Stefania Graziani with Tony Carnevale - Hands

Abbiamo sempre seguito con piacere Tony Carnevale e lo facciamo volentieri anche per questo progetto frutto dei Laboratori ANORA da lui diretti e che portano alla collaborazione tra artisti impegnati in diversi campi.
Hands è un'opera incentrata sul talento pianistico/tastieristico di Stefania Graziani, ex allieva di Tony e per l'occasione perfettamente accompagnata da quest'ultimo, che si cimenta nell'utilizzo di svariati strumenti campionati e suonati uno ad uno, con una certosina ricerca timbrica.

In questo lavoro sono proposti undici brani di rara eleganza, strettamente legati alla musica classica, ma che non sanno mai di "già sentito", perchè hanno un sapore moderno e perchè sono indirizzati anche verso soluzioni cinematiche. 
E' una musica che trasmette emozioni e che in qualche modo trasmette sensazioni e immagini anche grazie ai titoli delle composizioni che sono molto evocativi. E' una musica dai tratti intimisti, sognante e riflessiva allo stesso tempo, con un romanticismo di fondo squisitamente raffinato e mai stucchevole.

E' un incontro tra il rigore classicheggiante della Graziani e le esperienze a tutto tondo di Carnevale, con i due protagonisti che trovano un affiatamento totale, sicuramente frutto della conoscenza e e della stima reciproca. Emblematica la conclusiva Passo a due, in cui due pianoforti si intrecciano con naturalezza mostrando la grande classe dei due musicisti. Ed è bello pensare al percorso di crescita della pianista, passata dagli anni in cui ha appreso da allieva ad una forte maturità che oggi mostra pienamente come compositrice ed esecutrice. 

Le melodie di base dettate dal pianoforte mostrano temi intriganti legati all'estetica classica e da camera. Tony arricchisce con archi, fiati, percussioni e orchestrazioni seguento un percorso di contaminazione di ottima fattura e trovando equilibri perfetti che non fanno venire meno quella disciplina da musica "colta" che c'è alla base. Ma attenzione! Qui per "colta" non intendiamo quella musica austera che rischia di essere pesante, supponente e ridondante. Questa è un'esperienza sonora genuina e raffinata e che ad un ascolto attento può trasportare in mondi nuovi, anche quando vengono proposti barocchismi bachiani al clavicembalo (Incontri possibili) o movimenti sonori da bolero (Il vento sognato). 

Per i nostri lettori legati al mondo del prog, possiamo indicare come termine di paragone gli Enid più classicheggianti, con dinamiche che, però, si mantengono sempre distanti da un ambito rock.

Hands non va ascoltato distrattamente; è un disco in cui immergersi in maniera totale, senza preconcetti, senza pensare a "genere" e "forma". Forse non è perfettamente inquadrabile in confini "sicuri" e, per questo motivo, non tutti potrebbero essere pronti ad approcciare ad un lavoro di questo tipo e con le caratteristiche descritte. Eppure, il suo essere non facilmente accessibile è solo un'apparenza e basta la giusta dose di concentrazione per godere appieno delle emozioni che è capace di trasmettere.

2025, Soundtrack Records

1) Nelle tue mani - prima parte; 2) Uniti e distinti; 3) Mare calmo sotto il temporale; 4) Lo scorrere dell'acqua; 5) Incontri possibili; 6) Il tempo del cuore; 7) Nelle tue mani - parte seconda; 8) Il vento sognato; 9) Nel castello di carta; 10) Viaggio senza dove; 11) Passo a due.

Durata totale: 46:52

Peppe
novembre 2025 

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