The Muffins - Manna Mirage

Il primo disco della band in quartetto; vanno via Abramowitz e Zentner ed entra in pianta stabile il nuovo batterista Paul Sears.
Uscito nel 1978 per la Random Radar e ristampato in Cd dalla Cuneiform, in esso hanno suonato anche altri musicisti (John Schmidt per corno e tuba, Doug Elliot al trombone, Larry Elliot e Greg Yaskovich entrambi alla tromba, Steve Faigenbaum alla chitarra). L'album è stato registrato nel 1977 con un otto tracce Tascam, e mostra qualche deficienza tecnica, solo in parte recuperata dal passaggio in digitale per il Cd.
L'opener Monkey with the golden eyes riporta alle atmosfere care al Canterbury, con il piano elettrico trattato, linea melodica di flauto e intervento di xilofono di zappiana memoria; ma ecco giungere la successiva Hobart got burned e lì fare capolino il gusto per l'indefinito, il rumoristico, tutto basato sui sax dissonanti, per poi arrivare al supremo atto liberatorio e corale, con la batteria a macinare tempi inconsueti, il basso martellante e distorto, il piano a creare un tessuto ideale per lo scorrere della melodia impazzita dei sax.

I legni, i campanelli, i flauti di Amelia earthart ci riconducono ad ambientazioni indigene, ma il prorompente e ritmatissimo tema seguente rapisce per le sue imprevedibili vene di jazz e rock, miscelate insieme senza soluzione di continuità. Il gusto dello sberleffo sonoro, in improbabili duetti, terzetti e quartetti strumentali, pervade in maniera più incisiva questo lungo brano, dove i toni cangianti ricordano a tratti i Soft Machine, gli Hatfield, i Gong e Zappa.

Con l'ascolto della quarta ed ultima traccia, The adventures of Captain Boomerang, ci si immerge nella più vivida realtà canterburiana, ma è pure jazz, oltre all'immancabile beffa strumentale, e alla dolcezza di incredibili aperture sonore con motivetti che basta fischiettare solo per un attimo per poi rimanerti piantati nella memoria. 

Dunque, musica canterburiana nelle sue caratteristiche tinte di grigio e di rosa, ma si percepisce l'anima più anarchica che permea in maniera molto sottile l'intero lavoro, quella à la Henry Cow per intenderci. Grandi Muffins!!!

Geppo
Marzo 2003

Nessun commento:

Posta un commento