Accordo dei Contrari - Kinesis


 Brani:

1-Lester; 2-Meghiste Kinesis; 3-ScalaQuadro; 4-Gondwana; 5-Anexelenkton; 6-OM

Formazione:

Marco Marzo: chitarra; Daniele Piccinini: basso; Cristian Franchi: batteria; Giovanni Parmeggiani: tastiere.

Hanno collaborato: Fabio Berti (violino); Giorgio Trefiletti (sax)

Prodotto da Accordo dei Contrari e AltRock Productions.

2007, AltRock Productions - Durata totale: 44:38

 

L’intensità e la vitalità a cui accennano gli Accordo dei Contrari nelle note di presentazione che è possibile leggere nel booklet sono effettivamente le caratteristiche principali che si possono ascoltare in questi tre quarti d’ora di ottima musica.

J'Accuse...! - Abbandono del tempo e delle forme

 Brani:

1-Introduzione; 2-Il tempo muta le forme; 3-Sul bordo dell’abisso; 4-L’angelo; 5-Cercando un punto lontano; 6-Ricorre l’abbandono.

Formazione:
Sasha Colautti; Donald Pljuh; Michele Scherlich; Raffaele Tenaglia.

2008, Mellow Records - Durata totale: 53:09

Una delle uscite più sorprendenti in ambito prog nel 2008 riguarda l’esordio dei J’Accuse. Questo gruppo italiano ha fatto molto parlare di sé per un’opera molto fresca e alquanto distante dalle “tipologie” di prog più sfruttate abitualmente. Innumerevoli i paragoni che si sono fatti: sono stati tirati in ballo Mars Volta, C.S.I., gruppi di indie-rock e numerosi altri nomi. La realtà è che tutte queste influenze sono avvertibili di continuo, ma alla fine viene fuori un’entità nuova, un sound particolare, che è anche difficile da descrivere e che vi consiglio fin da subito di provare ad ascoltare per capire cosa intendo. Dopo un’introduzione atmosferica, caratterizzata da uno space-rock in crescendo, si entra nel vivo del lavoro con Il tempo muta le forme, dieci minuti concitati, con un rock tirato, guidato dalle chitarre elettriche, melodie vocali frenetiche e tese, ma anche con aperture ariose affascinanti che fanno tirare per un po’ il fiato. Le altre composizioni mantengono questa tendenza, che mostra un sound convulso e agitato, chitarre ruggenti, variazioni tematiche continue, accelerazioni improvvise e spericolate, pause di quiete apparente. Apprezzabili sia per il coraggio che per la qualità dell’album, i J’Accuse meritano tutte le attenzioni che stanno ricevendo (un po’ a sorpresa, in verità, se si considera la scarsa propensione verso cose un po’ “diverse” da parte del progfan medio odierno). In attesa di sviluppi per un futuro all’altezza di queste premesse, continuiamo a goderci questo Abbandono del tempo e delle forme, disco che funziona pienamente… eccome se funziona!

Peppe

dicembre 2008

D.F.A. - 4th

 Brani:

1-Baltasaurus; 2-Flying trip; 3-Vietato generalizzare; 4-Mosoq runa; 5-The mirror; 6- La balata de s’isposa ‘e Mannorri

Formazione:

Alberto De Grandis: drums, percussion, vocals (on 5); Alberto Bonomi: Hammond A-100 organ with Leslie 760, Fender Rhodes electric piano, synth, Steinway acoustic piano, flute; Silvio Minella: electric guitars; Luca Baldassari: bass guitar.Zoltan Szabo: cello on 4 & 6; Maria Vicentini: violin, viola on 4 & 6; “Andhiria” vocals on 6 (Elena Nulchis, Cristina Lanzi, Egidiana Carta).

Produced by D.F.A. & Moonjune Records

Moonjune Records, 2008 – Durata: 64:20

 

Risale al 1999 l’uscita di Duty Free Area, secondo disco in studio dei D.F.A. e vera e propria pietra miliare del prog degli anni ’90. Dopo di allora, sono stati pubblicati un live ed una ristampa in un’unica doppia confezione dei primi due dischi. Ci sono voluti ben nove anni per poter riascoltare nuove composizioni della band. Ma l’attesa è stata ben ripagata! Perché ripresentarsi dopo tutto questo tempo con un album che ha la qualità di 4th rappresenta qualcosa di assolutamente mostruoso.

