Brani:

1-Kokoro Kara Kokoro, 2-How are you, Eugene?, 3-Asteroids in my breakfast milk, 4-Gentle sound of mother universe 5-Cosmic tea part , 6-Cosmic tea part 2, 7-Chaos ecooo, 8-Otto.

Formazione:
Andrea Bolognesi: guitar / Andrea Monetti: flute, synth, sax / Graziano Morretta: drums / Paolo Migali: bass.
Prodotto da: KU.
Anno: 2002, Fly Agaric! - Durata: 44:59

I Ku, ennesimo progetto del flautista Andrea Monetti, sono un quartetto che trae non pochi spunti dai corrieri cosmici e dai Pink Floyd più psichedelici. Anche se nelle note di ringraziamento vengono citati i Tangerine Dream, siamo abbastanza lontani dal sound elettronico del celebre ensemble tedesco.

In otto brani, infatti, la band ci offre allucinati viaggi sonori fatti di ritmiche contorte e chitarre dissonanti sulle quali si inseriscono le note ipnotiche e stralunate del flauto (e quindi è magari più appropriato un paragone con i primissimi Soft Machine, l'altra storica formazione citata nei credits). Emblematica, in tal senso, la traccia di apertura "Kokoro Kara Kokoro", che va a precedere una serie di composizioni strumentali e suggestive nella loro stranezza. "How are you, Eugene?" sembra infatti rifarsi alle distorsioni dei primi Pink Floyd, con una chitarra acida che dà l'impressione di improvvisare a caso e la sezione ritmica a creare un caos che solo in parte tende a svanire con l'entrata del flauto. Si prosegue accentuando le caratteristiche space-rock con "Asteroids in my breakfast milk", in cui basso e batteria creano cadenze ipnotiche sulle quali chitarra e flauto possono destreggiarsi in una sorta di jam-session visionaria che si protrae per oltre 12 minuti. Questa scia è riscontrabile anche nelle altre tracce: Monetti recita sempre un ruolo di primissimo piano col suo flauto, ma trova negli altri musicisti validi compagni per quest'avventura musicale destinata a finire soprattutto nella cd-teca di chi ha nostalgia del sound dei vari Agitation Free, Ash Ra Tempel, Amon Duul II e Embryo.

Peppe
Maggio 2003