Romislokus - Vinyl Spring, Digital Autumn

 Brani:

1-The snow of the rails; 2-The face of a city; 3-78; 4-Absolute control; 5-It is Winter; 6-Miss the target; 7-A tree by the wall; 8-Tuner; 9-Substance; 10-Smoke

Formazione:

Yuri Smolnikov: voce, chitarra; Mikhail Voronov: chitarra;vgeniy Gorelov:tastiere; Mikhail rovarnik: bsso; Dimtriy Shelmetev: batteria; Anna Goya: violino, voce; Irina Unakovskaya: violoncello; Maksim Karavaev: programmazioni.

2002, Sverchok Records - Durata: 51:45

Dalla fredda Russia, questa formazione composta da sette musicisti giunge al secondo album con la sua musica dai molteplici colori. I Romislokus puntano, infatti, su una miscela di suoni e di stili diversi che rendono particolarmente variegata l'opera realizzata.

Peter Gabriel - Up

La lunghissima attesa è finalmente terminata e Peter Gabriel, col suo nuovo album, ci trasporta in un universo di suoni ricchissimo e spettacolare. La prima cosa che colpisce è, infatti, l'incredibile massa sonora che caratterizza il lavoro e che conferma come quest'artista sia sempre attento alla cura della produzione e alle grandi possibilità che la moderna tecnologia riesce ad offrire. Tra suoni campionati, ritmi elettronici, chitarre e tastiere che riproducono effetti di ogni tipo, ospiti di varia estrazione per le parti vocali e orchestrazioni sinfoniche, "Up" mostra ancora la voglia di sperimentazione e di mettersi in discussione tipica di Gabriel.

Prog-metal

E' il 1992 quando l'ambiente del metal viene scosso dal notevole successo che riesce ad ottenere un gruppo newyorkese con l'album "Images and words". Si tratta dei Dream Theater, che avevano al loro attivo già un disco tuttavia passato inosservato. Col nuovo lavoro questo quintetto (voce-chitarra-tastiere-basso-batteria, tipico del rock sinfonico) mette in mostra straordinarie capacità tecniche in brani dall'ampio respiro, attraverso incredibili diavolerie tra tempi dispari, spettacolari intrecci strumentali e momenti dal sapore epico. Per realizzare tutto questo sono estremizzate certe soluzioni dei Rush e si inseriscono in un contesto di sonorità specificatamente metal (chitarre ruggenti, ritmi veloci e violenti) delle strutture tipiche di certo rock sinfonico, cioè brani lunghi, cambi di tempo e di atmosfera, contaminazioni di vari generi, ampio uso delle tastiere con qualche vago rimando classicheggiante.

Flöë Ëssi/Ëktah

L'uscita di un mini cd di questi tempi pare cosa alquanto bizzarra, d'altronde la moda del 45 giri per promuovere l'hit da classifica o da juke-box non ha mai fatto parte della musica progressiva bisognosa di spazi ben più vasti.
Allora cosa avrà spinto Vander & soci a fare ciò? Il motivo è da ricercarsi in un doveroso omaggio a Jean Marais, venuto a mancare l'8 novembre 1998. Celebre attore francese di tanti film spesso a carattere epico-storico, tra cui "Orfeo", "Il conte di montecristo", "Fantomas", "La bella e la bestia" del 1947, fino al recente "Io ballo da sola"; indimenticato anche per la convinta esternazione della sua omosessualità e l'unione che lo ha legato per una vita intera al regista Jean Cocteau.

IQ - Subterranea

 Un uomo è rinchiuso ed isolato da qualsiasi contatto umano da trent'anni. L'unico suo collegamento con il mondo esterno è tramite il 'sorvegliante' che gli fornisce i pasti.

