Anchor
and Burden è una band formata da Markus Reuter come ideale prosecuzione
del progetto Centrozoon e che tra il 2021 e il 2022 ha pubblicato ben
cinque album in versione digitale. Nel 2022 l'entrata del batterista
israeliano Asaf Sirkis, ma ormai residente a tempo pieno in Germania, ha
visto una nuova incarnazione della band, completata da Bernhard
Wostheinrich alle tastiere e agli effetti elettronici e da Alexander
Paul Dowerk, che insieme a Reuter forma una coppia di Touch guitarists
d'eccezione. Con il supporto della Moonjune Records è uscito nel 2023 in
cd "Kosmonautik pilgrimage", bissato dopo un anno da questo "Extinction
level", di cui abbiamo il piacere di parlarvi.
Gli Anchor and Burden vengono presentati come gruppo progressive-avantgarde-doom-jazz-post-metal, ma al di là delle etichette, non c'è dubbio che siamo di fronte ad una proposta che porta ancora più in avanti il discorso dell'album precedente, difficile da descrivere, ma che vede comunque alcune caratteristiche evidenti. La musica è interamente strumentale, oscura, dagli accentuati connotati dark; lo spirito improvvisativo fa emergere la spontaneità; si avverte forte l'influenza dei King Crimson e sembrano venire estremizzate certe soluzioni adottate da Fripp e compagni in "The contruKction of light". I suoni bassi sono forti e profondi e contribuiscono ad alimentare senszioni alienanti. Le Touch guitars e le ondate dei sintetizzatori fanno di tutto e dettano gli indirizzi sonori, navigando tra un feeling claustrofobico, spinte di incisivo heavy-prog, ruggiti minacciosi e passaggi più eterei ed ambient. E in tutto questo il drumming di Sirkis e gli effetti elettronici si adattano alla perfezione, dando ulteriore spessore e potenza al sound.
Extinction level è un altro prodotto audace e senza compromessi, non di facile ascolto, ma che soddisferà sicuramente chi ama un sound monolitico, un moderno spirito di ricerca e le eredità crimsoniane più ossessive.
Gli Anchor and Burden vengono presentati come gruppo progressive-avantgarde-doom-jazz-post-metal, ma al di là delle etichette, non c'è dubbio che siamo di fronte ad una proposta che porta ancora più in avanti il discorso dell'album precedente, difficile da descrivere, ma che vede comunque alcune caratteristiche evidenti. La musica è interamente strumentale, oscura, dagli accentuati connotati dark; lo spirito improvvisativo fa emergere la spontaneità; si avverte forte l'influenza dei King Crimson e sembrano venire estremizzate certe soluzioni adottate da Fripp e compagni in "The contruKction of light". I suoni bassi sono forti e profondi e contribuiscono ad alimentare senszioni alienanti. Le Touch guitars e le ondate dei sintetizzatori fanno di tutto e dettano gli indirizzi sonori, navigando tra un feeling claustrofobico, spinte di incisivo heavy-prog, ruggiti minacciosi e passaggi più eterei ed ambient. E in tutto questo il drumming di Sirkis e gli effetti elettronici si adattano alla perfezione, dando ulteriore spessore e potenza al sound.
Extinction level è un altro prodotto audace e senza compromessi, non di facile ascolto, ma che soddisferà sicuramente chi ama un sound monolitico, un moderno spirito di ricerca e le eredità crimsoniane più ossessive.
2024, Moonjune Records
1-2)
Fractured self; 3-6) Body expansion; 7) Mutual assured destruction;
8-16) Nine gates to dominion; 17-22) Extinction phase; 23) The crust of
this Earth.
Markus Reuter: Touch guitars S8, loops and soundscapes; Alexander Paul Dowerk: Touch guitars S8; Bernhard Wustheinrich: keyboards and electronics; Asaf Sirkis: drums and percussion.
Produced by Markus Reuter and Alexander Paul Dowerk.
Durata totale: 66:43
Markus Reuter: Touch guitars S8, loops and soundscapes; Alexander Paul Dowerk: Touch guitars S8; Bernhard Wustheinrich: keyboards and electronics; Asaf Sirkis: drums and percussion.
Produced by Markus Reuter and Alexander Paul Dowerk.
Durata totale: 66:43
Peppe
agosto 2024
agosto 2024
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