| Brani: | |
1. Late Afternoon 2. Le Petit Prince / Starset 3. Worlds Apart 4. Au Dela Du Miroir 5. Skyway 6. The Distance Between Dreams 7. The Beast / Amid Daydream / L'Image Du Miroir | |
| Formazione: | |
Serge Perathoner (Tastiere), David Rose (Violino), Gerard Prevost (Basso), Claude Salmieri (Batteria), Gerard Kurdjian (Percussioni). | |
| anno: 1978/ MUSEA - Durata: 71:18 |
David Rose è un violinista americano (ex Transit Express), che con la sua band ha prodotto sette album dal 1977 al 1983. Il disco trattato in questa recensione è un live (rimasto finora inedito) risalente al periodo a metà tra il primo e il secondo album; salta subito all'orecchio la buona qualità della registrazione, anche se forse è un troppo incentrata sugli strumenti (infatti la partecipazione del pubblico è scarsamente percepibile).
Il disco propone brani di jazz-rock tutti interamente strumentali, ovviamente basati sull'efficace solismo mai sopra le righe di Rose, ma con buoni spunti anche da parte degli altri componenti. La scaletta presentata è in crescendo: nella prima triade di brani dominano atmosfere eteree, ritmi blandi e suoni dilatati, frutto del piano elettrico di Serge Perathoner e dei fraseggi ipnotici del violinista. La spinta percussiva comincia ad aumentare a partire da Worlds Apart, mentre il tastierista ha largo spazio per mettersi in mostra nella successiva Au Dela Du Miroir. Segue Skyway, che è l'ultimo pezzo breve del lotto e funge da preludio alle due lunghe jam finali.In definitiva, una performance di buonissimo livello per un lavoro godibilissimo, ma forse privo di particolari sussulti: durante l'ascolto non giunge mai noia, ma nel contempo i brani proposti si rivelano privi di quel "quid" che ti porta a desiderare di ascoltare il disco più e più volte. Comunque sia, un lavoro meritevole di attenzione, soprattutto per il lato lirico ed intimista della band e il sensuale ed avvolgente violin-playing di Rose.
Mirromaze
Febbraio 2004
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