Viima – Kahden kuun sirpit

Brani:

1-Autio Pelto; 2-Unohtunut; 3-Sukellus; 4-Kahden kuun sirpit

Formazione:

Hannu Hiltula: vocals, flute, soprano sax; Aapo Honkanen: bass; Kimmo Lähteenmäki: keyboards; Mikko Uusi-Oukari: guitars; Mikko Väärälä: drums

Produced by Viima

2009, Viima Records -  Durata totale: 45:13

Tre anni separano questo Kahden kuun sirpit da quell’ottimo esordio che era stato Ajatuksia maailman laidalta (di cui abbiamo già parlato su queste pagine) e nel frattempo ci sono stati dei cambiamenti significativi nella line-up dei finlandesi Viima ed in particolare segnaliamo l’assenza della cantante presente sul primo lavoro, rimpiazzata da Hannu Hiltula che si fa carico, oltre che delle parti vocali, anche del flauto e del sax e che riveste un ruolo importante anche in fase compositiva.

Magma - Parigi, Alhambra, 4/12/2009

Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere ad un concerto dei Magma hanno sempre parlato di un evento unico e indimenticabile. E la sera del 4 dicembre 2009 resterà sicuramente impressa in maniera indelebile nella mia memoria. Spinto dagli amici e colleghi Jessica Attene e Alberto Nucci di Arlequins intraprendo con loro un viaggio con destinazione Parigi ed assisto ad una delle quattro esibizioni che la band di Christian Vander tiene al teatro Alhambra, continuando la serie di date con cui “festeggia” i quaranta anni di attività. Inutile dire, ovviamente, che l’emozione era tanta e lo spettacolo ha dato l’ennesima conferma della straordinarietà della proposta dei Magma.

SADO – Holzwege


Brani:

1-Engasa Leappirt; 2-Michelle; 3-Aristotele’s Tantalium condenser; 4-Kilimoonjingo; 5-Pavento sprobabile; 6-Prajna Paramita’s Formula; 7-Romanza n. 1 per trombone preparato; 8-Quattro terzi; 9-One note samba.

Formazione:

Paolo Baltaro: bass, piano, keyboards; Sandro Marinoni: tenor sax, flute, trombone; Diego Marzi: drums, ghatam; Gianni Opezzo: electric and acoustic guitar; Boris Savoldelli: voice and vocal noises. With Aidan Cavriani Bedendo: chorus. Special guest Francesco Casoli: baritone sax.

2008, BTF-AMS - Durata totale: 43:36 

Cosa aspettarsi da un disco che rappresenta l’esordio di un nuovo progetto di musicisti che hanno nel loro retaggio la militanza in una band come gli Arcansiel, in passato impegnata in un classico prog romantico? Probabilmente tutto tranne quello che è contenuto in Holzwege!

Julian Colbeck with Jonathan Cohen – Back to Bach



Brani:
1-Old faces at Heaven’s Gate; 2-Pure February¸3-Prelude I; 4-Septembrist; 5-Fugue I; 6-4th of July; 7-Prelude II; 8-Riding the march of dimes; 9-Fugue II; 10-Case of January; 11-Prelude III; 12-June daze; 13-Fugue III; 14-No, No, November; 15-Prelude IV; 16-St. Augustine; 17-Fugue IV; 18-Faces from old photos rediscovered; 19-Prelude V; 20-Maybe, maybe not; 21-Fugue V; 22-April’s fool; 23-Prelude VI; 24-Man of December; 25-Fugue VI
Formazione:

Julian Colbeck: keyboards. Jonathan Cohen: Steinway grand piano.

18 written and read by Brian Keenan. 1 written and sung by May Hopkin. John Kebble plays marching drums on 8-9. Steve Hackett plays acoustic guitar on 1, 18, 19. Milton McDonald plays the guitar solo on 24-25.

