| Brani: | |
Barbituricus, Coornibus, Flat spectre, Ragtime, No way!, Mister Green, Mister Grey, Asparamus, Super flat Moon. | |
| Formazione: | |
chitarre:Anthony Gabard; tastiere:Sébastien Constant; batteria:Loic Bernardeau; basso:David "Stuart" Donson; | |
| Prodotto da: Taal. Anno: 2000, Musea |
Con questo cd d'esordio, i francesi Taal irrompono nel panorama progressive attraverso un lavoro che li catapulta tra le più belle speranze della scena transalpina e non. "Mr. Green" è un ottimo album, che pesca dall'esperienza degli anni '70, contaminando caratteristiche di gruppi come King Crimson, Pink Floyd, Genesis e Jethro Tull e conseguendo un sound di grande fascino.
I primi tre brani "Barbituricus", "Coorinbus" e "Flat spectre" sono un lampante esempio di quanto appena affermato: le influenze dei gruppi citati si avvertono in continuazione nei lunghi minuti che compongono queste tracce, miscelandosi tra loro e unendosi all'utilizzo di diversi strumenti classici (clarinetto, violino, violoncello, trombone, etc.) per giungere ad un risultato finale di grande impatto e qualità. La costruzione dei brani è complessa, visti la loro lunga durata ed i continui cambi di tempo che permettono l'alternanza tra sfuriate chitarristiche frippiane, momenti ricercati e attimi di calma apparente in cui sono le tastiere, gli archi, i fiati o i cori femminili a dettare legge, aggiungendo al rock sinfonico e classicheggiante di base spunti non distanti dal jazz o anche dal folk, melodie dal sapore orientaleggiante e conseguendo alla fine un equilibrio pressoché perfetto. Le seguenti composizioni "Ragtime" (titolo che dice già tutto), "No way", "Mister Green" e "Mister Grey" sono invece brevi bozzetti, curiosi e allegri, quasi divertenti canzoni da osteria, dove spunta fuori anche una certa dose di humour e di follia zappiana. Altri due lunghi brani, "Aspartamus" e "Super flat Moon" chiudono l'album, riconducendolo alle trame più articolate delle tracce iniziali. Principalmente strumentale, con un'ottima produzione, il debutto dei Taal colpisce per freschezza, inventiva ed idee. Un plauso deciso, quindi, a questa band che ha realizzato un album che consiglio a tutti gli amanti del progressive.Peppe
Aprile 2003
Nessun commento:
Posta un commento