Ciccada - The finest of miracles

alt Brani:
1-A night ride; 2-Eternal; 3-At the death of Winter; 4-Around the fire; 5-Lemnos (Lover's dance).
The finest of miracles: 6-Birth of the lights, 7-Wandering, 8-Siren's call; 9-As fall the leaves; 10-Song for an island.
Formazione:
Evangelia Kozoni: vocals; Nicolas Nikolopoulos: flute, tenor sax, recorders, organ, mellotron, synthesizer, piano, electric piano, glockenspiel; Yorgos Mouhos: acousti, classical and electric guitars, backing vocals; Yiannis Iliakis: drums, marimba and assorted percussion.
Guests
Lydia Boudouni: violin; Omiros Komninos: bass; Savvas Paraskevas; piano, electric piano; Jargon: vocals; Yorgos Lambadis: bass; Marianna Vassou: cello; Panayiotis Sioras: clarinet, bass clarinet.
Suono Brass Quintet
Yannis Moraitis: trumpets; Panayotis Zafiropoulos: trombone; Dionysis Agalianos: trumpet; Spyros Kakos: french horn; Sakis Myronis: tuba.
Special guest
Johan Brand: bass
2015, Fading Records - durata totale: 46:50

Dopo l'apprezzato A child in the mirror, pubblicato nel 2010, i Ciccada sfornano un nuovo album, sempre grazie alla Fading Records, che sembra destinato a seguire e migliorare le già buonissime impressioni lasciate con il debutto.

Robert Reed - Sanctuary

Spesso e volentieri il mondo del prog è incomprensibile. La parola capolavoro viene usata (e sprecata) tante volte e a sproposito per nuove produzioni che in realtà lascaino ben più di un punto interrogativo. Vengono individuati geni e salvatori della patria che non inventano nulla di nuovo, nè riescono a dare al mondo del prog la visibilità dei giorni migliori (utopia che, a quanto pare, ancora illude qualcuno). E poi un personaggio come Robert Reed, attivo sulle scene da circa un ventennio con numerosi progetti non viene preso troppo sul serio e la sua musica riceve spesso critiche aspre e ingiustificate. 

Breznev Fun Club - Il misantropo felice

Avevano destato grande impressione con il loro esordio di cinque anni fa, che raccoglieva composizioni risalenti agli anni '90 e che mostrava sia un indirizzo jazz-rock canterburiano memore dei trascorsi di Hatfield and the North e National Health sia una propensione verso territori più vicini al R.I.O. I Breznev Fun Club fanno oggi il bis con Il misantropo felice, album con brani composti tra il 1997 ed il 2001 (ma registrati tra il 2011 e il 2014) e che pone l'accento fortemente sulla voglia di avanguardia del gruppo. 

Runaway Totem - Viaggio magico

alt Brani:
1-1- Mongolian voyage/Cucamonga Valley; 2-1-Mozambico; 3-1-Jaipur la città rossa; 1-2-Segreto tra le mura; 2-2-Ganesha puja; 3-2-TAT l'albero cosmico.
Formazione:
Cahal De Betel - Gottardi Roberto: guitars, electronic luthery, synt glass, voice on 3-2; Re-Tuz - Raffaello Regoli: voice, diplophonie, marranzano; Soti San - Antonella Bertini: voice, diplophonie; Dauno - Buttiglione giuseppe: bass, fretless bass; Tipheret - Morghen Germano: drums, keyboard on 3-2.
2014, Runaway Totem Records - Durata disco 1: 41:56; disco 2: 45:24

4 maggio 2013, i Runaway Totem salgono sul palco del Teatro di Mori di Trento per un concerto che rappresenta una nuova tappa importante per la longeva band italiana e che è stato immortalato su questo doppio album dal vivo intitolato Viaggio magico. Titolo suggestivo e ambizioso, che ricorda un po' Claudio Rocchi e che descrive già in maniera intrigante la musica proposta da Cahal De Betel e compagni.

Five-Storey Ensemble - Not that city alt

alt Brani:
1-The harbringer; 2-Bondman's wings; 3-The incommunication; 4-To ringfly; 5-A disappearing road; 6-The unpainted; 7-Yesterday dormant; 8-The protector; 9-Fear-dream; 10-Amid the smoke and different questions; 11-Not that city.
Formazione:
Vitaly Appow: bassoon, saxes; Alexander But'ko: accordion; Andrey Evdokimov: acoustic and electric guitars; Natalja Malashkova: oboe; Dimitry Maslovsky: bass guitar; Olga Podgaiskaja: piano, keyboard, vocal; Olga Polakova: flute; Anastasia Popova: violin; Nikolay Semitko: drums, percussion; Vyacheslav Plesko: doublebass; Sergey Dolgushev: vocal.
With assistance of Jury Korogoda: guitar electric (6, 9); Cirill Christia: violin (6, 8, 9); Nadia Christia: cello (6, 9, 11).
Produced by Andrew Bogdanow.

2013, AltrOck Productions - durata totale: 55:51

Tra le band che nel nuovo secolo hanno maggiormente contribuito a rivitalizzare il panorama legato al R.I.O. e all'avanguardia nell'ambito del prog spicca sicuramente il nome dei bielorussi Rational Diet. Dopo On phenomena and existences del 2010 c'è stato però lo scioglimento del gruppo, che ha comunque portato a due nuovi progetti, uno denominato Archestra ed uno, quello di cui ci occupiamo, è stato chiamato Five-Storey Ensemble.

