Esagono - Vicolo

A ragion veduta potrebbe essere considerato "quasi" un album degli Arti & Mestieri, vista la partecipazione di non pochi musicisti di questo gruppo, ed anche perchè in un certo qual modo se ne ripercorrono lo stile e le sonorità.

Gli Esagono nascono, su iniziativa di Marco Cimino, reclutando per l'occasione strumentisti d'eccezione, tra cui anche neo diplomati al conservatorio di Torino ed il batterista Giorgio Diaferia, allievo di Furio Chirico, ed opera per un paio di anni suonando in rassegne e locali jazz. Vicolo nasce nel 1976 ed è un disco coraggioso, completamente autoprodotto, rifiutando in toto un cantante e la forma canzone, quindi in netta contrapposizione al periodo in cui imperava l'attenzione per i discografici verso il cantautorato Italiano.

E' jazz-rock di stampo Italico, proveniente dalla cosiddetta "scuola Torinese", teso al superamento della facile riproposizione di scimmiottamenti esterofili, brillante nel far convivere umori diversissimi tra loro quali il jazz, la musica classica, il pop e le atmosfere mediterranee. Proprio queste ultime trovano spesso ampio spazio all'interno dei brani, soprattutto nelle inserzioni percussionistiche, tanto care anche al percorso musicale sviluppato da Venegoni & Co.. 

Vicolo è un album che si fa ascoltare con "discrezione", non è un jazz-rock d'assalto, non ti colpisce immediatamente per la componente rock, ma senz'altro sono le calde sonorità jazz a farla da padrone ed a condurre l'ascoltatore verso un innegabile piacevolezza d'ascolto. Five to four insieme a Dedalo e Icaro, profumano intensamente di riffs alla A & M, Diatomea colpisce per l'intervento di una sezione d'archi ed i mutevoli umori che vi si respirano, Arena, Maya, Nino e la lunga Araba Fenice sono riccamente intrisi da inserti etnici, mentre la finale Vicolo verrà anche ripresa successivamente , in versione differente, su Quinto Stato degli A&M. Il disco si caratterizza anche per le morbide tessiture di flauto, strumento caro agli appassionati del più classico prog-sinfonico. 

L'attuale ascolto potrebbe "suonare" un pò anacronistico, ma è caratteristica simile a tante altre produzioni degli anni '70, ma è senz'altro un CD che non dovrebbe mancare ad ogni buon cultore del progressivo italiano.

Track List:    
Five to Four, Serpente Piumato, Dedalo e Icaro, Diatomea, Arena, Araba Fenice, Maya, Nino, Vicolo
Formazione:
Giorgio Diaferia (batteria), Claudio Montafia (chitarra, flauto, tastiere), Aldo Rindone (piano),
Marco Gallesi (basso), Marco Cimino (flauto, violoncello, piano), ), Gianni Cinti (sax soprano).
Ospiti: Marco Astarita (percussioni), Giovanni Vigliar (violino), Arturo Vitale (sassofono),
Gigi Venegoni (chitarra).
Prodotto da: Marco Cimino.
Anno: 2002, Electromatic Music (ARTS 9011) Durata: 48:13 

Geppo
Maggio 2003

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