D'improvviso, viene rilasciato: la voglia di scoprire cosa c'è oltre il proprio mondo, di scoprire cosa c'è in quell'altro mondo che lui pensa 'sotterraneo', è così forte da farlo correre via senza più badare a dove è ubicato il suo vecchio mondo di prigionia. Ma subterranea è appunto oltre la sua immaginazione: aerei, auto, rumore ovunque, gente ovunque, pareti di televisori nelle vetrine dei negozi.
A stento riesce a non impazzire.
Viene avvicinato da una setta religiosa, ma riesce a liberarsene e, magicamente, proprio quando ne aveva più bisogno, conosce una donna, l'unica che sembra comprenderlo.
Maya è dolce e amorevole, lo accoglie in casa sua ed è lei che gli dà un nome, un "attributo" che prima non gli era mai necessitato e che suona inaspettatamente gradito sulle sue labbra.
Poi, però, la ragazza scompare, e a lui sembra di essere, di colpo, tornato nella sua cella.
Durante la ricerca della ragazza si rende conto di essere seguito. La cosa lo sconvolge e capisce che Maya gli è stata portata via da 'loro'.
In un drammatico scontro con il suo inseguitore, prima di ferirlo a morte, riesce a sapere quello che gli sta succedendo: è vittima di un esperimento di uno scienziato, il cui nome è sinonimo di orrore, dottor Mockenrue.
Non più disorientato e pieno d'odio, ora sa cosa deve fare: uccidere lo scienziato! Ma, ancora, nella caccia alle informazioni su come raggiungere Mockenrue conosce altri soggetti i quali hanno un tatuaggio di uno strano simbolo sul braccio... lo stesso simbolo che ha tatuato anche lui sul suo braccio.
Dalle informazioni carpite al suo inseguitore e dalle poche notizie degli altri soggetti, il Nostro organizza una vera e propria spedizione di morte e riesce ad arrivare al dottore, nel suo vecchio 'carcere'.
Tuttavia, giunto davanti allo scienziato, comprende che non può uccidere ancora, che egli ormai è divenuto un pericolo per sé e per gli altri, sicché, sorprendentemente, gli chiede di rinchiuderlo di nuovo per tornare a sognare se stesso nel mondo di Subterranea.

La storia, in effetti, offre molti spunti di riflessione. Interessante è l'ambiguità continua nell'uso del termine "subterranea". Quello che poteva essere il nome della 'cella' in cui era rinchiuso il protagonista della storia, è invece riferito al mondo esterno. Quando viene, quindi, utilizzato il termine "subterranea", si pensa subito al sotterraneo ed alla prigione, per poi essere costretti a capovolgere il punto di vista: la vera prigione è il 'nostro' mondo.
Nicholls è senz'altro bravo in queste immagini, così come a sottolineare gli elementi caratterizzanti la società a cui apparteniamo in rapida successione: la scienza (si parla pur sempre di un 'esperimento'), la religione, l'insensibilità della gente e, non da ultimi, l'amore e l'odio.
Il ricorrente scontrarsi dei sogni del protagonista con la realtà dà la possibilità di guardare da una prospettiva che non è mai scontata. Esempio ne è il suo rifiuto nei confronti del nostro mondo: rifiuta di entrare nella nostra logica che è quella del sopraffare chi ti sta di fronte con tutti i mezzi possibili, compreso la morte.

Musicalmente, un buon disco new prog, forse troppo tirato per le lunghe per fare necessariamente un doppio, ma, in definitiva, un disco che non sfigura nella vasta produzione degli iQ.

Twelfth Night

 

  

La musica dei 12th Night è molto particolare.
In effetti, i 12th Night sono un caso a parte rispetto agli altri rappresentanti del new prog, e in questa corrente ci rientrano forse più per tradizione, o perché spesso hanno suonato nei medesimi luoghi frequentati da Marillion, IQ, Pendragon e Pallas in primis.
Il loro sound è tipicamente new wave, con chitarra in primo piano, basso a sei corde con molte sfumature rispetto allo standard del periodo, mentre le atmosfere più rarefatte sono create e preservate da una semplice tastiera (la famigerata Poly-six della Korg) e da un filo di organo Hammond.
Questi tratti distintivi fanno del gruppo uno dei classici esempi di come il prog può mantenere le proprie caratteristiche (di innovazione e sperimentazione) non discostandosi da ciò che accade intorno (la new wave, appunto).

Jethro Tull

La strepitosa carriera dei Jethro Tull, tra innumerevoli cambi di formazione ma con la solida guida del cantante-flautista Ian Anderson (10 agosto 1947, Edimburgo), 

va ormai avanti da oltre 35 anni, da quando, cioè, nel 1967 si costituisce la band a Londra. E' il periodo della celeberrima Swinging London, numerosi giovani creano gruppi rock sperimentando nuove forme musicali e riappropriandosi della tradizione classica, folkloristica e blues.

