Brani:

Ocean; Outrage; Kaleidoscope; The new millenium; Au crépuscule du temps...

Formazione:
Willy Mercier: vocals, guitars; Rodolphe Cloitre: vocals; guitars; Julien Prévot: flute, sax, keyboards; Giorgio Brugnone: keyboards; Yvan LeGuennec: bass; Sebastien Boarée: drums.
2000, Mellow Records - durata: 52:00

Il cd d'esordio dei francesi Rara Avis in Terris, "Au crépuscule du temps", è un gioiellino contenente un'ora di ottimo progressive, per lo più di derivazione floydiana.

L'opener "Ocean" delinea già bene le caratteristiche del gruppo: sound morbido, quasi d'atmosfera, con ritmiche cadenzate e basato su una chitarra dal sapore "gilmouriano-latimeriano"; anche se non mancano pregevoli innesti degli altri strumenti e del sax in particolare.
Dopo questi splendidi 13 minuti, seguono "Outrage" e "Kaleidoscope", che mantengono le sonorità della precedente track, evidenziando maggiormente le caratteristiche spacey della band, mentre "The new millennium", come una sorta di pesce fuor d'acqua, è più diretta, rock ed aggressiva e rappresenta l'unica caduta di tono dell'album. Chiusura alla grande con la lunga title-track, che supera i 19 minuti e che parte con atmosfere rarefatte, per poi mettersi in mostra attraverso continue variazioni dettate sempre dalla chitarra e dal sax. In conclusione si tratta di un album di notevole bellezza, con composizioni eleganti, lontano da tecnicismi fini a sé stessi e suonato, invece, con gran classe e raffinatezza.
Se avete nostalgia dei Pink Floyd di "Shine on you crazy diamond" questo è sicuramente l'album che fa per voi.

Peppe
Marzo 2003