Habitat - Utensilios y artilugios

alt Brani:
1-Las Gargolas; 2-La persecucion de la nave errante; 3-Mujer-Medusa; 4-Las hadas negras; 5-Las runas; 6-Tema para los campos exhaustos; 7-Las masas de agua; 8-El hombre con Navidad en sus labios; 9-ajr; 10-Pasaje a la ciudad occulta con runas-alpina; 11-Utensilios y artilugios.
Formazione:
Aldo Pinelli: voce, basso, chitarre acustiche e elettriche, tastiere; Roberto Sambrizzi: batteria e percussioni.
Con la partecipazione di
Elizabeth Minervini: pino e organo (1); Gonzalo Albarracin: chitarra (8 e 10).
2014, Lizard - durata totale: 59:34

Nuovo capitolo per gli Habitat, creatura argentina del polistrumentista, cantante e compositore Aldo Pinelli, già da diversi anni ben supportata dalla nostra Lizard. Accompagnato da Roberto Sambrizzi alla batteria e alle percussioni e coadiuvato dagli ospiti Elizabeth Minervini e Gonzalo Albarracin, Pinelli ci ripropone una formula consolidata, con un prog intriso di romanticismo e dall'animo caldo, con il quale non nasconde le sue origini latine.

Intervista - Yuka & Chronoship

La nostra presenza al festival di Veruno del 2015 ci ha permesso di ammirare numerosi artisti che animano le scene del prog attuale. I giapponesi Yuka & Chronoship stanno dimostrando di essere abili esponenti del filone sinfonico-romantico, con una proposta che pesca sì dai classici degli anni '70, ma che dimostra anche come i musicisti abbiano saputo assimilare gli echi del passato inserendo anche soluzioni di una certa personalità. A guidare il gruppo è la tastierista Yuka Funakoshi, uno scricciolo che ispira simpatia immediata e che, cosa più importante, stao dimostrando ottime doti non solo come esecutrice, ma anche come cantante e compositrice. Abbiamo avuto modo di intervistarla via e-mail e ve ne offriamo il resoconto.

- Partiamo dal festival di Veruno. Come siete stati contattati per la vostra partecipazione?

Ci è stato chiesto di partecipare a questo grande festival quando abbiamo suonato al festival Crescendo in Francia lo scorso anno.

Posto Blocco 19 - Motivi di sempre

Brani:
1-A un passo dal cielo (suite 1); 2-E la musica va; 3-All'alba del giorno dopo; 4-Scandendo il tempo; 5-A un passo dal cielo (suite 2). 6-Bonus track: L'ultima acqua.
Formazione:
Francesca Campagna: voce; Massimo Casaro: basso; Raimondo Fantuzzi: chitarra e voce; Stefano Savi: percussioni; Graziano de Palma: tastiere; Vittorio Savi: batteria.
Bernardo Lanzetti: voce (6). Giancarlo Di Bella: tastiere (6)
2014, Locanda del Vento - Durata totale: 35:15

E' la passione a guidare questi musicisti. La passione verso il progressive rock d'annata. Verso quegli anni '70 molto movimentati anche in Italia, con Premiata Forneria Marconi e Banco del Mutuo Soccorso a fare la voce più grossa. I Posto Blocco 19 nascono proprio in quel periodo, ma solo nel 2014 vedono un vero debutto discografico ufficiale, con l'album Motivi di sempre, che riprende caratteristiche care ai protagonisti dei seventies e le spinge verso i nostri giorni.

The Sours - The Sours

alt Brani:
1-Everwas; 2-Second stop; 3-Gnt; 4-Seawitch; 5-Three chandeliers; 6-Angie; 7-Survivalist; 8-R for regret; 9-Kubrick; 10-Wish; 11-Egret.
Formazione:
Sarah Schrift: vocals, guitar (on 7 & 9); Sasha Markovic: guitars; Kana Kamitsubo: piano (on 3 & 10).
Prodotto da Sasha Markovic.
2014, Zozemusic/Moonjune Records - Durata totale: 35:29

Dopo il bellissimo esordio a nome Yagull, il chitarrista Sasha Markovic unisce le forze con la cantante Sarah Schrift e nasce così il sodalizio che dà vita a questo nuovo progetto denominato The Sours.

Ligro - Dictionary 3

Brani:
1-Bliker 4; 2-Pentagonal krisis; 3-Tragic hero; 4-The 20th Century collaseu; 5-Lonely planet.
Formazione:
Agam Hamzah: guitar; Adi Darmawan: bass; Gusti Hendy: drums & percussion. Special guest Ade Irawan: keyboards on 1.
2015, Moonjune Records - Durata totale: 63:48

Per gli appassionati di quel jazz-rock progressivo aperto a varie forme di contaminazione, proposto spesso e volentieri dalle pubblicazioni della Moonjune Records, il nuovo album degli indonesiani Ligro può rappresentare un tesoro di immenso valore.

Jade Warrior - Jade Warrior

alt Brani:
1-Traveller; 2-Prenormal  Day At Brighton; 3-Masai Morning; 4-Windweaver; 5-Dragonfly Day; 6-Petunia; 7-Telephone Girl; 8-Psychiatric Sergeant; 9-Slow Ride; 10-Sundial Song.
Formazione:
Tony Duhig: guitars; Jon Field: percussion, flute; Glyn Havard: bass, vocals.
1971, Vertigo

Non certo una psichedelia stellare quella del trio inglese dei Jade Warrior; niente spedizioni cosmiche o nuove galassie musicali da scoprire, il loro viaggio per quanto onirico è decisamente più terreno, partendo per l’Inghilterra si passa per lidi esotici e contaminazioni africane, fondendo il tutto in un'unica soluzione.