Produced by Julian Colbeck and Chris Macleod

2009 ristampa Voiceprint -  Durata totale: 63:50

 

Noto agli appassionati di prog per le sue collaborazioni con Anderson-Bruford-Wakeman-Howe e, soprattutto, con Steve Hackett, Julian Colbeck è un tastierista navigato, i cui esordi risalgono già alla prima metà degli anni ’70. Prima che iniziasse il suo proficuo sodalizio con Hackett, Colbeck realizza nel 1991 questo album particolare, coadiuvato dal pianista Jonathan Cohen e con la partecipazione, tra gli altri, dello stesso ex chitarrista dei Genesis.

Zita Ensemble – Volume 2

Brani:

1-Don’t you find me sexy you fuckin’ marine?; 2-Investigation; 3-Suite n. 3; 4-Chi illuminerà questo grande buio?; 5-Adagio – riduzione psichedelica per band; 6-Nella notte del mare profondo; 7-Una folle folle corsa?

Formazione:

Luca Vicenzi: chitarra elettrica, dodici corde, effetti, loops, ambienti; Marco Fortuna: basso elettrico, contrabbasso; Fabio Gatti: batteria, percussioni, effetti percussivi, natura, drum ‘n’ bass in 5; Francesco Agostoni: manipolatore del suono, editing, organo, piano, rhodes, sintetizzatori. Con Luca Urbani: sintetizzatore, editing, programmazione in 5; Francesco Tognini e Luca Zandonini: sintetizzatori e noise in 3; Marco Vicenzi: batteria in 5.

2009, Lizard -  Durata totale: 73:38

Volume 2 è il terzo lavoro uscito a nome Zita Ensemble. Se ancora non avete avuto il piacere di imbattervi in questa band vi diciamo subito che si tratta di una delle più belle realtà che negli ultimi anni si sono messe in luce nella nostra penisola e che con questo nuovo cd toccano il loro apice creativo che merita , tra l'altro,di essere incluso fra le migliori pubblicazioni del prog italiano degli ultimi anni. I due episodi che lo hanno preceduto si muovevano maggiormente su una linea di confine abbastanza indefinibile, in cui il progressive flirtava con il jazz, con l’ambient, con la psichedelia, con l’avanguardia, fino a spingersi in maniera più netta verso improvvisazione e sperimentazione in Quintet sessions.

Slivovitz – Hubris

 Brani:

1-Zorn a Surriento; 2-Caldo bagno; 3-Mangiare; 4-Errore di Prallasse; 5-Né carne; 6-Né pesce; 7-Dammi un besh o; 8-CO2; 9-Sono Tranquillo Eppure Spesso Strillo – STRESS; 10-Canguri in 5; 11-Tilde; 12-Sig. M rapito dal vento

Formazione:

Domenico Angarano: electric bass, fretless bass; Stefano Costanzo: drums and percussion; Marcello Giannini: electric guitar, acoustic guitar; Ludovica Manzo: vocals; Derek Di Perri: harmonica: Pietro Santangelo: alto saxophone, tenor saxophone, vocals; Riccardo Villari: violin.

With guests - Giovanni Imparato: percussions and vocals on 2; Marco Pezzenati: vibraphone on 3; Ugo Santangelo: acoustic guitar on 8

2009, Moonjune Records - Durata totale: 70:36

L’inizio di questo disco è perfetto in tutto e per tutto, per merito di un brano che già solo con il titolo fa intuire a cosa si va incontro: Zorn a Surriento! Introdotta da un basso ipnotico, questa traccia ci catapulta subito su un territorio partenopeo, con atmosfere che ricordano un po’ l’inizio di Palepoli degli Osanna, grazie a melodie che sanno anche di oriente e ad un bel cantato femminile in vocalese (che sarà spesso presente nel prosieguo dell’album), ma che verso i due minuti subisce quasi una metamorfosi quando si inseriscono divagazioni che spingono invece sul versante jazz-rock, con brevi esplosioni caotiche imprevedibili e ottimi spunti di sax. Presentazione migliore non poteva esserci!

Raven Sad – We are not alone

 Brani:

1-Infinite Lactean Seashore; 2-More life forms; 3-Are we alone?; 4-Fluttering flags; 5-Meteor; 6-To write me a song; 7-An awful waste of space – part one; 8-Not ready to know; 9-Far Lo; 10- An awful waste of space  - part two; 11-We are not alone.