Peter Gabriel - Up

A 10 anni dal suo ultimo album di studio (US – 1992), Peter Gabriel torna con un disco di canzoni nuove (tranne un paio). Il progetto è stato talmente diluito nel tempo da perdere di coerenza: ad un titolo che sembra alludere a qualcosa di positivo ed allegro corrispondono dieci pezzi dove predominano le atmosfere cupe, la tristezza, l'incertezza. Così, dovendo scegliere tra le centinaia di pezzi scritti e registrati da Gabriel negli ultimi tempi, l'ex Genesis sembra aver preferito proprio quelli meno "up".

Concept e altre storie - Marillion - Misplaced Childood

 

Marillion - Misplaced childhood 

 

Misplaced Childhood

 Breve viaggio nel romanticismo lirico dei Marillion

 

 

di Matteo Salzano

 

Un concept classico-moderno che ha fatto conoscere i Marillion al vasto pubblico ed ha avuto il merito di avvicinare alla musica progressive nuove generazioni di appassionati.
Album simbolo di certo prog sinfonico dagli anni '80 in giù, "Misplaced Childhood" è impregnato di tutte le caratteristiche romantiche e melodiche destinate a far breccia nel cuore di chi non è particolarmente (o notoriamente ;-)) "sensibile" al genere.


Oak - Giffoni Valle Piana (SA), 28/09/02

Nell'ambito della seconda edizione di "Musicalmente", fiera del disco organizzata a Giffoni Valle Piana e che ha visto per l'occasione la presenza di Jenny Sorrenti come madrina, si è potuto assistere, nella prima serata, alla bella esibizione degli Oak, esperto gruppo che propone cover dei Jethro Tull.

Banco del Mutuo Soccorso - Salerno, 20/09/02

Trent'anni e non sentirli… E' passato un bel po' di tempo da quando il Banco del Mutuo Soccorso esordì col magnifico "Salvadanaio", ma ancora oggi Vittorio Nocenzi e compagni hanno tanta voglia di suonare e di incantare. In questo 2002 in cui si celebra il trentennale del gruppo sono stati, infatti, organizzati diversi concerti per festeggiare questo compleanno.

Solstice - Silent dance

 

I Solstice realizzarono "Silent Dance" nel 1984, con chiari connotati folk progressive e con qualche puntatina al jazz che mostrano evidenti riferimenti ai Renaissance e agli Yes.
L'album si apre con "Peace" in cui troviamo Sandy Leigh, dalla voce assai simile a quella di Annie Haslam, con eccellenti passaggi di chitarra e violino molto melodici (penso che questo lavoro non sia estraneo a Marcus Viana dei Sagrado).
Si prosegue con "Earthsong", dove davvero bello è il suono di chitarra e tastiere che creano un'atmosfera suggestiva (à la Yes).

Tony Banks

L'UOMO

"Ho sempre pensato che ci potessero essere due approcci alla musica: attraverso la matematica ed attraverso l'istinto". Mi piace partire da questa frase, carpita dalla bibbia di Armando Gallo ("I Know What I Like"), per iniziare un excursus su una personalità difficile del mondo del rock. Difficile non per il carattere spregiudicato, per l'insolenza, per il protagonismo, l'anticonformismo. Difficile proprio perché contraria a tutto questo e, dunque, maledettamente complicata da etichettare.

Yolk - Yolk97

     Brani:
1. Octopus; 2. Dr.Doolittle; 3. Hans guck in die luft; 4. Hanswurst; 5. Captain Carlos Kommandiert; 6. Billiger Jakob;
7. Twa corbies; 8. Smile; 9. Zeppelphilipp; 10. Suppenkasper; 11. Miesepeter; 12. Wo bartli den most holt; 13. Bach trotsz; 14. Old Octopus.
Formazione:

voce, batteria, violino e tastiere:Rèmy Strauli; chitarre: Willi Riechsteiner; basso: Beat Burkard; clarinetto:Lars Bjork;
sax: Stefan Hugi; tromba:Danu Erismann.