Landberk - Indian Summer

LANDBERK Indian Summer reviews

1996, Record Heaven

Quando nei primi anni '90 il mondo del progressive cominciava a mostrare una vivacità maggiore rispetto al decennio precedente tre gruppi svedesi riuscirono a catturare un bel po' di attenzioni. Se gli Anglagard restano oggi quelli probabilmente più amati e gli Anekdoten i più costanti, i Landberk sono senza dubbio i più sottovalutati. Anch'essi, come i loro colleghi citati, hanno mostrato da subito delle influenze crimsoniane abbastanza marcate, sia per l'ampio utilizzo del mellotron, sia per certe soluzioni sinfoniche che rimandavano ai primi album di Fripp e compagni. Eppure, nonostante dei riferimenti abbastanza evidenti, fin dall'esordio del 1992 con Riktigt akta, i Landberk, più dei loro connazionali maggiormente seguiti, hanno cercato un percorso personale, provando a distaccarsi da qualsiasi cliché attraverso una proposta che, pur mostrando riferimenti al romanticismo dei primi King Crimson, vedeva anche una malinconia più tipicamente nordica, parzialmente debitrice del Progg svedese degli anni '70 e pronta ad insinuarsi nel cuore degli ascoltatori con atmosfere brumose ed una chitarra minacciosa.

SimakDialog - Live at Orion

alt Brani:
disc one
1-Throwing words; 2-Stepping in; 3-For once and never; 4-One has to be; 5-Lain parantina.

disc two
1-This spirit; 2-Kemarau; 3-Disapih; 4-5, 6.
Formazione:
Riza Arshad: Fender Rhodes electric piano; Tohpati: electric guitar; Rudy Zulkarnaen: bass guitar; Endang Ramdan: Sundanese kendang percussion; Erlan Suwardana: Sundanese kendang percussion; Cucu Kurnia: assorted metal percussion
with special guest
Beledo: guitar (track 4, disc 2)
2015, Moonjune Records - durata totale disc 1: 58:49 - durata totale disc 2: 52:42

Grazie alla lodevole inziativa del sempre encomiabile Leonardo Pavkovic, boss della Moonjune Records, gli indonesiani SimakDialog nel 2013 hanno potuto intraprendere un breve tour che ha toccato diverse cittadine della costa orientale delgi Stati Uniti. La band si è presentata sui palcoscenici americani con una "base" elettrica formata dal leader Riza Arshad impegnato al piano Fender Rhodes, dallo straordinario chitarrista Tohpati e da Rudy Zulkarnaen al basso e da una sezione percussiva che ha visto impegnati Endang Ramdan, Erlan Suwardana e Cucu Kurnia con strumenti esotici (niente batteria!).

Chris Mussi - Gloom

Brani:
1-Glowing lights; 2-Hanging Moon; 3-Bright star; 4-The hermit; 5-Caryr on; 6-Sometimes; 7-Prometheus.
Formazione:
All instruments: Chris Mussi.
2015, autoproduzione - durata totale: 26:26

Cristiano Mussi è un musicista piemontese che può vantare diversi album al suo attivo, tra i quali spiccano Tilt (pubblicato dalla Musea) e Tocca la luna (autoprodotto), lavori con i quali si è fatto conoscere dai più attenti appassionati del mondo del prog grazie a sonorità raffinate e ad un abilità chitarristica che lo ha visto impegnato anche in sentieri già battuti da artisti di fama come Steve Hackett e Anthony Phillips.

Dewa Budjana - Hasta Karma

alt Brani:
1-Saniscara; 2-Desember; 3-Jayaprana; 4-Ruang dialisis; 5-Just kidung; 6-Payogan rain.
Formazione:
Dewa Budjana: electric & acoustic guitars; Joe Locke: vibraphone; Antonio Sanchez: drums; Ben Williams: upright bass.
Plus special guest Indra Lesmana: piano, melodica on 4, 5, 6.
Vocals on 4 by Jro Ktut.
Produced by Dewa Budjana

2015, Moonjune Records - durata totale: 52:39

Continua in ascesa la carriera del chitarrista indonesiano Dewa Budjana, che con questa nuova uscita mostra ancora una volta non solo di essere artista prolifico, ma anche di saper toccare livelli qualitativi indubbiamente elevati. In Hasta Karma si circonda nuovamente di musicisti di grandissimo spessore e così troviamo al suo fianco Joe Locke al vibrafono, Antonio Sanchez alla batteria e Ben Williams al basso.

Solaris - Marsbéli Kronikak II

 
Uno dei più bei dischi prog degli anni '80 è sicuramente Marsbeli Kronikak degli ungheresi Solaris, a parer di chi scrive da top 5 di quel decennio. Per un gruppo nato in Est Europa in quel periodo non era facile, tuttavia, andare avanti e dopo un secondo album intitolato 1990, bellissimo anche questo, ci fu lo scioglimento. Ma la storia della band è andata avanti, tra reunion a sorpresa, il grave lutto per la perdita del chitarrista Istvan Cziglan, nuove separazioni, pubblicazioni d'archivio ed altri progetti musicali e si giunge nel 2015 ad un nuovo capitolo discografico, che riporta indietro nel tempo, fino a quel magico esordio del 1984.

