Era
il 2007 quando Salvo Lazzara, dopo essersi fatto conoscere con i
Germinale, lanciava il nuovo progetto denominato Pensiero Nomade, che ha
poi portato avanti negli anni proponendo sempre dischi di qualità e
trovando una propria dimensione esplorando e mescolando diversi
otientamenti stilistici. A diciassette anni da quell'esordio, con il
nuovo album "Ultime foglie", troviamo Salvo con la stessa voglia
immutata di andare alla ricerca di contaminazioni particolari
proponendoci un nuovo lavoro pieno di gusto e raffinatezza.
Reuter - Motzer - Grohowski - Shapeshifters
Abbiamo
il piacere di proporvi un altro dei lavori che vede protagonista Markus
Reuter in un contesto di improvvisazione. In "Shapeshifters" i suoi
compagni di avventura sono il chitarrista e bassista Tim Motzer e il
batterista Kenny Grohowski. Questa registrazione risale al 18 agosto del
2019, quando i tre musicisti si sono riuniti allo Shapeshifter Lab di
Brooklyn, a New York.
Zita Ensemble - “Zita Ensemble”
Una
delle notizie più inattese e interessanti del 2024 del prog italiano è
legata al ritorno discografico degli Zita Ensemble. Questa band aveva
all'attivo tre album, ma la sua avventura sembrava giunta al capolinea
dopo lo scioglimento avvenuto nel 2008, poco tempo prima della
pubblicazione di "Volume 2" nel 2009. Passano gli anni e nel 2023 Luca
Vicenzi (chitarre), Marco Fortuna (basso) e Gabio Gatti (batteria) si
ritrovano in studio e si ripete la magia.
Officina F.lli Seravalle - Blecs - Ledros
Chi
ha seguito la scena prog italiana degli anni '90 avrà sicuramente
familiarità con il nome di Alessandro Seravalle, che con i Garden Wall
ha scritto pagine molto interessanti a partire da quel periodo.
Alessandro ha sempre avuto un approccio verso il progressive rock
cercando di andare oltre forme ben consolidate, gaurdando avanti, più
che indietro. Si è così lanciato anche in altri progetti che hanno fatto
della sperimentazione il punto di forza. Ci sono state quelle
particolarmente estreme dei Genoma, di cui magari parleremo in altra
occasione. Per il momento concentriamoci sugli ultimi due cd usciti a
nome Officina F.lli Seravalle.
Anchor and Burden - Extinction level
Anchor
and Burden è una band formata da Markus Reuter come ideale prosecuzione
del progetto Centrozoon e che tra il 2021 e il 2022 ha pubblicato ben
cinque album in versione digitale. Nel 2022 l'entrata del batterista
israeliano Asaf Sirkis, ma ormai residente a tempo pieno in Germania, ha
visto una nuova incarnazione della band, completata da Bernhard
Wostheinrich alle tastiere e agli effetti elettronici e da Alexander
Paul Dowerk, che insieme a Reuter forma una coppia di Touch guitarists
d'eccezione. Con il supporto della Moonjune Records è uscito nel 2023 in
cd "Kosmonautik pilgrimage", bissato dopo un anno da questo "Extinction
level", di cui abbiamo il piacere di parlarvi.
Landskap - II
Nel
ricco catalogo della Black Widow vi segnaliamo questo interessantissimo
album uscito dieci anni fa ad opera dei Landskap, gruppo composto da
musicisti di varia nazionalità e residenti in Gran Bretagna all'epoca
della registrazione. Questa band offriva per l'occasione un bel tuffo
indietro nel tempo, riportandoci agli anni '70 e mescolando abilmente
due influenze diverse, grazie ad un sound che faceva incontrare Black
Sabbath e Doors.
PAKT
E'
il ferragosto del 2020 allo Shapeshifter Lab di Brooklyn. Siamo nel
pieno della pandemia. Quattro musicisti di notevole caratura entrano in
studio per improvvisare e registrare nuova musica. Si tratta di Percy
Jones (basso), Alex Skolnick (chitarra), Kenny Grohowski (batteria) e
Tim Motzer (chitarre, effetti elettronici), i cui nomi vanno a formare
la sigla PAKT. Musicisti con esperienze di spessore nel loro curriculum,
ma che non perdono la voglia di inseguire nuove sfide. Indossano la
mascherina, si mettono alle giuste distanze ed iniziano a suonare.
