The Muffins - Chronometers

Le registrazioni sono del periodo 1975-76 e la formazione comprende Stuart Abramowitz (batteria), Mike Zentner (chitarra, violino ed armonica), Bill Swan (basso, piano, chitarra e percussioni), Tom Scott (flauto piccolo ed alto, sassofoni soprano, alto e baritono, clarinetto alto, oboe e percussioni), Dave Newhouse (piano, organo, flauto, sassofono, clarinetto basso e percussioni).

Il gruppo, in quintetto, è molto vicino alle produzioni canterburiane dei primi anni settanta, con aloni sinfonici e composizioni dilatate ed intricate. Il suono è ricco, pieno ed articolato, con le voci ad accompagnare le innumerevoli variazioni ora in cori ora in solitudini recitazioni di stampo quasi teatrale.

Poliritmi e divagazioni tra armonia e dissonanza invadono con grazia l'ascoltatore.
Apre la lunga suite omonima, di quasi 23 minuti, dove c'è tutto l'intrigante gioco di mille suoni in odore canterburiano, anche se traspare una certa personalità tale da non etichettarli come una copia carbone di qualche gruppo in particolare. Seguono voluttuose miniature sonore, della durata di pochi minuti ma perfettamente amalgamate e collegate tra loro. 

Musica cerebrale, tecnica e dal grande cuore, che ti porta a mille e più di mille ascolti senza mai stancarti; una musica che nasce spesso dall'improvvisazione corale, come evidentemente riscontrabile in Peacocks, leopard, and glass.
Non c'è nulla che non funzioni in quest'album, altamente consigliato agli amanti del Canterbury Sound e non solo!

Geppo
Marzo 2003 

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