Minimum Vital - Pavanes

Quando un gruppo ha oltre venticinque anni di carriera alle spalle e ha scritto pagine importantissime del prog degli anni '90 ogni nuova uscita discografica riserva aspettative altissime. Per di più, se il nuovo album è un doppio la curiosità e l'attesa di ascoltarlo crescono a dismisura. Forse è per questi motivi che il primo approccio a Pavanes può lasciare qualche incertezza sulla qualità dei Minimum Vital di oggi: le impressioni immediate, infatti, sembrerebbero quasi indicare una band che ha perso brillantezza rispetto alle grandi prove del passato. Ci può essere del vero in quanto appena affermato, eppure, ripetuti ascolti di questo lavoro fanno apprezzare sempre di più il nuovo parto dei francesi.

Quanah Parker - Suite degli animali fantastici

alt Brani:
1-From distant lands;

Suite degli animali fantastici:
2-Risveglio onirico; 3-Danza di un mattino; 4-Interludio notturno; 5-Déjà vu fantastico; 6-Luci dagli abissi; 7-Cantico marino; 8-Animale multiforme; 9-Ritorno alla mente;

10-A Big Francesco; 11-Death of a deer; 12-Make me smile.
Formazione:
Riccardo Scivales: tastiere; Elisabetta Montino: canto; Giovanni Pirrotta: chitarre elettriche e acustiche + basso (tracce 10, 11, 12); Paolo Ongaro: batteria e percussioni; Alessandro Monti: basso (tracce da 1 a 9), flauto dolce Moeck, campanelli, tabla, claves, triangolo.
2015, Musiche Particolari & Records - durata totale: 50:26

I Quanah Parker sono una band che nasce e si muove negli anni '80, ma che solo pochi anni fa hanno avuto l'opportunità di pubblicare la loro musica, grazie al cd intitolato Quanah! in cui comparivano brani che avevano radici antiche e che avevano una chiara matrice new-prog. La band, così, si ritrova ad affrontare una sorta di seconda vita, con il leader Riccardo Scivales che spinge i suoi compagni di avventura verso nuove tappe in una carriera che nel 2015 vede la seconda uscita discogafica, intitolata Suite degli animali fantastici.

feat. Essserelà - Tuorl

alt Brani:
1-Don't leave your dinosaur at home; 2-Anche cotoletta; 3-Il nostro batterista ha un buco nella gamba; 4-Canguros de la ventana; 5-S.r.l.à; 6-No (); 7-/°\\°//°\\°//°\\°/; 8-What a (tetra)pack; 9-Un duettrè qqua; 10-Stichituffelpa rampa esserelà tum perugià; 11-Loop o' pool.
Formazione:
Francesco Ciampolini: pianoforte, tastiere; Renato Minguzzi: chitarre; Lorenzo Muggia: batteria; Esserelà: ispirazione.
2015, Joe Frassino Records - durata totale: 52:36

Alla riscoperta del jazz-rock progressivo italiano... Negli anni '70 le punte di diamante erano Perigeo, Napoli Centrale e Arti e Mestieri, ma in tanti si cimentavano con validissimi risultati. In anni più recenti i nomi di maggiore caratura sono stati quelli di Deus Ex Machina, D.F.A. e Accordo dei Contrari. Ed ecco che ora ne arriva uno nuovo, che si affaccia con prepotenza nel panorama odierno grazie ad un disco che ha tutte le potenzialità per farsi apprezzare da chi adora gli artisti citati.

Spettri - 2973 – MMCMLXXIII – La nemica dei ricordi

 

alt Brani:

1-Il Lamento Dei Gabbiani (5:37); 2-La Nave (7:24); 3-La Profezia (7:07); 4-Onda Di Fuoco Pt. I (3:56); 5-Onda Di Fuoco Pt..II (2:50); 6-La Nemica Dei Ricordi (7:17); 7-Il Delfino Bianco (4:05); 8-La Stiva (5:50); 9-L'Approdo (4:55)
CD Bonus tracks:
10-Il Lamento Dei Gabbiani (Mono Version); 11-La Profezia (Mono Version); 12-La Stiva (Mono Version)

Formazione:

Stefano Melani: Hammond, Leslie GRS, Arp Odissey, Piano, Mellotron, Wurlitzer; Raffaele Ponticiello: Guitar Gibson, Yamaha, Ampli Marshall; Vincenzo Ponticiello: Bass Guitar; Mauro Sarti: Drums, Flute, Gong; Matteo Biancalani: Sax; Ugo Ponticiello: Lead Vocals.
With:
Elisa Montaldo (Il Tempio delle Clessidre): Vocals on "Il Delfino Bianco"
Stefano Corsi (Whisky Trail): Celtic Harp and Harmonica on "L'Approdo"

2015, Black Widow

Ritornano dalle nebbie di tempi mitici gli Spettri, uno dei tanti gruppi che facevano parte della scena prog italiana oscura degli anni ’70. La Black Widow, meritoria etichetta genovese sempre molto attenta a disseppellire le pepite nascoste della galassia underground italiana dell’epoca, ha reso disponibile nel 2011 il leggendario album d’esordio degli Spettri che all’epoca non fu pubblicato.

Not A Good Sign - From a distance

alt Brani:
1-Wait for Me (5:05); 2-Going Down (4:19); 3-Flying Over Cities (4:59); 4-Not Now (5:07); 5-Aru hi no Yoru Deshita (3:41); 6-Pleasure of Drowning (5:52); 7-I Feel Like Snowing (7:20); 8-Open Window (7:22); 9-The Diary I Never Wrote (5:32); 10-Farewell (1:50).
Formazione:

Paolo 'Ske' Botta: Keyboards; Alessio Calandriello: Vocals; Alessandro Cassani: Bass; Francesco Zago: Guitars; Martino Malacrida: Drums.
With:
Jacopo Costa: Vibraphone, Glockenspiel; Eleonara Grampa. Oboe, English Horn; Maurizio Fasoli: Grand Piano; Gian Marco Trevisan: Electric guitar.