Formazione:

Samuele Santanna: vocals, electric guitars, bass, synth, samples, effects, drum programming, loops.

Marco Chiappini: synth, keyboards, mellotron on 1, 6; Fabrizio Trinci: synth, keyboards, organ, piano on 4, 5, 7, 8, 9, 10; Gilberto “Gito” giusto: sax on 5, 8

Lizard, 2009 - Durata: 63:58

Il primo album dei Raven Sad, progetto portato avanti da Samuele Santanna, aveva colpito favorevolmente per quelle sue atmosfere rilassate e dal sound spacey, che avevano fatto scattare subito naturali paragoni con i Pink Floyd e i Porcupine Tree. E’ un piacere ritrovare Samuele un anno dopo con un nuovo cd che parte dalle stesse coordinate del primo, accentuandone (ma non esasperandone) la vena cosmica, per dare continuità ad un processo artistico che appare convincente in tutto e per tutto. 

Geoff Leigh & Yumi Hara – Upstream

 Brani:

1-Upstream; 2-The mountain laughs; 3-The strait; 4-Stone of the beach; 5-A short night; 6-At the temple gate; 7-Something about the sky; 8-Dolphin chase; 9-The siren returns

Formazione:

Geoff Leigh: flute, soprano sax, zither, percussion, nose flute, voice drone, electronics; Yumi Hara: keyboards, vocals.

2009, Moonjune Records - Durata: 59:07

Cominciamo col presentare i protagonisti di questo lavoro. Geoff Leigh non dovrebbe essere un nome nuovo per gli appassionati di prog, soprattutto per chi segue con attenzione il Rock in Opposition, visto che stiamo parlando di un musicista che ha legato il suo nome agli Henry Cow, essendo stato un membro del celebre gruppo britannico. In seguito le sue collaborazioni hanno spaziato nel mondo legato alla scena canterburiana e R.I.O., dagli Slapp Happy agli Hatfield and the North, da Mike Oldfield agli Univers Zero, ma c’è stata anche una spinta verso la musica nordafricana negli anni ‘80 e, più di recente, un sodalizio con i Faust.

Martin Orford – The old road

 Brani:

1-Grand designs; 2-Power and speed; 3-Ray of hope; 4-Take it to the Sun; 5-Prelude; 6-The old road; 7-Out in the darkness; 8-The time and the season; 9-Endgame.

Formazione:

Martin Orford: lead vocal, backing vocals, keyboards, electric guitars, treble recorder, Moog Taurus pedals, acoustic guitar, piano, flute.Andy Edwards: drums; Dave Meros: bass guitar, fretless bass; Dave Oberlé: tambourine, backing vocals; Steve Thorne: acoustic guitar, guitar effects, percussion, lead vocal and backing vocals, electric guitars, bass harmonica; Gary Chandler: rhythm guitar, Rickenbacker 12 string guitar; Nick D’Virgilio: drums; John Mithcell: lead guitar; Dave Longdon: lead vocal; John Wetton: lead vocal, bass guitar; Colm Murphy: fiddle; Mike Holmes: harmony guitars.

Prodotto da Martin Orford.

2008, GEP - Durata totale: 58:00

Il secondo album solista di Martin Orford esce in un momento particolare della carriera di questo musicista noto per essere stato il tastierista degli IQ. La pubblicazione di The old road, infatti, coincide praticamente con la fuoriuscita di Martin dal gruppo con cui è stato protagonista di tante avventure, ma non basta, visto che è stato anche diramato un comunicato in cui il musicista si dice amareggiato dell’andamento odierno dell’industria musicale, puntando il dito sui danni derivanti dal download selvaggio e annunciando tristemente il suo ritiro dalle scene.

