| | Brani: |
| 1-Astrale opaco; 2-Sancta Sanctorum; 3-Esseri periodici; 4-Segreto tra le mura; 5-Trismegisto suite. | |
| Formazione: | |
| Cahal
de Betel: guitars, voice, keyboards, synthesizer; Dauno Giuseppe
Buttiglione: telluric bass, choir; Giorgio Golin: drums, electronic
drums, choir; Ana Torres Fraile: lead vocal | |
| 2010, Runaway Totem Records - Durata totale: 44:55 |
Definito dagli stessi Runaway Totem come Primo Libro della Reminiscenza,
questo cd ci riporta indietro nel tempo, più precisamente al 1994 e ai
primi passi della band. Si tratta infatti della registrazione di un
concerto tenunto al teatro Albatros di Genova, risalente grosso modo al
periodo dell'album d'esordio Trimegisto. Ed è infatti su questo
lavoro che è incentrato il materiale proposto, attraverso una serie di
brani ruvidi, in cui si avverte come il sound dei Runaway Totem fosse
all'epoca ancora un po' grezzo (solo in seguito, infatti, si svilupperà
verso quelle sinfonie oscure a cui ci hanno abituato negli anni più
recenti). Una vena dark ha comunque sempre caratterizzato il sound del
gruppo di Cahal de Betel ed anche l'approccio teatrale è
confermato dalla prova live. I ritmi sono abbastanza spediti ed
ossessivi, mentre la chitarra nervosa guida un hard-dark-prog
asfissiante, che qua e là mostra anche quell'ispirazione derivante dalle
influenze derivanti dai Magma, da sempre attribuite ai Runaway Totem. La voce di Ana Torres Fraile fa il resto, con la sua impostazione lirica che aumenta le dosi di teatralità e di drammaticità.
La registrazione non è perfetta, ma è comunque pari a quella di un buon bootleg e quindi tutto sommato ascoltabilissima.
Un bel tuffo nel passato, quindi, che sarà di sicuro gradimento per chi ha seguito la carriera della band nel corso degli anni. E' davvero un piacere riscoprire gli esordi dei Runaway Totem con questo primo Libro della Reminiscenza e non possiamo fare altro che attendere con curiosità il prossimo volume con altre proposte pescate dagli archivi di questa particolarissima band.
La registrazione non è perfetta, ma è comunque pari a quella di un buon bootleg e quindi tutto sommato ascoltabilissima.
Un bel tuffo nel passato, quindi, che sarà di sicuro gradimento per chi ha seguito la carriera della band nel corso degli anni. E' davvero un piacere riscoprire gli esordi dei Runaway Totem con questo primo Libro della Reminiscenza e non possiamo fare altro che attendere con curiosità il prossimo volume con altre proposte pescate dagli archivi di questa particolarissima band.
Peppe
marzo 2011
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