 | Brani: |
1-A-quantic;
2-Noises in my head; 3-Prelude to biocosmos pt. 1; 4-Black Floyd;
5-Reflective mind; 6-Nostalghia; 7-A meeting in a park; 8-Khatoic life;
9-Prelude to biocosmos pt. two; 10-Dig it |
| Formazione: |
Boris Savoldelli: vocals, electronics; Elliott Sharp: electric guitar, sax (10), electronics |
Produced by Boris Savoldelli 2009, Moonjune Records – durata: 49:28 |
Dopo la pubblicazione dell’album Insanology, il cantante italiano Boris Savoldelli riesce a dare una copia della sua opera al chitarrista newyorkese Elliot Sharp,
in occasione di un suo concerto nella nostra penisola. E’ il preludio
di una collaborazione che porta il vocalist nello studio di
registrazione zOaR, di proprietà del musicista statunitense, dove viene registrato in presa diretta e senza overdubs questo Protoplasmic.
L’incontro in queste condizioni tra questi due “spiriti liberi”, molto
attivi nel campo della sperimentazione, porta ad un lavoro in cui
inevitabilmente troviamo spontaneità e libertà elevate alla massima
potenza… Sharp si diletta con la chitarra elettrica, Savoldelli
contribuisce con vocalizzi sempre particolari, tra suoni gutturali,
momenti recitati e/o sacrali, brevi attimi di melodia ed effetti di ogni
tipo. Entrambi trattano i loro strumenti con l’elettronica. Alcune
tracce sono volutamente ossessive e rumoristiche (vedi Noises in my head),
altre viaggiano maggiormente sulla creazione di un’atmosfera bizzarra o
di avanguardia, in altre ancora è impossibile non pensare a certi
esperimenti vocali di Stratos o agli Area più estremi (Prelude to Biocosmos pt. One). Insomma, pur con la sua difficoltà di ascolto Protoplasmic
non offre quell’elettronica asfissiante e fastidiosa, con ritmi
incalzanti e poco altro. Qui c’è davvero voglia di provare e studiare
ogni soluzione che la tecnologia moderna offre per ottenere risultati
vocali e strumentali di ogni tipo. Disco sicuramente ostico e a tratti
anche eccessivo, ma che può stimolare la curiosità sia di chi è
abbastanza avvezzo a certe sperimentazioni, sia a chi vuole cominciare
ad inoltrarsi in simili campi.
Peppe
settembre 2009
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