Nodo Gordiano - Flektogon

 Brani:
1-Theatro di memoria; 2-Ozymandias part 1; 3-Avventure di Mastarna; 4-Ozymandias part II; 5-Zeitgeist
Formazione:
Andrea De Luca: basso, chitarre elettrica ed acustica, sintetizzatori, sax, violino, santoor, theremin, chau gong; Carlo Fattorini: batteria acustica, glockenspiel, marimba, ogororo plates, bodhran, percussioni acustiche e virtuali; Silvia Scozzi: voce; Franco "Tatanka" Terralavoro: sax contralto, flauto traverso.
2009, Vinyl Magic/AMS - durata totale: 53:06

Sono passati dieci anni dall'esordio dei Nodo Gordiano, con un omonimo lavoro pregno di sonorità care ai King Crimson. Il ritorno sul mercato discografico di un paio di anni fa, con Alea, mostrava, invece, un discorso più sperimentale, con improvvisazione ed avanguardia. Giunge adesso un nuovo cd, Flektogon, che mostra la band in forma più che mai!

Copernicus - Disappearance

Brani:

1-12 subatomic particles; 2-The Quark Gluon Plasma; 3-The blind zombies; 4-Humanity created the illusion of itself; 5-Atomic New Orleans; 6-Poor Hommo Sapiens; 7-Revolution !!

Formazione:

Copernicus: poetry, lead vocals, keyboards; Pierce Turner: musical director, Hammond B3 organ, acoustic piano, vocals, percussion; Larry Kirwan: electric guitar, vocals; Mike Fazio: electric guitar; Bob Hoffnar: steel guitar; Raimundo Penaforte: violin, acoustic guitar, cavaquinho, percussion, vocals; Cesar Aragundi: electric & acoustic guitar; Frede Parcells: trombone; Rob Thomas: violin; Matty Fillou: tenor saxophone, percussion; Marvin Wright: bass guitar, electric guitar, percussion; George Rush: tuba, contrabass, bass guitar; Thomas Hamlin: drums, percussion; Mark Brotter: drums, percussion.

Executive production: Joseph Smalkowski.2009, Moonjune Records - Durata totale: 73:03

Con questo Disappearance, la Moonjune ci porta alla scoperta di un artista non certo di primo pelo… Joseph Smalkovski, alias Copernicus, poeta, cantante, compositore, musicista (anche se nelle sue note biografiche si precisa che non vuole essere definito tale!), scrittore, filosofo, inizia la sua carriera negli anni ’80. In quel periodo organizza sessions di registrazione con amici musicisti e registra e realizza diversi album, autoproducendoli e distribuendoli con una propria etichetta discografica. Si susseguono, così, un buon numero di uscite, a tutt’oggi non ristampate, cosa che contribuisce a mantenere Copernicus un artista per pochissimi eletti. Ma adesso ci pensa la Moonjune a provare a dargli un po’ più di visibilità, dapprima con la pubblicazione di Disappearance, ultimo disco realizzato e, in futuro, con le ristampe delle altre opere.

TenMidnight - Run

 Brani:

1-Midnight Rhapsody; 2-Lusitania; 3-Charlie Brown; 4-Run Bobby Run; 5-Led Ten; 6-Lonely man; 7-One more song on the radio; 8-Sfere; 9-Algarve.

Formazione:

Robby: lead vocal, drums, synth; Titti: fretless electric bass; Gabriele: flute, electric guitar; Bob: piano, keyboards; Ivan: guitar electric, acoustic.

Alberto “Alby” Bergonzoni: chitarra su 3 e 7; Fabio Bovini, Anna Pitzalis, Sara e Jasmine: voci coro bambini in 3; Carlo Perri: flauto su 8.

2008, Mellow Records – durata totale: 50:39

Li avevamo seguiti già con la loro omonima autoproduzione, è un piacere ritrovarli adesso con un nuovo lavoro edito stavolta dalla Mellow Records. Confermando la loro voglia di unire elementi del progressive con una certa facilità di ascolto, i TenMidnight si propongono stavolta con un disco decisamente maturo, grazie a canzoni ben costruite ed una discreta produzione che permette una certa pulizia sonora che rappresenta un ulteriore passo avanti ed elemento a favore di Run.

Soft Machine - Drop

 Brani:

1-Neo caliban grides; 2-All white; 3-Slightly all the time; 4-Drop; 5-M.C.; 6-Out-bloody-rageous; 7-As if; 8-Dark swing; 9-Intropigling; 10-Pigling bland.

