| Brani: | |
1-Twisted mind / 2-Bonfire / 3-Just in a second / 4-Gigante / 5-Pietà / 6-Timeless time / 7-Attimo infinito / 8-Intermezzo / 9-La Porta di Santo Spirito / 10-Giudizio universale / 11-Il Duomo / 12-Final agony / 13-All ages tears / 14-Imaginary sky / 15-Conspiracion | |
| Formazione: | |
Pedro
Castello: vocals, guitars, synth, loops & mellotron / Giuglio
Cesare Della Noce: keyboards, ambients & atmospheres / Miguel Angel
Echevarreneta: bass & classic guitar / Gerardo Ubieda: drums &
world percussion, keyboards programmino on "All ages tears" / German
Landaeta: additional keys, percussions & pro tools / Alexis
Lope-Bello: lyrics, management & good vibes / Sandro Bassi: graphic
design & digital manipulation. | |
| Prodotto da: Alexis Lope-Bello, German Landaeta & Tempano. Anno: 2002, Musea |
Oggetto di riscoperta ad opera della Musea, i venezuelani Tempano, attivi già verso la metà degli anni '70, sorprendono con il loro nuovo disco "The agony and the ecstasy", basato sulla vita ed il lavoro di Michelangelo Buonarroti.
Moderno, fresco, eppure con radici salde ben ancorate nel passato, il cd consta di quindici tracce spesso legate tra di loro. L'apertura affidata allo strumentale "Twisted mind" ci catapulta in un new-prog moderno e molto versatile, con tanto di basso slappato, fughe strumentali, chitarra dal sapore flamenco e curiosi giochi percussivi. Con la breve "Bonfire" siamo in atmosfere più sinfoniche e con le tastiere in evidenza e si cominciano a sentire delle voci recitate in sottofondo che saranno una delle caratteristiche del lavoro. "Just in a second" è il primo brano cantato e ci trasposta in un terreno più pastorale e più vicino agli anni '70: aperto da dolci note di chitarra acustica e da belle melodie vocali, dopo la deflagrazione di un tuono si vivacizza leggermente, pur mantenendosi compassato, anche se, specie nel finale, si avverte un sound più americano (sbaglio, o ci sento un po' dei più recenti Echolyn?). Altri due brevi brani strumentali, "Gigante" (chitarra acustica protagonista in una sorta di novella "Horizons") e "Pietà" (che dopo dei suoni percussivi viene guidata da chitarre elettriche in parte spacey, in parte new-prog), precedono "Timeless time", elegante traccia in cui i Tempano sembrano pagare tributo ai Camel, anche se aggiungono degli inserti jazzistici di pianoforte. In "Attimo infinito" possiamo ascoltare, in un'atmosfera che passa da sacrale a medievale, fino a divenire quasi un ambient moderno, la voce recitata dell'ospite Marcella Mosca che declama il testo italiano di questo brano. I tre minuti di "Intermezzo", con le sue note ben sviluppate da piano e tastiere, riportano il cd su sentieri più sinfonici ed atmosferici, che vengono percorsi anche dalle successive "La porta di Santo Spirito" e "Giudizio universale", brani contraddistinti anche da timbri molto moderni. Ed è ancora un raffinato progressive dalle sfumature classicheggianti a venire a galla nella mordente "Il Duomo", immersa nei seventies e carica di verve. La breve e malinconica ballata "Final agony" ci introduce alla barocca "All ages tears", in cui chitarra, tastiere e flauto seducono facilmente. Ci avviciniamo così al rush finale e ci imbattiamo dapprima in "Imaginary sky", otto minuti di puro romanticismo, e poi in "Conspiracion", dieci minuti strumentali aperti da chitarre distorte, ma contraddistinti in seguito da una sorta di "jazz-rock sinfonico" dalle evoluzioni continue. Mi sento di consigliare caldamente l'acquisto di "The agony and the ecstasy", suonato con classe e costruito con estrema intelligenza ed abbastanza eterogeneo, visto che offre numerose varianti al rock sinfonico.Peppe
Maggio 2003
Nessun commento:
Posta un commento