Il 16 maggio, a Padula, c’è stata una gustosa anteprima del Meeting del Mare 2009 che inizierà a Marina di Camerota a fine mese. Nella suggestiva cornice della Certosa di San Lorenzo ad allietare il numeroso pubblico intervenuto nonostante la pioggia (fortunatamente sparita durante il concerto) ci ha pensato la Premiata Forneria Marconi. Gruppo di punta del progressive italiano, primi della nostra penisola ad ottenere visibilità in Gran Bretagna, USA e Giappone negli anni ‘70 ed amatissimi dai cultori del genere, questi musicisti, tornati alla ribalta nell’ultimo decennio, da un po’ di tempo portano in giro lo spettacolo PFM canta De Andrè.
Nella storia della band un’importante tappa è stata la
collaborazione con Faber, che sfociò
in un tour dal quale nacque un doppio album live che univa rock e cantautorato,
oggi riportato all’attenzione degli appassionati anche grazie ai concerti del
gruppo. Lo show di Padula è stata l’ennesima dimostrazione di una classe
superiore, di una verve trascinante, di una grinta incredibile. Nella prima
parte della serata vengono eseguite canzoni di De Andrè, in un’emozionante
carrellata che parte con Bocca di rosa
e in cui ricordiamo la strepitosa versione di Amico fragile, dove Franco Mussida può liberarsi in favolosi guitar-solos. Ma la PFM ha un proprio
repertorio che ha fatto la storia del prog e nella seconda metà del concerto
offre versioni entusiasmanti di brani epocali come La luna nuova, Out of the
roundabout, La carrozza di Hans, ecc.,
conditi spesso da momenti solistici da brivido. La chiusura è affidata a Il pescatore, ma inevitabilmente arriva
il bis, con le immancabili Impressioni di
settembre e Celebration. Franz Di
Cioccio si mostra front-man carismatico, simpatico guascone e sa come
coinvolgere il pubblico. Ciò che colpisce di più, ma che non sorprende chi ben
conosce la PFM, è la straordinaria capacità strumentale dei musicisti. I tre
membri storici Franco Mussida (chitarre), Franz Di Cioccio (batteria) e Patrick
Djivas (basso) sono oggi coadiuvati alla perfezione da Gianluca Tagliavini
(tastiere), Lucio Fabbri (violino) e Piero Monterisi (batteria) e dimostrano
ampiamente come la Musica “vera”, quella con la M maiuscola, non abbia età e
come ripercorrere la storia del rock sia molto spesso meglio che seguire un pop
moderno e scialbo dettato da mode che ben poco hanno di artistico. Speriamo che
questi Maestri continuino a mantenersi così in forma e che ci siano nuove
occasioni di vederli dalle nostre parti!
Peppe
maggio 2009
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