2015, Fading Records - durata totale: 51: 07

Nuovo lavoro per i Not A Good Sign, talentuosa formazione new-prog italiana formata da membri degli Yugen (Paolo “Ske” Botta alle tastiere e Francesco Zago alla chitarra, quest’ultimo uscito dopo le registrazioni del nuovo disco e sostituito da Gian Marco Trevisan).

No Strange - Universi e trasparenze

 

alt Brani:

Lato A: 1-Die Sanftmütigen (Popol Vuh); 2-Dawn (The Nice); 3-Susan Song (Le Stelle Di Mario Schifano).
Lato B: 1-Embroidery (Terry Riley); 2-The Tortoise, His Dreams And Journeys (La Monte Young).

Formazione:

2015, Area Pirata-Psychout Records

I No Strange sono uno dei più longevi e importanti gruppi della neo-psichedelia italiana. Formatisi alla fine degli anni ’70 da Salvatore “Ursus” D’Ursus, cultore di beat, esperto di cultura lisergica e autore delle fantasiose e pischedeliche copertine e da Alberto Ezzu, musicista colto e validissimo legato alle esperienze della musica d’avanguardia.

Merry Go Round - Merry Go Round

 

alt Brani:
1-Dora's Dreams; 2-After; 3-Autumn Days; 4-Poison Ivy; 5-Free Ride; 6-Changeling; 7-To Die of Fear; 8-Indian Rope Man; 9-In Search of Lost Time; 10-Mesmerized Worlds; 11-Friday the 13th.
Formazione:
Martina Vivaldi: voce; Renzo Belli: chitarre, voce; Sandro Vitolo: chitarre; Michele Profeti: organo, mellotron, moog; Stefano Gabbani: basso, voce; Sandro Maccheroni: batteria.
2015, Black Widow - durata totale: 57:54

La Black Widow rende disponibile l’album d’esordio dei Merry Go Round, band di progressive psichedelico formatasi nel 2012. In realtà il gruppo toscano ha una lunga storia alle spalle che affonda le sue radici nella mitica scena psichedelica pisana.

Delirium - L'era della menzogna

 

alt Brani:
1-L'Inganno del Potere; 2-Il Nodo; 3-L'Angelo del Fango; 4-Fuorilegge; 5-La Deriva; 6-L'Era della Menzogna; 7-La Voce dell'Anima; 8-Basta; 9-Il Castello del Mago Merlino (Come un Tempo).
Formazione:
Ettore Vigo: Keyboards; Martin Grice: Saxophone, Flute; Fabio Chighini: Bass Guitar; Michele Cusato: Electric Guitar; Alessandro Corvaglia: Vocals, Keyboards, Acoustic Guitar; Alfredo Vandresi: Drums.
2015, Black Widow

I genovesi Delirium sono uno dei nomi storici del glorioso prog italiano.

Cherry Five - Il pozzo dei giganti

 

alt Brani:
1-Il Pozzo dei Giganti (Inferno XXXI) (24:51); 2-La Forza del Guerriero (3:15); 3-Il Tempo del Destino (4:02); 4-Terra Rossa (5:31); 5-Un Mondo Tra noi Due (3:30); 6-Dentro la Cerchia Antica (Paradiso XVI) (8:40)
Formazione:

Carlo Bordini: Drums; Antonio "Tony" Tartarini: Vocals; Gianluca De Rossi: Hammond Organ, Mellotron, Moog, Piano; Pino Sallusti: Bass; Ludovico Piccinini: Guitars.

2015, Black Widow - durata totale: 49:49

La Black Widow si sta confermando un’etichetta di assoluto rilievo nel proporre il ritorno di vecchie glorie del prog italiano.

DAAL - Dances of the drastic navels

alt Brani:
1-Malleus Maleficarum; 2-Elektra (an evening with...); 3-Lilith; 4-The dance of the drastic navels; 5-Inside you.
Formazione:
Alfio Costa: keyboards, samplers and noises; Davide Guidoni: acoustic and electronic drums, acoustic and electronic percussions, gongs, octobans, samplers.
Special guests
Ettore Salati: guitars; Bobo Aiolfi: basses; Tirill Mohn: voices on 5; Letizia Riccardi: violin on 5; Guglielmo Mariotti: voice on intro of 1.
Produced by Alfio Costa and Davide Guidoni

2015, Agla Records - durata totale: 51:24

Dopo il romanticismo oscuro del Dodecahedron tornano un po' agli esordi Davide Guidoni e Alfio Costa con il loro progetto DAAL e con un nuovo disco ancora ricercato e ben strutturato. Emblematico l'incipit con un brano come Malleus Maleficarum, che per oltre dieci minuti ci assale con suoni pesanti e ritmiche ossessive, facendoci entrare subito nel pieno del lavoro. Alfio Costa alle tastiere va ad alternare suoni moderni, effetti elettronici e note di piano classicheggiante e sinistro, creando atmosfere care ai Goblin, mentre Davide Guidoni è la solita macchina ritmica ed è ben coadiuvato da Bobo Aiolgi al basso. A rendere ancora più vivace il tutto si aggiunge il tocco di Ettore Salati, che con la sua chitarra elettrica contribuisce non poco a mantenere forte le venature dark del brano.