Formazione:

Mike Ratledge: Lowrey organ, Fender Rhodes electric piano; Elton Dean: saxello, alto sax, Fender Rhodes electric piano; Hugh Hopper: bass guitar; Phil Howard: drums.

2009, Moonjune Records - Durata totale: 62:10

L’uscita di questo ennesimo documento d’epoca dei Soft Machine trova la sua “giustificazione” (per così dire) nel fatto che vuole essere la prima testimonianza dell’attività concertistica di una formazione che ha avuto vita breve nella storia della Macchina Soffice. Stiamo infatti parlando della line-up dell’immediato dopo-Wyatt, che riuscì a incidere solo il lato A di Fifth, quando dall’agosto del 1971 al gennaio del 1972, dietro la batteria, ad affiancare Ratledge, Dean e Hopper, ci fu l’australiano Phil Howard.

Tony Carnevale - Profilo

 

 

Tony Carnevale, eccellente pianista dalle grosse qualità tecniche, dopo essersi diplomato in "Musica Corale e Direzione Corale" è risultato il primo in assoluto ai concorsi a cattedra nel 1985, inizia un'intensa attività professionale alla fine degli anni '80 realizzando varie colonne sonore per mostre, programmi TV e film. Nell' 89 due suoi brani sono pubblicati da Patty Pravo sul suo album "Oltre l'Eden". Nel 1991 esce il primo lavoro "Risonanze (inconscio-musica-pittura)", un'opera multimediale che fa da contrappunto ad una serie di quadri e video presentati all'Hotel Princess di Roma.

Composto da sei brani tutti per piano, tastiere ed orchestra che, prive delle "immagini", perdono di impatto emotivo, ma che rendono quello che l'autore vuole trasmettere: ricerca del contenuto e non la complessità delle forme.

L'impianto del disco è sicuramente classicheggiante sostenuto da percussioni elettroniche e le tastiere disegnano un "sinfonismo moderno", come viene definito dallo stesso Tony, che avrà il suo culmine in "Oltre lo Sguardo", brano molto solenne. Negli anni che seguono realizzerà altre colonne sonore e continuerà nella produzione di musiche per audiovisivi e nel 1993 inizia il percorso ufficiale di Direttore artistico per la BMG e produrrà il primo disco di un autore di musica popolare, Ambrogio Sparagna.

Boris Savoldelli & Elliot Sharp - Protoplasmic

 Brani:

1-A-quantic; 2-Noises in my head; 3-Prelude to biocosmos pt. 1; 4-Black Floyd; 5-Reflective mind; 6-Nostalghia; 7-A meeting in a park; 8-Khatoic life; 9-Prelude to biocosmos pt. two; 10-Dig it

Formazione:

Boris Savoldelli: vocals, electronics; Elliott Sharp: electric guitar, sax (10), electronics

Produced by Boris Savoldelli

2009, Moonjune Records – durata: 49:28

Dopo la pubblicazione dell’album Insanology, il cantante italiano Boris Savoldelli riesce a dare una copia della sua opera al chitarrista newyorkese Elliot Sharp, in occasione di un suo concerto nella nostra penisola. E’ il preludio di una collaborazione che porta il vocalist nello studio di registrazione zOaR, di proprietà del musicista statunitense, dove viene registrato in presa diretta e senza overdubs questo Protoplasmic.

Premiata Forneria Marconi, Padula (SA), 16/05/2009

 

Il 16 maggio, a Padula, c’è stata una gustosa anteprima del Meeting del Mare 2009 che inizierà a Marina di Camerota a fine mese. Nella suggestiva cornice della Certosa di San Lorenzo ad allietare il numeroso pubblico intervenuto nonostante la pioggia (fortunatamente sparita durante il concerto) ci ha pensato la Premiata Forneria Marconi. Gruppo di punta del progressive italiano, primi della nostra penisola ad ottenere visibilità in Gran Bretagna, USA e Giappone negli anni ‘70 ed amatissimi dai cultori del genere, questi musicisti, tornati alla ribalta nell’ultimo decennio, da un po’ di tempo portano in giro lo spettacolo PFM canta De Andrè.