La musica dei Lingalad - da Tolkien ai segreti della Natura

a cura di Donato Zoppo

Di libri che trattano la storia di un artista dedito alla musica ce ne sono a bizzeffe e noi appassionati ne abbiamo letti sicuramente non pochi. Mi sono di recente imbattuto in un lavoro che si è rivelato semplicemente stupendo e che annovero tra le migliori letture di questo tipo che mi sia mai capitato di affrontare. Sorprendente, appassionante e avvincente, esposto con il giusto piglio critico, ma non privo di ironia e non senza qualche tratto toccante. Perché è un racconto che ci fa conoscere al meglio un gruppo la cui storia, accennata anche sulle nostre pagine, viaggia magicamente tra fiaba e realtà…

Hostsonaten - Winterthrough

 Brani:

1-Entering the halls of winter; 2-Red sky; 3-White Earth; 4-Snowstorm; 5-Over the plain; 6-The crystal liht; 7-Outside; 8-Ruins; 9-Through the winter’s air; 10-Rainsuite.

Formazione:

Alessandro Corvaglia: mellotron, mini-moog, crumar, Roland & Yamaha synthesizers; Rimi keyboard, cowaglizer, bneub; Maurizio Di Tollo: drums, cymbals, tambourine, timbales, gong, temple block, rainstick, triangle; Matteo Nahum: lead & rhythm electric guitar; Edmondo Romano: soprano saxophone, clarinet, brass; Robbo Vigo: grand piano, electric piano, Hammond organ, church organ, string ensemble, Busilaccho organ, glockenspiel, horns; Fabio Zuffanti: bass guitar, moog Taurus bass pedals, 12 string guitar, classical guitar, rhythm electric guitar, percussions.

Composed & produced by Fabio Zuffanti.

2008, AMS/BTF - Durata totale: 46:22

Dove eravamo rimasti? A Springtides, che conteneva inediti e rarità, e a Springsong, lavoro che era il preludio di una serie di progetti dedicati alle stagioni. Nel 2008, dopo l’album dedicato alla primavera, ecco arrivare quello che ha come protagonista l’inverno (rispettivamente sono la terza e quarta parte della SeasonCycle Suite, che vedrà come seconda parte Autumnsymphony e come prima Summereve).

Kalevala – Definitive Edition Remastered

Sono passati quasi cinque anni da quando il Kalevala, primo dei progetti nati dall’iniziativa della fanzine finlandese Colossus, ha visto la luce. Era il 2003 e già da tempo si parlava di questo lavoro che avrebbe visto trenta artisti di progressive rock impegnati a dare una loro versione musicale del celebre poema finlandese. Il Rotters’ Club ha seguito con attenzione questo e i successivi progetti che sono usciti nel corso di questo lustro. Probabilmente proprio il Kalevala, vuoi per la novità, vuoi per l’effettiva qualità globale, resta quello più riuscito e che più ha ottenuto successo, al punto di andare fuori catalogo in breve tempo. Giunge ora, quasi come celebrazione, una ristampa aggiornata e riveduta dell’opera. I brani sono infatti stati rimasterizzati da Marco Olivotto, un nome che è ormai garanzia di qualità nel prog moderno e quasi sempre si avverte il miglioramento del suono. Da segnalare, tra l’altro, che i Moongarden hanno registrato nuovamente il loro brano con la loro attuale line-up.

Doracor - Lady Roma

 Brani:

1-Lady Roma; 2-Vento dell’Est; 3-EnteRomaPatia; 4-Roma dei misteri; 5-Diafana ipnosi; 6-Imperium; 7-Testimone la luna; 8-Quel folle girotondo; 9-Zucchero filato; 10-Tramonto sul Giardino degli Aranci

Formazione:

Corrado Sardella: keyboards, synth; Milton Damia: vocals, guitars; Davide Guidoni: drums; Riccardo Mastantuono: guitars, electric violin, mandolin; Marco Maiolino: bass; Vincenzo Antonicelli: tenor & soprano sax. Special guestsIan Mosley: drums; Vittorio Riva: drums; Elisa Montaldo: backing vocals, recitation; Daniel Si Nasce: recitation. 

