Kristoffer Gildenlow - Rust

Ammetto che considerando molto sopravvalutati i Pain of Salvation non avevo grande interesse a seguire la carriera solista di Kristoffer Gildenlow. Le sue presenze al festival di Veruno, però, mi hanno fatto conoscere un artista lodevole che nei dischi realizzati si mantiene molto distante da quel prog-metal del gruppo da cui proviene.
Prendiamo in esame la ristampa del 2020 del suo esordio intitolato Rust, uscito nel 2013 in cd  (ma anticipato, in realtà da un'edizione limitata in vinile l'anno prima), che contiene già tutte le caratteristiche migliori che il musicista mostrerà da lì in avanti. 

Fin dalle prime battute dell'opener Callout siamo immersi in atmosfere cupe, toni dimessi ed una sorta di rock sinfonico languido, quasi come dei Camel in versione dark. Tanta attenzione alla melodia, senza mai scadere nella banalità, alternanza tra strumenti acustici ed elettrici, una forte influenza dei Pink Floyd e ottime armonie vocali tra i vari cantanti presenti sono altre caratteristiche di una proposta che scorre fluida e senza cadute di tono. Tutti gli undici brani di Rust sono validissimi, tra ballad acustiche e continui elementi floydiani, con qualche picco notevole, come Believe, Desire, la title-track e Living soil, in cui il romanticismo prog e malinconico tocca vertici di notevole bellezza. 

Tra i vari musicisti che partecipano a Rust preme rimarcare la performance di Paul Coenradie, che con i suoi ispirati e bellissimi assoli di chitarra elettrica à la David Gilmour, sarà spalla costante di Kristoffer sia in studio che dal vivo.

Gildenlow (che tra l'altro suona anche con i Kayak e i Dilemma) realizzerà altri album interessanti, variando leggermente la proposta, talvolta avvicinandosi ad un cantautorato rock elegante, talaltra puntando su un sound più classicheggiante con tanto di archi. Oltre Rust, sono consigliatissimi The rain (2016) e Empty (2024). Intanto, come annunciato allo scorso 2Days Prog + 1 Festival, è al lavoro su un nuovo disco.

1. Callout; 2. Believe; 3. Desire; 4. Follow Me Down; 5. Overwinter; 6. Längtan; 7. Heroes; 8. Save My Soul; 9. Rust
; 10. The Story Ends; 11. Living Soil; 12. Take me home (bonus track); 13. Desire (demo version); 14. Follow me home (demo version); 15. Heroes (demo version)-

Kristoffer Gildenlow: bass, vocals
With:
Ruud Jolie (Within Temptation, For All We Know): acoustic & electric guitars, mandolin; Fredrik Hermansson (Pain of Salvation): piano, electric piano, Fender Rhodes; Ola Heden (The Flower Kings, Neal Morse T2 Band): piano, organ; Jeroen Molenaar: drums & percussion; Paul Coenradie: guitars; Ben Mathot (Ayreon, Neal Morse T2 Band): violin; Maartje Broekman: cello; Erna auf der Haar: vocals; Wudstick (Ayreon, For All We Know): vocals; Luka Aubri (IlianA, Omnia): sliderodoo, vocals; Jessica Koomen (Neal Morse Band): choir; Bettina Vlot: choir; Nadine van den Brink: choir; Otto de Koning: vocals; Luc Mansvelt: vocals; Eline Mansvelt: vocals; Isabel Lengers: vocals.

Peppe
novembre 2025

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