Sciarada – The addiction

       Brani:

1-Devon Ptu; 2-Senica star; 3-Odessa; 4-Lazarus cotext; 5-Addiction; 6-N.v.; 7-Metroshifter; 8-I; 9-Baratio

Formazione:

Michele Nicoli, Matteo Sorio, Marco Tuppo: piano, Farfisa, chitarra acustica, reverbs, soundscapes, percussioni, chitarra elettrica, basso, drum loops, programmi, synth, batteria.

Inoltre Antonella Bertini: voce; Giulio Deboni: batteria, Francesco Tomé: soundscapes.

2009, Lizard - Durata totale: 58:34

I viaggi musicali dei corrieri cosmici tedeschi degli anni ’70 hanno fatto scuola e ancora oggi in diversi ambiti (dall’elettronica al post-rock, fino al progressive) ci sono gruppi che in qualche modo si rifanno a quelle celebri sperimentazioni. Il trio denominato Sciarada deve sicuramente molto a quella scena e non è un caso che tra i protagonisti di questa band troviamo Marco Tuppo, che negli ultimi anni si sta mettendo in luce proprio per lo spirito di ricerca che mostra sia con i Nema Niko che con altri progetti che lo vedono coinvolto. Nel 2008 si è unito a Michele Nicoli e Matteo Sorio in questo gruppo che aveva già pubblicato un EP tre anni prima, mentre il 2009 è l’anno di The addiction, nuovo cd lanciato dalla Lizard.

Cenni di progressive rock giapponese anni settanta

BREVE STORIA DEL ROCK GIAPPONESE ANNI 69/78 SU SUPPORTO FONOGRAFICO PER ITALIANI CURIOSI

Quando mi sono posto l’obiettivo di trattare del prog giapponese dalle sue origini fino alla fine dei settanta volevo limitarmi a quelle band che IN SEGUITO noi abbiamo considerato di progressive rock.

Ma in nessun posto al mondo come in Giappone il progressive si contamina con la psichedelia, l’avanguardia, l’heavy rock, il blues creando una musica nello stesso tempo originale nella sua derivatività anche più estrema.

Cadmo - Boomerang


 Brani:
1-Terra di mezzo; 2-Uadi Garandhel; 3-Boomerang; 4-Sa morra
Formazione:

Antonello Salis: pianoforte; Riccardo Lai: contrabbasso; Mario Paliano: batteria.

1977, Vedette Records; ristampa 2008, BTF. 

Durata totale: 45:33

 

Era proprio il caso di riscoprire questo disco di prog italiano dei seventies, fortemente indirizzato verso il jazz, che era stato un po’ dimenticato. La recente ristampa della BTF ci permette di riassaporare l’eleganza e lo spirito di ricerca del trio sardo, che realizzò il suo esordio Boomerang nel 1977.

Il Bacio della Medusa - Discesa agli inferi d'un giovane amante

 Brani:

1-Preludio: Il trapasso; 2-Confessione d’un amante; 3-La bestia ed il delirio; 4-Recitativo: è nel buio che risplendono le stelle; 5-Ricordi del supplizio; 6-Nostalgia pentimento e rabbia; 7-Sudorazione a freddo sotto il chiaro di luna; 8-Melencolia; 9-E fu allora che dalle fiamme mi sorprese una calda brezza celeste; 10-Nosce te ipsum: la bestia ringhia in noi; 11-Corale per messa da requiem; 12-Epilogo: conclusione della discesa agl’inferi d’un giovane amante.

Formazione:

Simone Cecchini: voce, chitarra acustica 6 & 12 corde, chitarra classica, sax tenore, cori; Simone Brozzetti: chitarra elettrica; Federico Caprai: basso; Diego Petrini: batteria, organo, tastiere, piano, vibrafono, percussioni; Eva Morelli: flauto traverso, ottavino; Daniele Rinchi: violino, viola.

2008, Black Widow - Durata totale: 55:34

 

Da quando nel 2002 c’è stato l’esordio della Maschera di Cera sembra che il revival di quel rock sinfonico italiano degli anni ’70 di gruppi come Museo Rosenbach, Metamorfosi, Banco del Mutuo Soccorso, Balletto di Bronzo, ecc. continui a raccogliere proseliti. Il Bacio della Medusa è sicuramente una delle band più credibili nel percorrere questa strada.