Reverie - Revado

alt Brani:
Esperanto
1-La tradezerta komercisto; 2-Kiam alvenos la fino; 3-Arkana belulino; 4-Plurmiljaraj knaboj; 5-Danco de l' maro; 6-Plurestantaj memoroj; 7-Koto kaj lumo; 8-Pluvas rosmareno; 9-Silkovojo; 10-Oceano.
Italiano
1-Il mercante del deserto; 2-Quando verrà la fine; 3-La belle dame sans merci; 4-Ragazzi millenari; 5-Danza del mare; 6-Via dei ricordi; 7-Fango e luce; 8-Piove rosmarino; 9-Via della seta; 10-Oceano.
Formazione:
Reverie ensemble
Fanny Fortunati: voce solista, percussioni; Fulvia Bonini: flauto traverso, mandolino; Alberto Sozzi: clarinetto, didjeridoo, tastiere; Valerio Vado: chitarre, tastiere, effetti, voce; Daniele Defranchis: chitarre, effetti.

Ospite
Laura Balbinot: violoncello.
2011, DownBridge Publishing - durata totale: cd1 - 60:58, cd 2 - 61:00

Dopo il raffinato Shakespeare, la donna e il sogno i Reverie tornano nel 2011 con un nuovo e ambizioso progetto. L'album Revado, infatti, vede la band capitanata da Valerio Vado impegnata in una proposta che abbraccia un percorso sonoro impegnativo, nel quale confluiscono il progressive, il folk, la world music, la tradizione medievale, fino ad arrivare anche ad un certo tipo di sperimentazione. Sperimentazione che si estrinseca non solo attraverso gli intrecci sonori e strumentali in cui si impegnano i musicisti, ma anche da un punto di vista linguistico; infatti, particolarità di questo nuovo disco è quella di affrontare una serie di dieci brani in doppia veste, fino a riempire due cd, uno cantato in esperanto ed uno in italiano.

Moorder - II

alt Brani:
1-Jesus zombies crew; 2- Flat kick; 3-Disco in ferro; 4-Pipum; 5-Moztri; 6-Afro bones; 7-Fiscia; 8-Omocodia on square; 9-Firecrap; 10-Abcd; 11-Mini spiders; 12-Beef ice.
Formazione:
Alessandro Lamborghini: guitar; Simone Pederzoli: trombone; Alberto Danielli: tuba; Daniel Csaba Dencs: drums; Luca Cotti: bass.
2014, Lizard - durata totale: 36:38

Se un gruppo si presenta con una strumentazione che prevede l'utilizzo di chitarra, trombone, tuba, batteria e basso è facile intuire che le sue idee musicali non devono essere esattamente "ordinarie". Aggiungiamoci che questo lavoro è pubblicato dalla Lizard, sempre attenta a proposte non allineate a strutture formali ben predefinite ed ecco che si comincia a delineare un quadro che può catturare l'attenzione di chi cerca qualcosa di diverso dai soliti cliché.

Tom Moto - Allob allen

alt Brani:
1-Ampullaria; 2-Caloamoto; 3-Esenia foetida; 4-XXL; 5-D P; 6-Allob allen.
Formazione:
Marco Calcaprina: trumpet & synth; Giulio Tosi: bass & guitars; Juri Massa: drums.
Gusts
Belle di Mai (Alice Casarossa & Irene Rametta): vocals on 2, 3, and 4.
2014, Lizard - durata totale: 62:23

Un pulsare ritmico aggressivo, con la forza del rock duro e alternativo, un po' Primus, un po' Led Zeppelin, con quel basso potente capace di andare anche in primo piano è una delle prime cose che va bene in evidenza. Aggiungiamoci una tromba davisiana, che con fare jazzistico certa di dettar legge e di muoversi in libertà.

Interviste - Sofia Baccini (2)

Ripercorrendo la via della mano sinistra: da The Shadowing a The Big Red Dragon di Italo Testa

Ci troviamo, in un pomeriggio di luglio, a parlare con una disponibilissima Sophya Baccini del suo passato, presente e futuro. Ecco il resoconto di questa chiacchierata informale in cui scopriamo molti passaggi finora poco noti della carriera della cantante napoletana.

Big Red Dragon (BRD) è uscito ormai da qualche tempo. Questo disco sancisce in qualche modo un punto di arrivo per te come artista oppure può rappresentare un inizio di un percorso artistico tutto nuovo?

Un po’ tutte e due le cose. Perché con Aradia, che è stato il mio disco solista uscito nel 2009, mi stavo ancora un po’ cercando. Aradia è stato un po’ la somma di tutta una serie di pezzi ed idee scritte   mentre facevo la cantante dei Presence. Quando il gruppo si è fermato per sei-sette anni ho pensato di tirare fuori un po’ tutto questo materiale che avevo accumulato, l’ho assemblato per bene, ho messo dei pezzi nuovi ed è nato il disco.

Corrado Rustici Trio - Blaze and bloom - Live in Japan

Uno dei più talentuosi chitarristi italiani pubblica un po' a sorpresa nel 2014 questo live registrato quattro anni prima che mostra al meglio la sua arte. Sul palco giapponese del Club STB 139 di Tokyo, Corrado Rustici (lo ricordiamo con i Cervello e con i Nova, oltre che produttore di grande successo e di artisti notissimi) è accompagnato da altri due virtuosi dello strumento, Peter Vettese alle tastiere (e ai bass pedals) e Steve Smith alla batteria e il documento Blaze and bloom - Live in Japan fa capire la potenza di fuoco di queste macchine da guerra.

