Univers Zero - Live at Triton 2009

Lasciate perdere se dal titolo vi aspettate un "classico" concerto dal vivo... ed anche se non siete apprezzabili conoscitori delle musiche di questo gruppo. Poi non dite che non vi ho messo sull'avviso!

Pubblicato in CD + DVD, confezione in cartonato tri-fold, artwork con immagini fotografiche sovrapposte prese durante la performance, oltre alla classica lista dei brani ed alla formazione, appare in rilievo la nota di retrocopertina informativa del contenuto relativo a due concerti tenuti a giugno 2009, al noto locale Le Triton, Les Lilas in Francia, presentando pezzi rappresentativi del periodo post album Heresie.

Stepps - Waltz For Tiger Joe: Complete Recordings

Esistono musiche sconosciute perchè all'origine prodotte in pochissime copie oppure registrate e rimaste su nastri nascosti dal tempo.

Ed è questo il caso, un disco che praticamente non è esistito realmente perchè realizzato nel 1976 in soli 50 esemplari! Se poi ci riferiamo ad un gruppo attivo nella lontana Australia, la cosa acquista un alone di intrigante mistero. 

Il tutto viene alla luce tra il 2022 e 2023 con la ristampa su CD e doppio LP a cura della coreana Merry-Go-Round ma che in realtà, a distanza di oltre 45 anni dalla sua nascita, bisogna considerare come una prima pubblicazione ufficiale.

GnosisRoundTable # 3

 

Aufklarung - Nell’idea di un tempo che (2025), IQ - Dominion - (2025), Margorani/D’Alessandro/Cutler  - Triangolazioni (2025), 5 uu’s - Hunger’s Teeth (1994), IQ - The Wake  (1985)

Qohelet - Cantico dei Cantici

Dopo avervi parlato del progetto Officine Seravalle, vi proponiamo ora un'altra esperienza sonora di Alessandro Seravalle, personaggio molto importante della scena italiana degli ultimi trenti anni. Con il nome Qohelet continua con le sue sperimentazioni, di nuovo affiancato da un altro "esploratore" quale Gianni Venturi. Per la loro seconda opera con questo nome prendono spunto dal biblico Cantico dei Cantici e ne vien fuori un altro disco stravagante, coraggioso, fuori dagli schemi. 

Univers Zero - Lueur

 

Questo lavoro conferma la coerenza stilistica della proposta musicale del gruppo, da tempo incarnato nella guida e nelle composizioni di Daniel Denis. 

Pubblicato nell'anno del cinquantesimo anniversario di questa storica band, si ascolta l'edizione su LP,  semplice copertina monofacciale, disco di buon peso e qualità del supporto ottima. 

Si prosegue sulla falsariga del precedente Phosphorescent Dreams risalente al 2014, non bisogna quindi aspettarsi grandi novità all'ascolto, siamo nel consueto territorio sonoro scuro, articolato e quasi totalmente strumentale. 

2 Days+1 - Veruno Festival 2025

 


Puntuali, come da diversi anni a questa parte, i Rottersiani "Brocchi" si recano  in vacanza  dove si tiene un certo festival di musica... 

Steve Hackett - Spectral mornings

Dopo due prove soliste e ormai lontano dai Genesis già da un paio di anni, Steve Hackett inizia a mettere al meglio a fuoco la sua proposta, che con “Spectral mornings” va a spaziare su più fronti stilistici, cosa che andrà a caratterizzare spesso e volentieri la produzione futura. 

Nightales - The voyage

Gioiellino passato purtroppo inosservato, “The voyage” è l’unico album degli americani Nightales, nati dalle ceneri dei Paragone. Questo cd è un album a tema, interamente strumentale che trae ispirazione dai racconti dei navigatori che nei loro viaggi marittimi hanno potuto esplorare le isole dell’Oceano Pacifico. 

GnosisRoundTable # 2

Andrew Latimer - War stories, Hora Prima - Hora Prima, Le Orme - Live a Venezia - Florian,
Hatfield and the North - The Rotters’ Club

Beledo - Flotando en el vacio

La Casa Murada, un edificio in Catalogna che dista circa un'ora da Barcellona, sta diventando un punto di riferimento molto importante per la Moonjune Records. E', infatti, un luogo dove vengono organizzate spesso e volentieri delle sessions che diventano poi nuovi album pubblicati dall'etichetta guidata da Leonardo Pavkovic.

Ako Doma - Aliens are good for sale

Solitamente dedichiamo le pagine di Prog Planet al progressive italiano oppure ai “mostri sacri” del passato. E’ con estremo piacere che facciamo in quest’occasione un piccolo strappo alla regola, dedicando eccezionalmente un po’ di spazio al gruppo slovacco degli Ako Doma. Questa band è comunque legata in qualche modo al nostro paese, visto che il loro omonimo album di debutto vide la pubblicazione della sanremese Mellow Records nel 1999, mentre l’autoprodotto “52” è distribuito dalla Lizard.

Fabio Zuffanti - Hjarta

L'ultima prova solista di Fabio Zuffanti, intitolata "Hjarta" ("Cuore" in islandese), è stata resa disponibile nel giorno del solstizio d'inverno del 2024. Scelta non casuale, perchè si tratta di un lavoro contenente sei brani che presentano prettamente atmosfere e tematiche invernali. Coadiuvato soltanto da Matteo Ricci e da Agostino Macor, Fabio offre una quarantina di minuti di musica splendidamente suggestiva. La forte malinconia di fondo che pervade le composizioni si avverte di continuo e musicalmente ci si muove abilmente tra rock sinfonico, post-rock, psichedelia e quel giusto pizzico di elettronica.