| | Brani: |
Disc 1 - LAVORI IN CORSO | |
| Formazione: | |
| Silvio
Minella: electric guitar, acoustic guitar; Alberto Bonomi: Hammond
organ, analog & digital synthesizers; mellotron, flute, vocals; Luca
Baldassari: electric bass; Alberto De Grandis: drums, percussion, lead
vocal Guest vocalists: Alberto Piras of Deus Ex Machina (Esperanto) and Giorgia Gallo (Malia) | |
| Anno: 2007, Moonjune - Durata: disc 1: 66: 47 - disc 2: 65:31 |
Grandissimo gruppo i D.F.A.! Autori di due dischi eccellenti sul finire degli anni '90, che una critica non troppo lungimirante non ha trattato a dovere, hanno scritto pagine assolutamente fondamentali del progressive moderno.
I cultori più attenti, comunque, non si erano lasciati sfuggire i loro meravigliosi album Lavori in corso e Duty Free Area, gridando quasi al miracolo. Successivamente, dopo un ottimo live a testimonianza della loro partecipazione al Nearfest del 2000, si erano un po' perse le tracce di questi musicisti veneti di enorme talento. La band ha però proseguito la sua attività e da anni si vocifera riguardo un nuovo cd in preparazione. Pare che la nuova uscita sia ormai imminente e nella fremente attesa di quello che speriamo possa rivelarsi un altro ascolto di musica di straordinaria qualità, ricordiamo come di recente la Moonjune Records (che pubblicherà il nuovo album) abbia fatto riparlare di questo gruppo, ripubblicando, in doppio cd, i due lavori in studio rimasterizzati, con l'aggiunta di alcune bonus-tracks dal vivo. Quale migliore occasione per ricordare che questi due gioielli sono dischi eccezionali contenenti musica sublime? I D.F.A. sono stati in grado di costruire un percorso personale, partendo da basi di grandissime capacità tecniche, esecutive e compositive e hanno creato un jazz-rock grintoso, tutt'altro che di maniera e/o nostalgico e che a tatti flirta piacevolmente ed abilmente con il prog sinfonico e lo space-rock. Ogni volta è un piacere ascoltare gli intrecci mirabolanti di chitarra e tastiere, costruiti su ritmi agilissimi e pronti a improvvise variazioni. Musica che non stanca mai; fantasia ed espressività come raramente si vede oggigiorno; composizioni di qualità sontuosa. E, ricordiamolo, Duty Free Area in particolare può essere considerato uno degli album più belli di progressive italiano (e non) post seventies. Ovviamente per chi possiede già i due cd in questione, l'acquisto di Kaleidoscope può rivelarsi superfluo, ma per chi ancora non li ha nella sua collezione, può essere un'ottima occasione per colmare una lacuna e conoscere finalmente una delle più grandi band del progressive recente.Peppe
marzo 2008
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