Sotos - Platypus

A cavallo degli anni '60/'70 il mondo musicale veniva scosso da un turbine di nuove idee, con gruppi che si presentavano anche con estreme proposte sonore, spesso originali e stravaganti, che pur non avendo goduto della più ampia attenzione dei mass media e delle grandi masse di rock-fans, non per questo sono risultati meno interessanti.

In Francia/Belgio, Magma, Art Zoyd e più tardi Univers Zero, su temi complementari, turbavano l'uditorio con le loro ardite formule, tutt'altro che limitate e limitanti, che ancora oggi si rinnovano attraverso la ricerca posta in essere da nuovi e motivati musicisti. 

I francesi Sotos miscelano le esperienze dei gruppi sopracitati, filtrati da una personalità già ben formata, giungendo alla seconda uscita discografica con un prodotto forse ancora più sconvolgente del precedente, curato nella registrazione e missaggio da Bob Drake.

Proporre con sfacciata intraprendenza due lunghe suite, la prima di quasi 41 minuti e l'altra di circa 27 minuti e mezzo, può essere sufficiente a conturbare anche il più navigato ascoltatore, ponendo qualche irriverente dubbio su questi giovani che con coraggio e protervia affrontano un genere che farebbe impallidire il più saggio dei musicisti. Musica che non ha bisogno di parole per raccontare ed impressionare, i ragazzi posseggono perizia tecnica da vendere e si destreggiano ottimamente in brani completamente strumentali intrisi di atmosfere torbide e rarefatte, sequenze armoniche allucinate ed inquietanti, energia rock e momenti di oscuro lirismo senza soluzione di continuità. 

Un mistero musicale tutto da scoprire.

Platypus - anno: 2002 - Produzione: Platypus - Cas. ed.: Cuneiform - durata: 68:38 min
Batteria e Percussioni: Michael Hazera
Basso elettrico: Bruno Camiade
Chitarra: Yan Hazera
Violino: Nicolas Cazaux
Violoncello: Nadia Leclerc
track list:
1. Malstrom 2. Wu

Geppo
Aprile 2003

Nessun commento:

Posta un commento