Ci parli della tua carriera musicale?
Ho
una frase adatta a riassumere la mia carriera: un passato sconosciuto
con un futuro incerto… Io sono autodidatta, ho iniziato a comporre
musica diversi anni fa. I miei primari interessi e motivazioni
riguardano la ricerca di idee. Al momento tendo a lavorare da solo come
una specie di eremita musicale. Questo è il mio primo album che viene
pubblicato e gli incoraggiamenti e l'interesse per questo progetto di
alcuni amici mi hanno aiutato a realizzarlo.
Da dove deriva la sigla KC?
Il
mio nome d'arte KC non è riferito ai King Crimson (anche se li conosco e
mi piacciono), ma fa riferimento al mio nome di battesimo Pierrick,
visto che si tratta delle ultime lettere di questo nome che ho usato al
contrario. Inoltre, in francese, quando dici KC, suona un po' come
"casser" che vuol dire rompere, distruggere, rifiutare una parte delle
idee convenzionali e così via… Ancora, se ho detto che KC può ricordare i
King Crimson, non ho scelto questo tipo di riferimento anche perché
penso che sia un gruppo straordinario, mentre io sono solo un "piccolo"
musicista!
Come mai hai scelto proprio i Canti di Maldoror come ispirazione di questo lavoro?
Si
è trattato di una scelta voluta e non di un azzardo. Ho scoperto questo
libro di Lautreamont dopo altri libri risalenti a quello stesso
periodo. Ho letto soprattutto quelli riguardanti la filosofia anarchica,
come le opere di Bakounine e Proudhon; questi autori sono
anticonformisti, contro il potere, criticano il sistema, la religione e
ho trovato questi argomenti anche nei Canti di Maldoror, che, in più,
hanno una grande dimensione poetica e letteraria ed un altro aspetto
molto interessante: la lotta tra il Bene e il Male… ma dov'è esattamente
il Male e dov'è esattamente il Bene? Senza contare le domande sulla
natura umana… Questo libro è completamente irriverente nelle sue idee e
nella sua forma. E' particolarmente ricco e vi ho trovato una vera fonte
di ispirazione. Lautreamont ha creato sei canti letterari, perché non
creare sei canti musicali?
In che modo hai adattato un libro in un'opera musicale?
Ho
letto il libro svariate volte e ho scelto alcuni estratti per ogni
Canto perché questo libro è incredibilmente ricco e consistente per
poterlo prendere nella sua totalità (eccezion fatta per il sesto Canto
musicale che si basa sul testo completo). Da questi estratti ho creato
immagini mentali collegate all'ambientazione e all'atmosfera del testo
(violenza, oppressione, sentimenti, amore distrutto, derisione, humour
caustico) che si esprimono nella struttura musicale. La costruzione
musicale presenta una sorta di teatralità: Maldoror è la guida di tutto
ciò; lo "stage manager" segreto. Ogni inizio dei 6 brani musicali è
fatto per introdurre la venuta di Maldoror. La musica prova a servire il
testo: l'ascolto deve guidare alla scoperta del mondo di Maldoror, alla
scoperta del libro. Il mio intento è quello di cercare di mettere in
relazione due arti diverse, ma il testo rimane l'elemento principale e
la musica deve essere al suo servizio. Inoltre, questo cd è ovviamente
anche un omaggio a Lautreamont e alla sua favolosa opera.
Quanto ritieni sia importante conoscere il libro per comprendere la musica dell'album?
Penso
di poter dire che le persone che hanno letto il libro non percepiscono
il cd allo stesso modo di chi non lo ha mai letto. Ciò è dovuto al fatto
che essi possono comprendere che la musica è speciale così come lo è
libro! Il libro non è facile da leggere tutto d'un fiato; allo stesso
tempo il cd non è facile da recepire al primo ascolto…
Quanto convergono gli spunti del libro con la tua ideologia?
La
mia personale filosofia converge con le idee anarchiche e penso che il
libro si contrapponga in maniera netta alle idee più convenzionali.
Realizzando la mia musica, la speranza è che ci siano persone che
ascoltandola possano scoprire il libro di Lautreamont!
Come è stato registrato l'album?
E'
un lavoro basato sulla chitarra. Ho cercato alcune strutture, dei suoni
con un'unica tonalità per dare compattezza ai sei pezzi strumentali. Ho
lavorato da solo con i miei modesti mezzi a disposizione (tantissimo
lavoro, passione e ostinazione!). Le apparecchiature tecniche che
esistono oggigiorno mi hanno permesso di essere autonomo e di guidare
completamente questo lavoro come volevo; è stato importante per me. La
creazione e la realizzazione (con la concezione del cd) ha richiesto tre
anni! Per la realizzazione dell'artwork mi hanno aiutato due amici:
Christophe Fouet per le sculture e i disegni e Cyberdog per la
concezione tecnica. Per l'elaborazione musicale ho i miei piccoli
segreti e spero che la magia risieda proprio in questi… Inoltre il cd è
distribuito dalla Musea, perciò chi è interessato ad acquistarlo può
rivolgersi a quest'etichetta.
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo futuro musicale?
Forse
un lungo cammino nel deserto… o la rottura del progetto KC… Infatti,
sicuramente il futuro mi vedrà continuare a comporre musica; i progetti
esistono sempre, ma esistono anche limiti finanziari!
Cosa ne pensi del progressive rock?
Ho
una cultura del rock in generale, non del progressive… Non mi sento di
dire di venire da un certo tipo di rock o da un altro… Penso piuttosto
che la musica è ricca di ogni sorta di differenze; questa è La Musica e
troppe suddivisioni sono state create (spesso dal business o da alcuni
musicisti a cui piace affermare che hanno inventato un nuovo stile). Ciò
crea dei ghetti tra i musicisti, laddove La Musica è interessante in
tutte le sue divergenze. In generale, suono molta musica che ascolto e
non conosco molto bene la scena progressive. Per i miei gusti musicali,
di solito ascolto: Tom Waits, Nick Cave, Television (Tom Verlaine), Joy
Division, Velvet Underground, Gene Vincent, David Sylvian, David Bowie,
Rimetti (Rai music), Robert Fripp (In the League of Gentlemen and Sunday
All Over the World), Durutti Column, Present e vari altri. Per
riassumere mi piacerebbe dire: Ni dieu, ni maitre, ni frontière!!!
Peppe
Maggio 2003
Nessun commento:
Posta un commento