Markus Reuter Oculus - Nothing is sacred

Si potrebbe parlare di arte dell'improvvisazione. E in questo Markus Reuter è sicuramente un maestro, come dimostrato già in diverse occasioni. Lo abbiamo già seguito in alcuni suoi progetti e con piacere vi parliamo anche di questo denominato Oculus, nato da una seduta di registrazione in Spagna il 15 maggio 2019. In quella data Reuter, sempre abile a circondarsi di grandi musicisti, ha coinvolto con lui David Cross, Fabio Trentini e Asaf Sirkis. Successivamente, per completare "Nothing is sacred", Mark Wingfield e Robert Rich hanno dato il loro contributo con delle sovraincisioni in studio. 


Questa volta il musicista tedesco ha voluto che i suoi collaboratori suonassero in un'unica session, ma non esattamente in completa libertà. Ha messo delle regole, in base alle quali i musicisti dovevano trovarsi in determinati momenti a seguire un certo tipo di percorso sonoro che portasse ad un risultato finale fatto di strane melodie ed armonie. Prendendo un po' come punto di riferimento il capolavoro davisiano "Bitches brew", Reuter cerca e trova uno scenario sonoro avventuroso e imprevedibile e di stranezze se ne incontrano non poche. Siamo di fronte a cinque composizioni di lunga durata (nessuna inferiore ai dieci minuti) nelle quali un motore ritmico e asfissiante permette nervosismi chitarristici, intrecci strumentali arditi, bizzarre melodie, ma anche rarefatti colori d'atmosfera. Così, ruvidità crimsoniane si incrociano con jazz, free-jazz e ambient come se nulla fosse, con la naturalezza e la capacità di comunicazione che solo musicisti di spessore sono in grado di mostrare. La sensazione, durante l'ascolto, è che non si sa mai cosa ci si può aspettare al secondo successivo e le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Siamo al cospetto di un lavoro di improvvisazione "guidato", con il quale gli Oculus riescono anche ad essere coinvolgenti e a farsi apprezzare tra stravaganze, dissonanze e oasi di tranquillità. 

2020, Moonjune Records 

1) Nothing is sacred (Dice II); 2) The occult (Dice I); 3) Bubblue bubble bubble bath (Wink); 4) Solve et coagula (Ghost I); 5) Bubble bubble bubble song (Sighs).

Asaf Sirkis: drums and percussion; Fabio Trentini: bass; David Cross: Rhodes and electric violin; Mark Wingfield: electric guitars; Robert Rich: textures; Markus Reuter: Touch Guitars, soundscapes, keyboards).

Recorded at La Casa Murada, Spain, on May 15 2019

Produced by Markus Reuter and Fabio Trentini

durata totale: 61:20

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Peppe
marzo 2024

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