Le Orme - Parole senza musica

Viaggio nel mondo lirico de Le Orme



Quello dei testi, nel Progressive Rock, è questione strana. Se da un lato un folto gruppo di appassionati, si concentra sull'aspetto musicale e quindi i testi restano marginali, utili solo per completare melodicamente la composizione, per altri, questi rappresentano invece il giusto completamento dell'opera: un testo che dice qualcosa di condivisibile e sensato (e non a caso uso questo verbo), non fa altro che esaltare la composizione musicale. 

In quest'ultima visione s'inserisce la critica musicale che ha usato proprio i testi come arma per sminuire e delegittimare, quando ci fu la grande purga dal Prog dalle classifiche. 

La critica, infatti, ha sempre riportato le stravaganze del genere: testi che parlano di folletti, teiere volanti, scritti in lingue aliene o senza un senso compiuto, nel riuscito tentativo di far cadere nel ridicolo il movimento tutto. 

Silver Key - In the land of dreams



Brani:
1. In The Land Of Dreams (7:43); 2. More Than I Can (8:17); 3. Learn To Let Go (7:33); 4.
Millennium (8:31); 5. The Silver Key (26:12): - a. Intro (The Loss Of The Silver Key) (2:48) - b. The Gaunt Man (The King Of Shadows) (4:38) - c. The Running Kid (3:39) - d. The Guardian Of The Seventh Seal (2:08) - e. Through The Gates Of The Silver Key (2:25) - f. Dim Carcosa (3:54) - g. The Silver Key (2:44) - h. Finale (The King Of Light) (3
:56); 6. Welcome (4:36).
Formazione:

Yuri Abietti: vocals, acoustic guitar, sampler; Carlo Monti: lead, acoustic and classical guitars; Davide Manara: keyboards, synths, sampler; Alberto Grassi: bass; Viviano Crimella: drums, percussion.

2012, Ma.Ra.Cash Records - durata totale: 62:52

Segno del Comando, Il - Il volto verde (2)


alt
 
Brani:
1-Echi dall'Ignoto; 2-La Bottega delle Meraviglie; 3-Chidher il Verde; 4-Trenodia delle Dolci Parole; 5-Il Rituale; 6-La Congrega dello Zee Dyk; 7-Il Manoscritto; 8-L'Evocazione di Eva; 9-Retrospettiva di un Amore; 10-Usibepu; 11-L'Apocalisse; 12-Epilogo.
Formazione:

Diego Banchero: electric bass, fretless bass, keyboards, theremin; Fernando Cherchi: drums, percussions; Roberto Lucanato: guitars; Davide Bruzzi: guitars; Maethelyiah: lead and backing vocals.
With:
Maurizio Pustianaz, Giorgio Cesare Neri, Claudio Simonetti, Gianni Leone, Freddy Delirio, Martin Grice, Paul Nash, Sophya Baccini, Vinz Aquarian, David Krieg, Alessio Panni.

2013, Black Widow

Non ci poteva ovviamente sfuggire la nuova prova del Segno del Comando ad oltre dieci anni dalla realizzazione di Der Golem e quindici dall’omonimo esordio, sebbene per varie ragioni, non eravamo riusciti ancora a recensirli nei numeri precedenti.

Secret Tales – L’antico Regno

alt Brani:
1. Stargate (2:58); 2. Il Menestrello (1:12); 3. L'antico Regno (3:23); 4. Il Giullare (4:19); 5. In-Faust-O Goblin (3:29); 6. Il Canto delle Sirene (5:34); 7. Rex Introduxit Puellam (2:27); 8. Princelfa (3:40); 9. L'unicorno Lucente (4:00); 10. Tornano le Fate (6:15); 11. Le Tre (3:52); 12. An Ancient History (5:34); 13. Saluto del Cantore (2:11)
Formazione:
Tiziana Radis: lead and backing vocals, guitars, lute, archlute, bodhran, percussion; Roby Tav: keyboards; Giancarlo Gabbanella: guitars, bass.
with
Gianluca Bracciale: drums; Andrea Cardellino: guitars; Kristina Allram: flutes; Gianni Musy: voice of the `King'; Enio Nicolini: bass.

2014, Black Widow - durata totale: 48:52

L’antico regno, debutto dei Secret Tales, ultima scoperta della sempre attenta Black Widow, si candida prepotentemente ad essere il miglior disco dark-progressive italiano del 2014. I nostri raccolgono magistralmente l’eredità di due gruppi molto sottovalutati degli anni ’90 che diedero alla luce il loro debutto proprio con l’allora giovane Black Widow: stiamo parlando di due realtà alle quali il tempo prima o poi renderà i giusti onori, Dunwich e Crystal Phoenix.

Flower Flesh – Duck in the box

 

alt Brani:
1. Falling in another Dimension (2:57); 2. My Gladness after Sadness (9:39); 3. It Will Be the End (5:26); 4. Good Is Evil (5:30); 5. The Race of My Life (5:19); 6. Antarctica (5:51); 7. Scream and Die (7:35).
Formazione:

Daniel Elvstrom: vocals; Marco Olivieri: guitars; Andrea Fazio: drums; Ivan Giribone: bass; Andrea Sgarlato: keyboards.

2013, Black Widow - durata totale: 42:34

Per chissà quali strani motivi, questo esordio dei Flower Flesh è arrivato sulla nostra scrivania solo recentemente e siamo lieti di parlarne in questa sede, sebbene in ritardo di più di un anno.

Cyrax - Reflections

 

alt Brani:
1. Doom Against True Hell; 2. My Kingdom For A Horse; 3. The Moore Of Venice; 4. Fight; 5. Thunderlight; 6. Last Call; 7. Feel The Essence Of Blues.
Formazione:

Marco Cantoni: voce solista; Antonio Rubuano: chitarre; Paolo Musazzi: chitarre; Cesare Ferrari: basso; Paolo Biocchi: batteria.
Ospiti
Davide De Stefano: cori; Evelyn Iuliano: cori; Larsen Premoli: tastiere.