Prodotto da: Yolk - Anno: 1997, Xopf Records  - Durata: 60:08

Tra i numerosi credits citati nelle note di copertina di questo Cd si annoverano, fra gli altri, King Crimson, Cream, Bach, Schonberg, Magellan, Zappa ed i Primus!

Dream Theater - Metropolis part 2


Metropolis pt. 2
Scene da una memoria

Da un'idea sviluppata in Metropolis pt. 1 (nell'album "Images and Words"), in cui vengono presentati i due fratelli (i personaggi principali di questa storia), nasce uno dei concept più interessanti ed originali degli ultimi anni.
Non entro nel merito della discussione "Dream Theater prog o no?" (come al solito, a voi la scelta), ma quest'album è sicuramente un'opera ben pensata.

Osanna - Taka Boom

Trentesimo compleanno per questa band ed oltre al CD di cui parliamo, esce anche un libro a cura di Carmine Aymone intitolato "OSANNA – Naples in the world", prefazione di Peter Hammill, Afrakà edizioni. Entrambi non possono mancare al cultore del prog italico degli anni ‘70.
L’orologio degli Osanna era praticamente fermo al 1978, quando uscì "Suddance", lavoro affascinante quanto mai fuori tempo visto l’imperare di altri generi musicali. Non c’era più spazio per il prog e questo gli Osanna l’avevano capito benissimo, tanto che alcune frange come i Luna e i Nova per esempio, hanno preferito la strada di un pop-rock leggero o di una fusion di stampo americano, più vicini ai gusti del momento.

Correnti - Rock Sinfonico

 

Non sono pochi gli appassionati che, erroneamente, tendono ad identificare il progressive con il rock sinfonico. In effetti, come potete constatare anche da queste pagine, non c'è nulla di più sbagliato. E' facile, tuttavia, cadere nell'errore, in quanto col tempo il termine progressive è stato quasi "tatuato" in maniera indelebile ai gruppi più famosi di rock sinfonico, quelli che più di qualsiasi altra prog-band ottennero un buon successo commerciale. Ma rispondiamo alle classiche domande fatidiche: cos'è il rock sinfonico? Quali sono i gruppi ad esso appartenenti? Quali sono le differenze e quali i punti comuni rispetto agli altri sottogeneri del progressive?

Artisti - IQ

 Nel Luglio 1981, Martin Orford (tastiere), Mike Holmes (chitarre), Mark Ridout(batteria) e Carmine Brundell (ballerino/cantante), tutti ex The Lens, insieme al bassista Tim Esau, ex Eclipse, formarono gli iQ. Il nome, scelto a caso sfogliando i testi universitari di psicologia di Mike Holmes, è acronimo di Intelligence Quotient.

King Crimson

I King Crimson, per molti gruppo simbolo del prog, sono sicuramente 

tra le bands che hanno dato maggiori contributi al genere, sia in termini di album di grandissima qualità, sia in termini di successo, sia anche per importanza storica; basti pensare che si vede al loro primo album come vera e propria nascita del progressive rock. La carriera del Re Cremisi ruota intorno alla figura di Robert Fripp (1946, Wimborne, Dorset) chitarrista e compositore geniale, con una creatività fuori dal comune e sempre alla ricerca di suoni innovativi. Ma quando si fa riferimento ai King Crimson spesso si parla anche di "laboratorio musicale", infatti, guidati dalla mente di Fripp, si sono avvicendati nella band un nugolo di musicisti di grande classe che, specie nella prima parte della carriera del gruppo, non sono mai riusciti a mantenersi in una line-up stabile.

Gentle Giant

Forse il gruppo più "avventuroso" e complesso tra quelli "storici" del prog, negli anni '70 il Gigante Gentile ha scritto capitoli fondamentali del progressive con un'incredibile miscela di rock, musica barocca e medievale, dissonanze strumentali, senza disdegnare accenti jazz e folk, il tutto condito da cori e vocalizzi assolutamente originali, che in molti hanno tentato di imitare. Musica caratterizzata da un perfetto connubio di cuore e cervello, checché ne dicano i più accaniti denigratori del gruppo. Mai troppo amati e spesso accusati di pretenziosità e freddezza, i Gentle Giant erano formati da musicisti dalle straordinarie capacità tecniche e utilizzavano un'ampia strumentazione che permetteva una ricchissima gamma sonora.