2008, Mellow Records - Durata totale: 57:52

Tanto tuonò che piovve! E pure in abbondanza! La critica principale che è sempre stata fatta alla musica di Corrado Sardella, alias Doracor, è quella riguardante il costante utilizzo della batteria elettronica. Al settimo album, il tastierista romano si è finalmente deciso a ricorrere allo strumento vero ed ha chiamato ben tre drummers per “porre rimedio”. Il più attivo è Davide Guidoni, ex Taproban, ma spicca la comparsata del marillioniano Ian Mosley sul brano Imperium.

Intervista - Wrong Object

Abbiamo il piacere di incontrare i Wrong Object al completo, la mattina dopo il concerto tenuto a Paestum. In una calda giornata pre-estiva siamo piacevolmente rinfrescati dall’ombra dei pini del bed and breakfast dove la band alloggia. I musicisti mostrano grande piacere e disponibilità vedendo il nostro interesse e viene fuori un’intervista che ce li fa conoscere un po’ meglio.

Intervista - Wackerman, Chad

La sera successiva al concerto in dell’Allan Holdsworth Trio ad Agropoli, in occasione di una manifestazione in onore a Frank Zappa, abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con Chad Wackerman , che, ricordiamo, ha suonato in diversi album di Zappa (giusto per citarne alcuni: Them or us, Jazz like hell, Sleep dirt e i due splendidi live The best band you never heard in your life e Make a jazz noise here). Il suo stile pulito, fluido e tecnico, capace di combinare elementi del rock e del jazz, è una caratteristica importante di questi lavori e di quelli derivanti dalla sue innumerevoli altre collaborazioni (tra le quali ricordiamo, oltre quella con Allan Holdsworth, anche le esperienze al fianco di Andy Summers, Steve Vai, Dweezil Zappa, John Patitucci, Joe Sample, ecc.). L’incontro è stato reso possibile grazie all’apporto fondamentale di Biagio Francia, organizzatore del concerto, della testata locale Unico (www.unicosettimanale.it) e alla disponibilità di Pasquale Carrino, proprietario dell’Hotel Village Marina, che ospitava la band a Paestum. Chad, gustando lentamente un bicchiere di vino rosso, si è dimostrato molto disponibile ed affabile, tenendo ben lontani quell’alterigia e quegli atteggiamenti da star che spesso caratterizzano le persone che ottengono anche solo un minimo di successo. Ne è venuta fuori una chiacchierata gradevole, rilassata, quasi informale. 

 

Lingalad (Giuseppe Festa)


Abbiamo ascoltato i dischi dei Lingalad; abbiamo letto lo splendido libro che Donato Zoppo ha scritto su di loro… Per completare il quadro e darvi una panoramica completa di questo vero e proprio mondo incantato, abbiamo voluto dare parola alla loro figura più rappresentativa, Giuseppe Festa, da noi contattato via e-mail e che ringraziamo per la sua gentilezza e disponibilità. Eccovi il resoconto della chiacchierata telematica:

The Wrong Object - Paestum (SA), 15/06/08

 

Il concerto dei Wrong Object a Paestum è sembrata la diretta prosecuzione di quello tenuto dall'Allan Holdsworth Trio ad Agropoli la settimana precedente… Tanto è vero che Michel Delville, chitarrista della band, presenta lo spettacolo ricordando la strada intitolata a Frank Zappa e aprendo le danze proprio con un brano dell'indimenticato artista statunitense, Eat that question.

Allan Holdsworth Trio - Agropoli (SA), 07/06/08

7 giugno 2008. Per gli appassionati della buona musica di Agropoli e dintorni, in provincia di Salerno, è una data importante. E’ il giorno in cui c’è la manifestazione con cui una strada viene intitolata ad un grande scomparso ormai da quasi tre lustri, Frank Zappa. A suggello dell’evento, ci voleva la presenza di qualche personaggio che è stato molto vicino al Maestro.

