso Alberti: drums, percussion; Amy X Neuburg: vocals.
With Harry Manx: vocals; Deborah Holland: vocals; Artist General: vocals; Erdem Helvacioglu: guitar, electronics; Rick Walker: drums, percussion; Gino Robair: percussion.
Prodotto da Barry Cleveland
2010 Moonjune Records - durata totale: 64:48
 
Almeno in Italia, le cronache progressive sono state piuttosto avare nei confronti dello statunitense Barry Cleveland, la cui carriera va avanti già da parecchi anni e che giunge ora alla realizzazione del suo quinto album. Hologramatron viene presentato come un disco di protesta del ventunesimo secolo, tenendo conto dei testi che lo contraddistinguono, molto critici riguardo l'attuale stato del mondo Occidentale.

Spettri - Spettri

       alt      Brani:
1-Introduzione; 2-Parte prima: Stare solo; 3-Parte seconda: Medium; 4-Parte terza: Essere; 5-Parte quarta: incubo.
Formazione:
 Ugo Ponticiello: voce; Raffaele Ponticiello: chitarra elettrica e acustica; Vincenzo Ponticiello: basso; Stefano Melani: organo Hammond; Giorgio Di Ruvo: batteria.
2011, Black Widow - durata totale: 38:28

Ogni tanto la sorpresa arriva! Tra la fine degli anni '80 e l'inizio del decennio successivo, con il rinnovato interesse verso il prog italiano storico, oltre la pubblicazione di ristampe di vecchi album, c'è stata una continua caccia alla ricerca di rarità, dischi e registrazioni inedite in studio e dal vivo. Sono così venute a galla chicche di enorme valore per la gioia degli appassionati. Ovviamente, col passare del tempo, le uscite riguardanti perle del passato rimaste per lunghi anni nascoste si sono diradate, ma, come dicevamo, capita ancora che ci siano sorprese.

Ifsounds - Apeirophobia

       Brani:
1-Anima Mundi; 2-Summer breeze; 3-Last minutes; 4-Aprile; 5-Apeirophobia.
Formazione:
Elena Ricci: vocals; Enzo Bellocchio: drums and percussions; Franco Bussoli: bass guitar; Claudio Lapenna: piano, keyboards, synth, vocals; Dario Lastella: guitars, synth and vocals.
Guests: Nuria Palau, Alexandra Milas, Maria Mele and Armando Varriano: string quartet on Aprile.
Prodotto da: Dario Lastella & Claudio Lapenna
2010, Melodic Revolution Records - durata totale: 49:59

Avevamo già seguito questa band, quando si chiamava semplicemente If, all'epoca dell'album The stairway. Li ritroviamo oggi con una nuova sigla, con una formazione parzialmente rinnovata e sicuramente più maturi e con un album ambizioso. Apeirophobia, infatti, è un concept sulla paura dell'infinito ed è una sorta di esplorazione nella mente e nell'animo dell'essere umano.