Sono convinto che il brano "apripista" della rubrica
spartiti debba soddisfare alcuni requisiti: essere di esecuzione
piuttosto semplice, essere un caposaldo del progressive ed essere molto
appetibile dalla massa... spero di aver centrato l'obiettivo con la
trascrizione di Watcher Of The Skies, il pezzo d'apertura di quel magnifico disco che è "Foxtrot" dei Genesis (anno di grazia 1972).
La
parte che ho trascritto è l'introduzione, suonata dal genio Tony Banks
sul mellotron. Il timbro usato è ottenuto miscelando 'combined brass' e
'string section' sulla tastiera destra, il tutto accompagnato dall'
'accordion' con la tastiera sinistra; ciò è possibile con un Mark I
oppure II - modelli a doppia tastiera - oppure ovviamente con due M400.
Il mellotron di solito è usato per l'esecuzione di parti ad ampio
respiro corale (e ciò alimenta il falso mito di una sua preoccupante
lentezza nell'emissione delle note), e il pezzo in questione non fa
eccezione: si tratta infatti solamente di una successione di accordi,
alcuni dei quali possono sembrare inizialmente un po' astrusi ai
principianti, suonati (dal punto di vista ritmico) in maniera più o meno
libera - la divisione della partitura in una sezione in 4/4 e una in
3/4 è puramente estetica.
Curiosità: ascoltando l'originale fate caso al fatto che nessuna nota è tenuta più di otto secondi. Otto secondi è infatti la lunghezza massima di ogni nastro del mellotron, passati i quali è bene rilasciare i tasti pena un'eccessiva usura del nastro che poteva arrivare a spezzarsi, essendo costretto a scorrere sempre sullo stesso punto.
Come ricreare le sonorità del mellotron al giorno d'oggi: ci si può rivolgere ad expander MIDI (ad esempio il Vintage Keys della E-Mu) o ai campionamenti (esistono svariate librerie su CD-Rom, ma anche in rete è facile trovare a costo zero diversi campioni da scaricare). Inoltre, se si utilizza un qualsiasi host VST (Cubase, Logic, etc.) è possibile scaricare gratuitamente il Mellowsound, uno strumento virtuale in grado di ricreare fedelmente tre suoni del mellotron (cori, fiati e archi) e che mi è stato molto utile nella stesura di questo articolo. Un sentito ringraziamento a Mauro Degrassi per la sua gentile collaborazione
Mirrormaze
Marzo 2003
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