Ere - Gli anni '90

Anni '90

Negli anni '70 il progressive ha vissuto i suoi momenti di massimo splendore grazie ad artisti rimasti nella storia, quali GenesisKing CrimsonELPYesPink FloydVdGGCamelJethro TullGentle GiantPFMBanco, ecc.
Gli anni '80 sono stati il "periodo buio", col prog caduto praticamente nel dimenticatoio e che ha vissuto solo una breve ma effimera stagione di successo grazie ai 
Marillion i quali, sulla scia del successo di "Kayleigh", sono riusciti a trascinare il movimento "new progressive" britannico con band del calibro di Twelfth NightiQPendragon e Pallas. Tuttavia, solo quei gruppi che si sono rifatti a certe caratteristiche sono riusciti ad avere una discreta popolarità, infatti tale filone new prog pescava a piene mani da certo prog "sinfonico" genesisiano dei seventies, riprendendone le strutture e cercando sonorità particolarmente incentrate su tastiere "banksiane" e chitarre "gilmouriane", col risultato che è mancata la personalità necessaria che poteva riportare il progressive alla dovuta considerazione, e con la conseguenza che altri gruppi di quel periodo ugualmente (e molto spesso maggiormente) validi sono rimasti nell'ombra nel tentativo di rendere più originale la loro proposta attraverso soluzioni meno scontate.
Si arrivò, così, al termine del decennio con un movimento progressive decisamente agonizzante. Ma qualcosa stava cambiando... 

Ere - Gli anni '80

Anni '80

Gli anni '80 rappresentano l'epoca della decadenza. Il prog è dimenticato, archiviato, fuori moda, la disco music insieme alla new wave è la musica imperante del periodo, che sommerge e omogeneizza un po' tutto.
I grandi del prog producono opere a dir poco imbarazzanti. In Italia, Le Orme (con "Venerdì"), PFM (con "Suonare Suonare", "Come ti va in riva alla città", "Miss Baker"), Banco (con "Banco", "Urgentissimo", "Buone notizie", "...e via") non fanno che piegarsi alle regole di mercato, mostrando una stanchezza compositiva e tutta la crisi di un genere che era stato il protagonista dal '70 al '77. All'estero le cose non vanno diversamente, i Genesis cambiano con "Abacab", "Genesis" e "Invisible Tuch", dischi con solo qualche episodio interessante ma, sicuramente, dischi di compromesso.
Gli Yes realizzano un bell'album all'inizio degli anni '80, "Drama", per poi perdersi in soluzioni (e successi) più commerciali con "90125", album lontano dal discorso intrapreso negli anni '70.

Ere - Gli anni '70

Anni '70

Come già si è detto, la nascita del prog è segnata dalla pubblicazione di "In the court of Crimson King" nel '69. Dall'uscita di questo fondamentale album dei King Crimson si è assistito ad un proliferare di band molto innovative per l'epoca, che tendevano ad inserire nella loro musica elementi di derivazione della musica classica o della tradizione folkloristica; si andava oltre le canzoncine di 3 minuti con i refrain immediatamente memorizzabili e si dava ampio spazio a lunghe esecuzioni strumentali.
Iniziarono così a venire alla ribalta gruppi del calibro di GenesisYesEmerson, Lake & PalmerGentle Giant, Van der Graaf GeneratorJethro TullCamelRenaissance, che, tra il 1969 e la seconda metà degli anni '70, diedero alla luce straordinari capolavori. Questi gruppi, pur abbastanza diversi tra di loro, vennero etichettati come appartenenti al filone del cosiddetto "rock sinfonico o rock romantico", proprio per indicare i punti di contatto che queste band avevano con la sensibilità della musica classica.
Senza dubbio il sottogenere sinfonico fu quello che ebbe maggiore successo commerciale, maggiore visione ed anche maggior numero di esponenti, ma il progressive si caratterizzò anche per altre correnti.