2014, Musea Parallele

L’abito non fa il monaco e mai come in questo caso il detto calza a pennello. I Cyrax infatti ammiccano all’ascoltatore che si nutre di metal e progressive con una copertina che mi ha ricordato un altro gruppo Musea, gli oscuri Deyss di At King.

Bill In the Tea - The Big Tree

 

altBrani:
1. Now I Know What the M Means (7:30); 2. The Day Before (6:27); 3. Feynman (3:46); 4. I Wanna Be Frank Zappa (5:24); 5. Interloop (1:32); 6. Big Tree in a Losing Atmosphere (7:34); 7. June (5:28); 8. MAD! (7:47); 9. Change Colours (5:19).
Formazione:

Vittorio Asero: acoustic, electric guitars, vocals; Andrea Antonuzzo: guitar; Bruno Alessi: bass; Dario Anastasio: keyboards; Giorgio Rosalia: drums, glokenspiel, backing vocals.

Durata totale: 50:37

2014, AMS Records

Le mie verità nascoste (Aldo Tagliapietra)


Non sono abituato a recensire un'opera bibliografica e non mi sognerei mai di farlo non avendone le competenze. Quanto segue quindi è un semplice parere dopo la lettura dell'opera. Come detto da Aldo Tagliapietra il libro è stato steso dopo numerose ore di colloqui tenuti con gli autori (Omero Presenti, Gianpaolo Saccomanno, Gloria Tagliapietra). 

Aldo Tagliapietra

Incontriamo un cordialissimo e disponibile Aldo Tagliapietra al Teatro Trianon – Napoli, durante il sound check in preparazione del concerto serale in ricordo di Francesco Di Giacomo (come riportato nel numero speciale). Ne approfittiamo per parlare dell’ultimo lavoro, del libro, de Le Orme e di Felona e Sorona visto il 40ennale appena passato. Insomma quattro chiacchere con un artista che esce dall’esperienza con Le Orme e realizza, in poco tempo, due album, un libro ed è lanciatissimo verso il futuro, con la voglia, la forza e la determinazione di un 18enne.

Camera Chiara

Una delle cose che sono evidenti all’ascolto della vostra opera prima è l’affiatamento che c’è tra voi. Ci dite come nascono i Camera chiara e da quanto suonate insieme?


Francesco: I Camera Chiara esistono dalla fine del 2006. Siamo partiti come trio “chitarra/tastiera/batteria”, a cui poi si è aggiunto il basso; nel 2009 siamo tornati in trio con “basso/tastiera/batteria” e dal 2011 siamo di nuovo una rockband dalla “formazione classica”. 

Recensioni Concerti - Sophya Baccini - Napoli, Rock Café, 23/05/2O14

 

Moraine - Groundswell

alt Brani:
1-Mustardseed; 2-Skein; 3-Fountain of euthanasia; 4-Gnashville; 5-In that distant place; 6-Synecdoche; 7-The Earth is an atom; 8-Waylaid; 9-Spiritual gatescrasher; 10-The okanogan lobe.
Formazione:
Dennis Rea: guitar, electronic interventions, mellotron; Alicia DeJoie: electric violin; James DeJoie: baritone sax, flute, effects; Kevin Millard: stick bass; Tom Zgonc: drums.
Prodotto da Moraine & Steve Fisk.
2014, Moonjune Records - durata totale: 52:22

Abbiamo già avuto modo di decantare le lodi dei Moraine grazie ai primi due dischi di questo progetto di Dennis Rea, Manifest DeNsity e Metamorphic rock. La band si ripresenta nel 2014 con un altro lavoro che lascia ottime impressioni, intitolato Groundswell.

Gazzara Plays Genesis - Play me my song alt

alt Brani:
Cd 1:
1-Horizons; 2-Watcher of the skies; 3-Dancing in the moonlit knight; 4-Firth of Fifth; 5- After the ordeal; 6-The cinema show; 7-The chamber of 32 doors; 8-The lamia; 9-For absent friends; 10-The knife (bonus track)
Cd 2:
1-A trick of the tail; 2-Mad man Moon; 3-One for the vine; 4-Blood on the rooftops; 5-Duke's travels; 6-Duke's end; 7-Time table (bonus track); 8-Seven stones (bonus track); 9-The musical box (bonus track)
Formazione:
Francesco Gazzara: Bosendorfer Gand Coda piano, Hammond B3 and M100 organs, Fender Rhodes, Korg MS20, Kawai upright piano, harpsichord, vibes, bouzouki, tambourine; Dario Cecchini: flute, G flute, soprano sax, alto sax, tenor sax, baritone sax, bass clarinet; Fabrizio Paoletti: violin; Giulia Nuti: viola; Giorgia Pancaldi: cello; Stefano Corato: production and mix assistant
2014, Irma Records - Durata totale cd 1: 63:22; durata totale cd 2: 50:43

La musica dei Genesis ci è stata proposta davvero in tutte le salse. Quanti dischi tributo sono usciti negli ultimi decenni dedicati alle straordinarie pagine sonore di Banks e compagni? Sicuramente un numero spropositato. Le composizioni dei Genesis si sono mostrate adatte a qualsiasi tipo di rivisitazione e non sono mancati gli omaggi orientati verso un'interpretazione classicheggiante (basti pensare agli album orchestrali o al cd degli After Genesis, tanto per fare qualche esempio).