Lingalad

Sembra una favola, ma è realtà. E' la storia di un musicista lombardo, Giuseppe Festa, che, partendo dalla passione per la letteratura fantasy di Tolkien, si ritrova in breve tempo insieme ad altri amici in una band di culto a suonare in giro per il mondo… Celebrando la magia e la bellezza della natura…

Osanna & David Jackson - Napoli, 22/04/08

Quando su un palco salgono almeno tre grandi personaggi che hanno, oltre al talento, una presenza scenica particolarmente forte è difficile che un concerto non sia un "evento". Ed evento va considerato il primo spettacolo del tour del 2008 degli Osanna. Un tour che vede la storica band partenopea affiancata da quella che è una vera e propria leggenda del rock: David Jackson. Sì, proprio il celebre sassofonista dei Van der Graaf Generator. Musicista sublime, carismatico, brillante, esuberante con il suo parco fiati. Insieme a Lino Vairetti, immagine storica degli Osanna, è mattatore sul palco della Casa della Musica a Napoli.

The Wrong Object - Stories from the shed

   Track List:
1-Sonic riot at the holy palate; 2-15/05; 3-Sheepwrecked; 4-Acquiring the taste; 5-Lifting belly; 6-Malign siesta; 7-Theresa's dress; 8-Rippling stones; 9-Theresa's dress (reprise); 10-Stragler fig; 11- Waves and radiations; 12-Saturn; 13-The unbelievable truth - Part I; 14-The unbelievable truth - Part II
Formazione:
Michel Delville: guitar, uitar-synth, electronics; Fred Delplanco: tenor sax; Jean-Paul Estievenart: trumpet, flughelhorn; Damien Polard: bass guitar, electronics; Laurent Delchambre: drums, assorted percussions, samples.
Prodotto da: Michel Delville & The Wrong Object  - Anno: 2008, Moonjune Records - Durata: 54:33

Un dischetto che emoziona sin dal primo ascolto per l'impatto "live" dato dalla registrazione diretta in studio.

Delta Saxophone Quartet - Dedicated to you but you weren't listening - The music of Soft Machine

 Brani:

1-Dedicated; 2- Facelift; 3-Somehow with the passage of time (…kings and queens 33 years later); 4-Mousetrap; 5-Everything is you; 6-To; 7-Outrageous Moon; 8-Aubade; 9-Noisette; 10-Floating world; 11-You; 12-The tale of Taliesin; 13-Dedicated to you; 12-Epilogue

Formazione:

Graeme Blevins: soprano sax, electronics; Peter Shyman: alto sax; Tim Holmes: tenor sax; Chris Caldwell: baritone & soprano sax, electronics.
With special guests Hugh Hopper: bass guitar, loops (on Facelift) and Morgan Fischer: vocals, hurdy gurdy, background electronics (on Outrageous Moon)

Prodotto da: Produced by John Winfield, assisted by Graeme Belvins and Chris Caldwell
Anno: 2007, Moonjune Records - Durata: 60:04

Questo è davvero un bel disco tributo! Forse uno dei migliori che mi sia capitato di ascoltare da quando si è cominciata a diffondere la moda di questi tipi di lavori. Ad essere omaggiati sono, nell'occasione, i Soft Machine, che non hanno certo bisogno di presentazioni per le pagine fondamentali che hanno scritto nella storia del progressive. Ad omaggiarli sono i Delta Saxophone Quartet, attivi dal 1984 e che, come è facile intuire, sono composti da quattro sassofonisti: Graeme Blevins, Peter Whyman, Tim Holmes e Chris Caldwell.

D.F.A. - Kaleidoscope

 Brani:

Disc 1 - LAVORI IN CORSO
1-Work machine; 2-Collage; 3-Pantera; 4-Pantera - La sua anima; 5-Trip on Metrò; 6-Space ace man; 7-La via; 8-Work machine (Live - bonus track)
Disc 2 - DUTY FREE AREA
1-Escher; 2-Caleidoscopio; 3-Esperanto; 4-Ascendente scorpione; 5-Ragno; 6-Malia; 7-Space ace man (Live - bonus track); 8-Collage (Live - bonus track)

Formazione:
Silvio Minella: electric guitar, acoustic guitar; Alberto Bonomi: Hammond organ, analog & digital synthesizers; mellotron, flute, vocals; Luca Baldassari: electric bass; Alberto De Grandis: drums, percussion, lead vocal
Guest vocalists: Alberto Piras of Deus Ex Machina (Esperanto) and Giorgia Gallo (Malia)
Anno: 2007, Moonjune - Durata: disc 1: 66: 47 - disc 2: 65:31

Grandissimo gruppo i D.F.A.! Autori di due dischi eccellenti sul finire degli anni '90, che una critica non troppo lungimirante non ha trattato a dovere, hanno scritto pagine assolutamente fondamentali del progressive moderno.

