| |
Brani: |
| 1-Waking up; 2-Early memory; 3-Running in the wind; 4-Over the horizon; 5-Life valley; 6-The bread tree; 7-The city of angels; 8-Syntax error; 9-Cats; 10-Memories; 11-Revelation; 12-Rewind. | |
| Formazione: | |
| The Angels: Robby Bovini: lead voice, drums, additional synths; Matteo Giaculli: guitars; Titti Bolzoni: bass; Bob Ranzi: keyboards, samplers, vocoder. Guests: Gabriele Carboni: flute on 2; Silvia Manca: violin on 5; Carlo Perri: flute on 10; Fabio Zara: words creator. |
|
| 2010, Mellow Records - Durata totale: 61:10 |
Torniamo ad occuparci dei TenMidnight, che con questo nuovo lavoro realizzano un ulteriore tassello della loro crescita musicale, basata su un progressive sinfonico che non perde però mai di vista le potenzialità del "tiro" che possono avere un hard rock intelligente e tendente all'AOR ed un pop-rock ben assortito.
Con The city of angels il gruppo prova a dare una propria lettura musicale del libro La città dell'estate di John Crowley, un romanzo di fantascienza ambientato in un futuro imprecisato e nella città concentrica di Piccola Belaire, da dove parte il protagonista Giovane Giunco alla ricerca della sua amata.La proposta dei TenMidnight si basa sull'unione di parti strumentali che alternano caratteristiche del prog e ruggiti hard rock e melodie vocali più dirette, che mostrano la voglia del gruppo di dare una comunicabilità abbastanza immediata. Risulta sicuramente pregevole il lavoro della chitarra e delle tastiere che si intrecciano in continuazione, creano situazioni intense e cariche di pathos nei momenti solistici, ma sanno anche lanciarsi in riff vibranti. Così, in brani più ariosi, come Early memory, Life valley, The bread tree e Memories, proprio grazie alle dinamiche intelligenti create dai musicisti, vengono a galla sia il romanticismo più elegante del progressive (favorito anche dalla presenza di flauto e violino), sia quel feeling più immediato e mediterraneo. Talvolta si spinge più sull'acceleratore abbinando sound maestoso, chitarre graffianti e ritmi potenti e in oltre un'ora di musica la band ci accompagna in un mondo sonoro molto intrigante, i cui numi tutelari rispondono ai nomi dei vari ELP, Yes, Kansas, PFM, Orme, Rush, Boston, Journey.
Confermando uno stile che cattura in pieno certe raffinatezze del progressive, ma vuole essere al contempo accattivante, i TenMidnight sfornano un altro album pienamente meritevole, all'insegna della continuità del loro percorso sonoro.
Peppe
dicembre 2011
Nessun commento:
Posta un commento