Insieme a loro giusto poche altre persone, per badare al locale e
registrare l'evento.
Greenwall - The green side of the Moon
Bisogna
avere coraggio e idee molto chiare per puntare sul rifacimento di uno
dei dischi più noti e venduti della storia del rock. I rischi sono
molteplici. Si potrebbe semplicemente non essere all'altezza. Si
potrebbe mostrare scarsa personalità andando poco oltre una
riproposizione pedissequa. Si potrebbe non emergere nei confronti con
chi si è già cimentato in un'operazione simile. Si potrebbe far pensare
che più che coraggio si sia trattato di incoscienza. Tra chi è riuscito a
dare una nuova veste convincente a "The dark side of the Moon" negli
ultimi anni segnaliamo con piacere i Greenwall di Andrea Pavoni.
Il Balletto di Bronzo, Firenze, Circus Rock Club, 05/04/2024
Due ore e mezza di nitroglicerina pura! Il Balletto di Bronzo non si è risparmiato in un concerto esplosivo, in cui ripropone con grinta i nuovi brani di Lemures e una mezz'ora abbondante di Ys. I bis finali con Donna Vittoria e Tastiere isteriche sono la degna conclusione di un live ad alta intensità, con Leone solito animale da palcoscenico e la sua musica sempre unica e inimitabile.
Markus Reuter Oculus - Nothing is sacred
Si potrebbe parlare di arte dell'improvvisazione. E in questo Markus Reuter è sicuramente un maestro, come dimostrato già in diverse occasioni. Lo abbiamo già seguito in alcuni suoi progetti e con piacere vi parliamo anche di questo denominato Oculus, nato da una seduta di registrazione in Spagna il 15 maggio 2019. In quella data Reuter, sempre abile a circondarsi di grandi musicisti, ha coinvolto con lui David Cross, Fabio Trentini e Asaf Sirkis. Successivamente, per completare "Nothing is sacred", Mark Wingfield e Robert Rich hanno dato il loro contributo con delle sovraincisioni in studio.
The Forty Days
Lo scorso agosto abbiamo assistito all'esibizione dei Forty Days nell'ambito del Porretta Prog Legacy e ci eravamo ripromessi di parlarvi di questa band, che ci aveva già dato una buona impressione con il debutto "The colour of change", avvenuto nel 2017 per la Lizard Records.
Il quartetto toscano composto da Giancarlo Padula (voce e tastiere), Dario Vignale (chitarra e backing vocals), Massimo Valloni (basso) e Giorgio Morreale (batteria) è attivo con questa line-up dal 2015 e cita tra le proprie influenze colossi del prog e del rock, come Pink Floyd, Marillion, Led Zeppelin, Supertramp, ma anche artisti più moderni come Porcupine Tree, Steven Wilson e Calibro 35.
Il Bacio della Medusa - Imilla
Ormai,
un nuovo album del Bacio della Medusa deve essere salutato con gioia
dagli amanti del rock progressivo italiano e l'ultimo "Imilla" non fa
che confermare che stiamo parlando di una band di assoluto valore e tra
le più importanti tra quelle che si sono affacciate nel panorama della
nostra penisola nel nuovo millennio. Se la copertina può far venire in
mente le colonne sonore dei cosiddetti "poliziotteschi" degli anni '70, i
contenuti, sia musicali che come tematiche, sono in realtà molto
diversi.
Sophya Baccini's Aradia, Cardito (NA), Golden Pot, 12/01/2024
Con
un gruppo ora tutto al femminile, Sophya Baccini presenta la sua
proposta dal vivo con una performance ad alto livello di adrenalina. Le
Aradia eseguono per intero il loro ultimo album "Running with the
wolves" e abbinano ripescaggi interessanti da "Big Red Dragon" e
dall'esordio solista di Sophya, più un paio di cover (di Journey e John
Miles). La musica della band regge alla grande anche l'impatto live.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)