“Eve” è un concept album inspirato dalla novella The Future Eve scritta nel 1886 da Villiers de L’Isle Adam. Progetto del polistrumentista Richard Wileman dove si fondono progressive e musica classica.
Apre l’album “An Ordinary Mortal” che immerge subito in profonde riflessioni con un suono triste di chitarra acustica e violino; la vocalist Ileesha Bailey, con i suoi languidi lamenti, rende il pezzo ancora più melodico ed il suono di un clarinetto dà un tocco classico che sprofonda totalmente in un’atmosfera da orchestra da camera.
“Andraiad” è il nome della donna androide: l’apertura affidata al
rintocco di campane di una chiesa lontana preannuncia tristi presagi e
prosegue con un oboe e una chitarra acustica che disegnano una melodia
meravigliosa. Sul brano regna sovrana l’ombra di Steve Hackett di Voyage of the Acolyte e dei suoi primi lavori acustici. L’incedere elegante del violino ci culla dolcemente fino a “The Pale Ray”,
meno romantico, ma non per questo meno profondo: gli ottimi e
appassionati vocalizzi della Bayley si intrecciano con l’oboe e
punteggiano un brano più diretto.
“Super Electrical” è un pezzo lento con parti orchestrali
altisonanti con forti percussioni: molto commoventi il lento incedere
del piano e i suoni scuri provenienti dalla chitarra elettrica e dal
basso.
Il brano che dà il titolo all’album “Eve” è piuttosto allegro e la musica ci fa sognare questa donna ideale, eterea, innocente <<che cammina a piedi nudi su un prato verde con il vento che le accarezza dolcemente i capelli>>; alla fine il violino imprime un tocco di magnifica tristezza.
“Sparks That Flesh and Fall…” si apre con una musica quasi dark
dove regnano le tastiere e la chitarra acustica; gli effetti dell’organo
contrappuntati dai bellissimi vocalizzi della vocalist sono lenti ed
oscuri, ma belli e suggestivi.
Infine “Thoughts and Silences” è un brano un po’ più fragoroso (per quello che può significare per un lavoro come questo) per la presenza del sax, dove la chitarra acustica dà un tocco quasi folk al pezzo.
Infine “Thoughts and Silences” è un brano un po’ più fragoroso (per quello che può significare per un lavoro come questo) per la presenza del sax, dove la chitarra acustica dà un tocco quasi folk al pezzo.
L’album è bellissimo anche se avrebbe più senso come accompagnamento a scene cinematografiche, scene che sarebbero sicuramente inspirate da una profonda riflessione dell’animo umano, da una dolce e triste solitudine.
| Eve |
|---|
| anno: 2001 |
| Produzione: Richard Wileman |
| Cas. ed.: - |
| durata: 42:35 min |
| Tastiere: Richard Wileman |
| Archi: Helen Dearnley, Rachel Larkins |
| Basso e Percussioni: Richard Wileman |
| Fiati: Caron Hansford, Zoe King |
| Voce: Ileesha Bailey |
| track list: |
| 1. An Ordinary Mortal |
| 2. Andraiad |
| 3. The Pale Ray |
| 4. Super Electrical |
| 5. Eve |
| 6. Sparks that Flash and Fall... |
| 7. Thoughts and Silences |
Progman59
marzo 2003
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