Patrick Moraz - Res(o)nance

 Brani:

Vortex of life (Movement 1, Movement 2, Movement 3, Movement 4); Sundance; Moondance; Resonance; Colloids bounce around; Standing in the light; The light; Birds on a wire

Formazione:
Patrick Moraz: piano
Anno: 2000 - ristampa 2007, Awaka Records - Durata: 60:00

La recente ristampa di Res(o)nance ci porta a parlare di quest'opera solista del tastierista Patrick Moraz, noto agli appassionati prog soprattutto per i suoi trascorsi con gli Yes.

Baraka - VII

Brani:
1-M76; 2-Bahrmad; 3-Stella Maris; 4-Phantom; 5-2M78; 6-Sand & stone; 7-Antares; 8-Wormhole
Formazione:
Issei Takami: guitar, guitar synthesizer; Shin Ichikawa: bass; Max Hiraishi: drums
Prodotto da: Baraka
Anno: 2007, Musea - Durata: 55:38

Strano a volte il mondo del progressive. Alzi la mano chi aveva sentito parlare prima d'ora dei Baraka. Non credo molti, visto che le cronache, almeno qui da noi, sono state abbastanza avare di notizie su di loro… Eppure, questa band giapponese è attiva da diversi anni (dal 1997, per la precisione) e questo è il suo settimo album.

The Wrong Object - Stories from the shed

   Track List:
1-Sonic riot at the holy palate; 2-15/05; 3-Sheepwrecked; 4-Acquiring the taste; 5-Lifting belly; 6-Malign siesta; 7-Theresa's dress; 8-Rippling stones; 9-Theresa's dress (reprise); 10-Stragler fig; 11- Waves and radiations; 12-Saturn; 13-The unbelievable truth - Part I; 14-The unbelievable truth - Part II
Formazione:
Michel Delville: guitar, uitar-synth, electronics; Fred Delplanco: tenor sax; Jean-Paul Estievenart: trumpet, flughelhorn; Damien Polard: bass guitar, electronics; Laurent Delchambre: drums, assorted percussions, samples.
Prodotto da: Michel Delville & The Wrong Object  - Anno: 2008, Moonjune Records - Durata: 54:33

Un jazz-rock assolutamente incandescente, che viaggia su ritmi incalzanti, che lascia pochi attimi di respiro, moderno e robusto nei suoni.

KBB - Proof of concept

 Brani:

1-Inner flames; 2-Weigh anchor!; 3-Stratosphere; 4-Intermezzo; 5-Rice planting song; 6-Lagoon nebula; 7-40 degrees; 8-Order from chaos

Formazione:

Akihisa Tsuboy: violin; Toshimitsu Takahashhi: keyboards; Dani: bass; Shirou Sugano: drums

Prodotto da: Akihisa Tsuboy
Anno: 2007, Musea - Durata: 55:43

Dopo un live giunge il terzo disco in studio dei KBB, formazione nipponica che ha incantato negli ultimi anni con un progressive che fa sposare magicamente rock sinfonico e jazz-rock. Proof of concept non è altro che la conferma di una band in pienissima salute, carica di idee e che non sbaglia un colpo.

Willow - Perdita del tempo

Brani:

1-Pressurizzazione; 2-Resistente; 3-La fata della forza; 4-Brutti sogni; 5-Brucia la strega; 6-Senza me; 6-Incompleto

Formazione:

Massy (Massimiliano Anfuso): voce e chitarra; Daniele Manzoni: tastiere, synth e arrangiamenti; Filippo Valnegri: batteria; Joey (Giovanni Galimberti): basso

Anno: .2007, autoproduzione - Durata: 40:28

Sono giovani i musicisti dei Willow. Provengono da Maggianico, in provincia di Lecco. Hanno un sogno nel cassetto: quello di proseguire la loro carriera all'insegna del buon rock. Hanno da poco esordito con un cd autoprodotto. La loro forza sta nell'energia unita all'esuberanza giovanile. Hanno belle idee ed è piacevole parlarne.

