D'improvviso, viene rilasciato: la voglia di scoprire cosa c'è oltre il proprio mondo, di scoprire cosa c'è in quell'altro mondo che lui pensa 'sotterraneo', è così forte da farlo correre via senza più badare a dove è ubicato il suo vecchio mondo di prigionia. Ma subterranea è appunto oltre la sua immaginazione: aerei, auto, rumore ovunque, gente ovunque, pareti di televisori nelle vetrine dei negozi.
A stento riesce a non impazzire.
Viene avvicinato da una setta religiosa, ma riesce a liberarsene e, magicamente, proprio quando ne aveva più bisogno, conosce una donna, l'unica che sembra comprenderlo.
Maya è dolce e amorevole, lo accoglie in casa sua ed è lei che gli dà un nome, un "attributo" che prima non gli era mai necessitato e che suona inaspettatamente gradito sulle sue labbra.
Poi, però, la ragazza scompare, e a lui sembra di essere, di colpo, tornato nella sua cella.
Durante la ricerca della ragazza si rende conto di essere seguito. La cosa lo sconvolge e capisce che Maya gli è stata portata via da 'loro'.
In un drammatico scontro con il suo inseguitore, prima di ferirlo a morte, riesce a sapere quello che gli sta succedendo: è vittima di un esperimento di uno scienziato, il cui nome è sinonimo di orrore, dottor Mockenrue.
Non più disorientato e pieno d'odio, ora sa cosa deve fare: uccidere lo scienziato! Ma, ancora, nella caccia alle informazioni su come raggiungere Mockenrue conosce altri soggetti i quali hanno un tatuaggio di uno strano simbolo sul braccio... lo stesso simbolo che ha tatuato anche lui sul suo braccio.
Dalle informazioni carpite al suo inseguitore e dalle poche notizie degli altri soggetti, il Nostro organizza una vera e propria spedizione di morte e riesce ad arrivare al dottore, nel suo vecchio 'carcere'.
Tuttavia, giunto davanti allo scienziato, comprende che non può uccidere ancora, che egli ormai è divenuto un pericolo per sé e per gli altri, sicché, sorprendentemente, gli chiede di rinchiuderlo di nuovo per tornare a sognare se stesso nel mondo di Subterranea.
La storia, in effetti, offre molti spunti di riflessione. Interessante è l'ambiguità continua nell'uso del termine "subterranea". Quello che poteva essere il nome della 'cella' in cui era rinchiuso il protagonista della storia, è invece riferito al mondo esterno. Quando viene, quindi, utilizzato il termine "subterranea", si pensa subito al sotterraneo ed alla prigione, per poi essere costretti a capovolgere il punto di vista: la vera prigione è il 'nostro' mondo.
Nicholls è senz'altro bravo in queste immagini, così come a sottolineare gli elementi caratterizzanti la società a cui apparteniamo in rapida successione: la scienza (si parla pur sempre di un 'esperimento'), la religione, l'insensibilità della gente e, non da ultimi, l'amore e l'odio.
Il ricorrente scontrarsi dei sogni del protagonista con la realtà dà la possibilità di guardare da una prospettiva che non è mai scontata. Esempio ne è il suo rifiuto nei confronti del nostro mondo: rifiuta di entrare nella nostra logica che è quella del sopraffare chi ti sta di fronte con tutti i mezzi possibili, compreso la morte.
Musicalmente, un buon disco new prog, forse troppo tirato per le lunghe per fare necessariamente un doppio, ma, in definitiva, un disco che non sfigura nella vasta produzione degli iQ.