Ere - Gli anni '60


Gli "albori"

Verso la metà degli anni '60 c'è stata una netta evoluzione del rock, che si allontanava sempre più dalle semplici e ormai scontate forme del rock 'n' roll degli esordi. Se negli USA questa situazione si evidenziava nella nascente psichedelia di Jefferson AirplaineGrateful Dead e Velvet Underground, nel folk elettrico di Dylan e Byrds e nelle opere di Zappa, in Gran Bretagna il discorso è ben diverso.

Infatti, si privilegiò la ricerca dell'inserimento in ambito rock di forme e stili recuperati dal blues, dal folk e dalla musica classica. Il blues-rock bianco di CreamJohn MayallAnimalsTen Years After, il folk-rock di Fairport ConventionPentangleIncredibile String BandSteeley Span ottennero un notevole riscontro.

Correnti - Zeuhl

 


L’origine del termine convenzionale Zeuhl, utilizzato per definire una nuova proposta musicale che sconvolgerà l’Europa nei primi anni '70, è da associare ad uno dei gruppi fondamentali nato in quel periodo: i Magma.

Artisti - Marillion

 

Il primo 'nucleo' dei Marillion nasce nel '78 da un'idea del batterista Mick Pointer. Il nome del gruppo è Silmarillion, nome tratto da un libro pubblicato postumo di J.R.R. Tolkien, autore e ispiratore (involontario) di un genere letterario che è il FantasyAll'inizio i Silmarillion sono una band strumentale, con influenze non definite ma con una propensione ad una musica piuttosto complessa. Ma il gruppo è giovane e, dopo i primi 'disastri' live, chitarrista e tastierista se ne vanno.

Magma - Mekanik Destruktiw Kommandoh

 Premessa

Questa è la traduzione del testo contenuto nel terzo disco dei Magma, pubblicato nel 1973 ed intitolato "MEKANIK DESTRUKTIW KOMMANDOH". Questo lavoro, per quanto sia stata prestata particolare attenzione, non ha presunzione di fedeltà, pertanto sono gradite segnalazioni tese ad una migliore interpretazione.

11.05.2002
Geppo

Caravan - Roma, Alpheus, 17/04/02



Quattrocento chilometri, tra andata e ritorno, per i Caravan si possono anche fare, soprattutto perché non li abbiamo mai visti dal vivo. Giancarlo ed il sottoscritto si organizzano prendendo i biglietti in prevendita un paio di settimane prima (non si sa mai!!!) ed, arrivati al fatidico giorno, dopo il lavoro partono per Roma in auto.
Con lo stereo ci rinfreschiamo la memoria ed inseriamo il nastro di "In the Land of Grey and Pink", però non prestiamo troppo all’ascolto, data l’appassionata discussione su alta fedeltà, apparecchi valvolari, l’importanza dei cavi di segnale, di potenza e quant’altro... Ma il sottofondo musicale che ci accompagna non manca di prepararci al concerto di cui abbiamo poche notizie. Sappiamo che ci saranno Hastings e Coughlan, rispettivamente chitarrista e batterista “storici” della band, ed il locale garantirà sicuramente dei posti a sedere.

Magma - Kobaia

Premessa

Questa è la traduzione del testo contenuto nel primo disco dei Magma, un doppio concept album uscito nel 1970 intitolato “Kobaia”.
Il testo base è in francese, i titoli dei brani sono in Kobaiano, lingua creata dagli stessi Magma. Questo lavoro, per quanto sia stata prestata particolare attenzione, non ha presunzione di fedeltà, pertanto sono gradite segnalazioni tese ad una migliore interpretazione dello scritto originario. Un particolare ringraziamento a Davide e Mariè per la preziosa collaborazione alla traduzione.

25.04.2002
Geppo

Magma - 1.001° Centigrades

 Premessa

Questa è la traduzione del testo contenuto nel secondo disco dei Magma, pubblicato nel 1971 ed intitolato “1.001° Centigrades”. Questo lavoro, per quanto sia stata prestata particolare attenzione, non ha presunzione di fedeltà, pertanto sono gradite segnalazioni tese ad una migliore interpretazione dello scritto originario in francese. Un particolare ringraziamento a Davide e Mariè per la preziosa collaborazione alla traduzione.

25.04.2002
Geppo