| | Brani: |
1-Il gioco delle parti; 2-Le promesse della notte; 3-Il giardino di Esperia; 4-Piccolo paesaggio folk; 5- Schegge di poesia; 6-Canto di addio; 7-Morte di un anonimo guerriero; 8-Azioni/Reazioni; 9-Cosa sarà questa volta?; 10-La lotteria di Babilonia; 11-Classica; 12-A metà del ponte | |
| Formazione: | |
Daniele Persico: voce; Chacho Marchelli: voce; Ivan Passo: chitarra; G. Luca Milan: chitarra; Aldo Campnanelli: tastiere; Fabio Biffignandi: batteria: Andrea Peasso: basso; Massimo Faletti: flauto; Lorenzo "lampo" Botoli: flauto; Manuela Manno, Marisella Dessi: cori; Rinaldo Doro: ghironda; Andrea Sibilio: violino e viola; Claudio Rolandi: fisarmonica; Gilberto Garavelli, Liz Dell'Ajra, Antonio Laferrara, Randy Faraj: percussioni; Michele Moruzzi: narratore; Roberto Giuliano: programmazione computer. | |
| 2002, Lizard - durata totale: 51:06 |
Giungono al terzo album gli italiani Imagin'aria, con una proposta che diventa sempre più personale. Similmente ai Germinale, ma con sonorità differenti, gli Imagin'aria non si "vergognano" di proporre brani di breve durata e vicini alla forma canzone, suonando con una classe ed una fantasia fuori dal comune e mantenendo integra ed intatta la loro inclinazione prog.
In alcuni casi le tracce del cd si basano su un rock aggressivo, dalle venature quasi hard, altre volte si mantengono invece nella migliore tradizione progressiva italiana, ma non mancano anche delle situazioni vicinissime al folk.Un album che si presenta quindi molto variegato, con mirabili costruzioni strumentali, ma anche con parti vocali decisamente convincenti. Alla formazione base che si esibisce con 2 chitarre (Ivan Peasso e Gianluca Milan), basso (Andrea Peasso), batteria (Fabio Biffignandi) e voce (Daniele Persico) si aggiunge, inoltre, la preziosa collaborazione di ospiti alle tastiere, che favoriscono un sound prog più classico, e al flauto e al violino, per creare quei momenti di maggiore delicatezza e quei rimandi sinfonici (senza dimenticare la presenza di qualche coro femminile).
Spicca, inoltre, il nome di Rinaldo Doro, che in due brani si esibisce alla ghironda sostenendo le rifiniture più vicine al folk. "Esperia" risulta quindi un disco slegato dalle forme più conosciute di progressive, ma non ne perde l'essenza ed è questo il grande pregio degli Imagin'aria: quello di riuscire ad offrire un prodotto personale, lontano da immediate somiglianze con gruppi storici e quindi decisamente fresco ed interessante. Ancora una volta c'è da rallegrarsi per la ricchezza e la validità dell'attuale scena prog italiana.
Peppe
Gennaio 2003
Nessun commento:
Posta un commento