Mahogany Frog - DO5

 Brani:

1-G.M.F.T.P.O.; 2-T-Tigers & toasters; 3-Last stand at Fisher farm; 4-You’re MEshugah!; 5-I am not your sugar; 6-Demon jigging spoon; 7-Medicine missile; 8-Lady Xoc & shield jaguar; 9-Loveset.

Formazione:

Graham Epp & Jesse Warkentin: guitars, micromoog, Farfisa organ, farf muff, ARP string ensemble, Korg MS2000, electric & acoustic pianos; Scott Ellenberger: electric & acoustic bass, Briscoe organ & percussion; J.P. Perron: drums & electronics; Graham Epp & Scott Ellenberger: trumpets.

Produced by Mike Petkau & Mahogany Frog 

2008, Moonjune Records - Durata totale: 47:03

Un inizio subito travolgente, con una sorta di hard-space-prog incalzante e tecnologico: la vibrante e breve G.M.F.T.P.O. funge in pratica da introduzione al disco con i suoi richiami di Hawkwind e Deep Purple e lascia poi il posto a T-Tigers & toasters, undici minuti di atmosfere intriganti floydiane, dal sound moderno e sognante all’inizio, ma che crescono man mano di intensità per raggiungere una sorta di jazz-rock molto vigoroso guidato da chitarre taglienti (a tratti addirittura vicine al doom sabbathiano!) e tastiere elettroniche.

Presence - Evil rose

 Brani:

1-Prologue; 2-Cassandra; 3-Evil Rose; 4-Subterreans; 5-Funebre Dea; 6-The prophet’s song; 7-No reason why; 8-Gates of Babylon; 9-Orphic

Formazione:

Sophya Baccini: voce; Sergio Casamassima: el. guitar, bass guitar; Enrico Iglio: keyboards. Special guest: Valerio Silenzi: drums

2008, Black Widow - Durata totale: 68: 46

 

L’ultimo disco in studio dei Presence, Gold, risaliva ormai al 2001. L’attesa per un nuovo album è stata lunga, ma è ben ripagata con Evil Rose, lavoro che vede la band napoletana in forma pressoché perfetta.

Thieves' Kitchen - The water road

 Brani:

1-The long fianchetto; 2-Returglas; 3-Chameleon; 4-Om tare; 5-Tacenda for you; 6-When the Moon is the river of heaven; 7-Plaint; 8-The water road.

Formazione:

Andy Bonham: fretless bass; Amy Darby: vocals, descant recorders, tenor recorder, clarinet, spoons, percussion, theremin; Thomas Johnson: keyboards; Phil Mercy: guitars, backing vocals; Mark Robotham: drums, cymbals, cowbells; Anna Holmgren: flute; Stina Pettersson: cello; Paul Beecham: soprano saxophone, oboe; Mattias Olsson: loops.

Prodotto da Phil Mercy e Thomas Johnson

2008, autoproduzione

 

Sorprese graditissime nel nuovo album dei britannici Thieves’ Kitchen, visto che scorgendo i nomi di chi vi ha partecipato troviamo personaggi che sono stati protagonisti di una delle più interessanti realtà degli anni ’90, gli Anglagard.

Olive Mess - Cherdak

 Brani:

1-Beowulf; 2-Ovum Mechanicus; 3-Mane, Thechel, Phares; 4-Tombeau de Cherdak

Formazione:

Sergey Syomin: archlute, baroque guitar; Alexey Syomin: electric & classic guitars; Edgar Kempish: drums & percussions; Denis Arsenin: bass guitar; Maris Jekabsons: vocal, bagpipes; Elizabeth Perecz: keyboards; Julia Pecherskaya: vocal (on 1).

2008, Mellow Records - Durata totale: 55:43

A sei anni di distanza da Gramercy tornano a far parlare di sé gli Olive Mess. E la loro nuova opera Cherdak non può che ricevere parole di massimo elogio, considerando l’incredibile validità del suo contenuto.