E' sempre un piacere parlare di Beledo. Si tratta di un musicista uruguaiano su cui ci siamo già soffermati, che magari non è proprio famoso in Italia, ma che vanta una lunga carriera e che grazie al supporto della Moonjune Records negli ultimi anni è riuscito a far conoscere meglio le proprie proposte in tutto il mondo.
Abbiamo recentemente analizzato il suo ultimo lavoro Flotando en el vacio; ora facciamo un salto indietro recuperando il precedente Seriously deep, uscito nel 2021.
In questa occasione Beledo è impegnato alle chitarre, al pianoforte acustico e ai sintetizzatori ed è accompagnato da una sezione ritmica di tutto rispetto, con Tony Levin al basso e Kenny Grohowski alla batteria. Altri ospiti offrono il loro contributo con vibrafono e parti vocali.
Il disco si apre con la title-track, che è un magnifico rifacimento di una composizione del bassista Eberhard Weber. Quel jazz contemporaneo da ECM è servito qui con uno splendido arrangiamento di grande gusto, nel quale spiccano i continui interscambi di chitarra elettrica e pianoforte e dove la sezione ritmica fa un lavoro fantastico.
Gli altri brani spaziano tra fusion non autocompiacente (Mama D), echi holdsworthiani (Coasting zone, Maggie's sunrise), improvvisazioni dal vivo in studio con Knocking waves e Into the spirals, sperimentale ed atmosferica la prima, più funkeggiante la seconda.
Spendiamo poi qualche parola in più per A temple in the valley, in cui canta (senza parole) l'italiano Boris Savoldelli. In questo pezzo Beledo si mantiene su coordinate jazz-rock, ma stavolta si dirige verso Canterbury, con reminiscenze di Hatfield and the North, Robert Wyatt e National Health, ma anche con un curioso tocco latino.
Riassumendo, jazz moderno, jazz-rock progressivo, fusion e improvvisazione convinvono benissimo in questo bel disco che si mostra sincero, maturo e ben costruito. E che è un perfetto esempio degli ottimi equilibri che trova Beledo tra virtuosismo e cuore, tra rigore esecutivo e
libertà interpretativa.
Moonjune Records, 2021
1) Seriously deep; 2) Mama D; 3) Coasting zone; 4) Maggie's sunrise; 5) Knocking waves; 6) A temple in the valley; 7) Into the spirals.
Beledo: guitars, acoustic piano, synth; Tony Levin: upright bass, bass guitar; Kenny Grohowski: batteria.
with special guests Jorge Camiruga - vibraphone (1, 4); Kearoma Rantao - vocals (2); Boris Salvodelli - vocals (6).
Durata totale: 60:42
Abbiamo recentemente analizzato il suo ultimo lavoro Flotando en el vacio; ora facciamo un salto indietro recuperando il precedente Seriously deep, uscito nel 2021.
In questa occasione Beledo è impegnato alle chitarre, al pianoforte acustico e ai sintetizzatori ed è accompagnato da una sezione ritmica di tutto rispetto, con Tony Levin al basso e Kenny Grohowski alla batteria. Altri ospiti offrono il loro contributo con vibrafono e parti vocali.
Il disco si apre con la title-track, che è un magnifico rifacimento di una composizione del bassista Eberhard Weber. Quel jazz contemporaneo da ECM è servito qui con uno splendido arrangiamento di grande gusto, nel quale spiccano i continui interscambi di chitarra elettrica e pianoforte e dove la sezione ritmica fa un lavoro fantastico.
Gli altri brani spaziano tra fusion non autocompiacente (Mama D), echi holdsworthiani (Coasting zone, Maggie's sunrise), improvvisazioni dal vivo in studio con Knocking waves e Into the spirals, sperimentale ed atmosferica la prima, più funkeggiante la seconda.
Spendiamo poi qualche parola in più per A temple in the valley, in cui canta (senza parole) l'italiano Boris Savoldelli. In questo pezzo Beledo si mantiene su coordinate jazz-rock, ma stavolta si dirige verso Canterbury, con reminiscenze di Hatfield and the North, Robert Wyatt e National Health, ma anche con un curioso tocco latino.
Riassumendo, jazz moderno, jazz-rock progressivo, fusion e improvvisazione convinvono benissimo in questo bel disco che si mostra sincero, maturo e ben costruito. E che è un perfetto esempio degli ottimi equilibri che trova Beledo tra virtuosismo e cuore, tra rigore esecutivo e
libertà interpretativa.
Moonjune Records, 2021
1) Seriously deep; 2) Mama D; 3) Coasting zone; 4) Maggie's sunrise; 5) Knocking waves; 6) A temple in the valley; 7) Into the spirals.
Beledo: guitars, acoustic piano, synth; Tony Levin: upright bass, bass guitar; Kenny Grohowski: batteria.
with special guests Jorge Camiruga - vibraphone (1, 4); Kearoma Rantao - vocals (2); Boris Salvodelli - vocals (6).
Durata totale: 60:42
Peppe
novembre 2025
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