“Tene ‘a musica ‘int’ ‘o core”… Il celebre inizio di ’a zingara, brano con cui gli Osanna aprono il concerto, può tranquillamente essere riferito non solo alla protagonista di questa meravigliosa composizione, ma anche a Lino Vairetti, anima del gruppo, che con la sua voce calorosa guida la nuova incarnazione di questa formazione nel nuovo millennio, ripercorrendone alcune tappe fondamentali.
Affiancato dal fido Enzo Petrone e da giovani e validi musicisti, il cantante ripropone gran parte dei brani contenuti in Taka boom, escludendo quelli inediti. E’ musica che ha radici antiche, mediterranea e pregna di napoletanità, ma eseguita con piglio moderno, grazie a ottimi arrangiamenti e a quella passione che da sempre accompagna gli Osanna. I brani hard rock come Vado verso una meta, Everybody’s gonna see you die e Mirror train sono trascinanti, la poesia di ’a zingara e In un vecchio cieco vanno… ‘int’ o core, gli estratti da Palepoli - Oro caldo e Fuje a chistu paese - sono emozionanti e più di un brivido ci corre lungo la schiena. Il concerto non è lunghissimo, ma sprigiona energia e sentimento ed il conclusivo bis - piacevole sorpresa - ’o napulitano è un altro saggio di bravura. L’unica piccola stonatura è quella nuova versione de L’uomo che si fa davvero fatica a digerire, ma il feeling, l’intensità e la voglia di suonare traspaiono in continuazione nell’ottima performance in un piccolo palazzetto che non favorisce certo l’acustica migliore. Grazie Osanna, grazie Lino, per le splendide pagine progressive scritte 30 anni fa, per le emozioni che ancora oggi donate e per avere ‘a musica ‘int’ ‘o core…
Peppe
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