Posto Blocco 19 - Posto Blocco 19

 Brani:

1-La carrozza di Hans; 2-E la musica va…; 3-R.I.P.; 4-Impressioni di settembre; 5-Il banchetto

Formazione:

Raimondo Fantuzzi: chitarra e voce solista; Roberto Zazzi: flauto e voce; Stefano Savi: percussioni; Vittorio Savi: batteria; Giancarlo Di Bella: tastiere e voce solista; Massimo Casaro: basso

Autoproduzione
Anno: 2007 - Durata: 26:27

Una passione mai doma per il rock progressivo italiano, un singolo all'attivo realizzato nel 1981 e ancora oggi la voglia di suonare quella musica che tanto amano.

Discordia - Utopia perfection

 Brani:

1-Foreseen; 2-Mystery man; 3-Speak directly; 4-As above so below; 5-The group; 6-Interlude; 7-Slave planet I; 8-Slave planet II; 9-The comment of the wise; 10-Mighty power of metal; 11-Giant dwarf

Formazione:

Rikka Hänninen: vocals, tin whistle; Tero Väänänen: vocals, bass clarinet; Lisa Lipas: keyboards, violin, santur; Antti Tolkki: guitars; Petri Sallinen: bass; Otto Mäkelä: drums.
Keyboards on tracks 5, 7 and 10: Kari Ahokas; Bechstein grand piano on track 5, vibraphone on track 8: Tero Väänänen

Prodotto da: Discordia
Anno: 2006, autoproduzione - Durata: 44:00

Creati nel 2001, i finlandesi Discordia giungono alla prova discografica solo dopo sei anni e Utopia perfection è il titolo dato al primo frutto del loro lavoro. Diciamo subito che si tratta di un album dalle mille sfaccettature, che diverte e nel quale vengono a galla tante buone qualità, tante influenze che hanno ispirato i musicisti, tanti stili diversi uniti in un progressive estremamente vivace.

Jinetes Negros - Omniem

 Brani:

1-Signo de los tiempos; 2-La gesta del poder; 3-Epico; 4-El canto del noctambulo; 5-Dieciséis lirios de eternidad; 6-Jean Jaures; 7-Su mision; 8-La bestia; 9-El hombre del bosque; 10-Un sabor amargo; 11-Pagaras por mi. Bonus track: 12-Against the world again

Formazione:

Octavio Stampalia: teclados, coros, prouccion artistica, orquestracion y arreglos corale; Marcelo Ezecurra: voz, guitarras, coros y arreglos corale; Marcelo Vaccaro: bajo; Christian Colaizzo: bateria; Pablo Robotti: guitarra; Eduardo Penney: guitarra; Gerardo Ackerman: saxo y flauta traversa; Carlos Flores: quena, siku y charango; Oscar Llobenes: gaita; Daiela Quintero: coros

Anno: 2007, Mellow Records - Durata: 64:00

Tra le più belle uscite del 2007 ci preme segnalare questo album degli argentini Jinetes Negros, capaci di affascinare con un rock sinfonico e barocco, sempre pronto a sferzare verso un hard-prog avvincente. Le cronache nostrane non hanno mai messo in risalto, prima d'ora, questa bella realtà proveniente dal Sudamerica che aveva già all'attivo due interessanti lavori.

Magma - Mythes et legendes (epok III)

Track List:
Kohntarkosz, Lihns, Emehnteht-re (part 1), Rindoh, Emehnteht-re (part 2), Hhai, Zombies, Nono, The last seven minutes.
Formazione:
Stella Vander (canto, tastiere), Antoine Paganotti (canto), Himiko Paganotti (canto, percussioni), Isabelle Feuillebois (canto, percussioni), James Mac Gaw (chitarra), Emmanuel Borghi (piano,Rhodes Fender ), Bonoit Widemann (Fender Rhodes, Tastiere) Philippe Bussonnet (basso), Christian Vander (batteria, canto).
Prodotto da: Seventh/Absy.com/Le Triton
Anno: 2007, SEVENTH Records - Durata: 115 mn

Dopo i due precedenti e corposi Epok, eccoci al terzo appuntamento con il 35esimo compleanno magmatico anche stavolta con prerogative che non temono di essere disattese.