Hatfield and the north - The rotters' club

Dopo l'insuccesso commerciale del primo disco gli  Hatfield, incoraggiati dalla Virgin e consci delle proprie caratteristiche peculiari, registrano il materiale per un secondo album.

 Ne viene fuori un altro capolavoro, purtroppo nuovamente rimasto ai margini del fenomeno progressivo dell'epoca, ed in Italia viene anch'esso quasi subito ristampato per la serie economica "Orizzonte". La conseguenziale insoddisfazione causerà, da lì a poco, lo scioglimento del gruppo.
Tutti i brani sono eccellenti composizioni, collegate senza soluzione di continuità, con l'iniziale Share it, canzone fresca e con piglio da hit parade nella sua pur articolata concezione, segue Louging there trying, guidata dalla calda chitarra di Miller, conduce in territori più jazz per poi passare in una vena più sperimentale con la sequenza di (Big) John Wayne socks psychology on the jaw, Chaos at the greasy e The yes no interlude con il timbro distorto e particolarissimo della chitarra a tessere intriganti trame, mentre le tastiere di Stewart impongono deliziose fratture sonore degnamente supportate dall'articolata base ritmica di Pyle e Sinclair. 

Per pochi minuti pare ritornare alla forma canzone, ma Fitter stoke has a bath è un brano strumentalmente ben più articolato ed affascinante; alla successiva Didn't matter anyway spetta il compito di sintetizzare la canzone trasognata e romantica, con la calda voce di Sinclair ed il prezioso solo Jimmy Hastings al flauto. Si ritorna su scenari jazz con Underdub, ma ci troviamo sempre ai vertici di una combinazione di elementi romantici e tecnicamente ineccepibili che sfociano, attraverso l'introduzione del coro delle Northettes nell'apoteosi della suite Mumps, brano quasi totalmente strumentale che nelle sue variegate e stupende articolazioni sonore non manca di procurare dolci brividi corporali. 

Probabilmente il culmine ineguagliato della cosidetta scuola di canterbury, ove la pregiata tecnica strumentale si combina mirabilmente con una magica ispirazione. Nella versione ristampata su cd troviamo altri cinque brani, un valore aggiunto non indifferente trattandosi di inediti ed esecuzioni live originariamente pubblicati su LP Afters.
Signori, giù il cappello davanti a The Rotter's Club !

Brani:
Share it, Louging there trying, (Big) John Wayne socks psychology on the jaw, Chaos at the greasy spoon, The yes no interlude, Fitter stoke has a bath, Didn't matter anyway, Underdub, Mumps: your majesy is like a cream donut (quiet), lumps, prenut, your majesy is like a cream donut (loud). Bonus Track: (Big) John Wayne socks psychology on the jaw, Chaos at the greasy spoon, Halfway between heaven and earth, Oh, len's nature!, Lyng and gracing. 
Formazione:
Richard Sinclair (basso e canto), Phil Miller (chitarra), Pip Pyle (batteria), Dave Stewart (tastiere) con The Northettes: Amanda Parson, Barbara Gaskin, Ann Rosenthal (voci), Jimmy Hastings (flauto e sax), Mont Campbell (corno francese), Lindsay Cooper (oboe), Tim Hodgkinson (clarinetto).
Prodotto da: The Hatfields
Anno: 1975 - Durata: 63:26 

Geppo
Febbraio 2004

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