| Brani: | |
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1-10:66; 2-October Moth; 3-Lilly Lockwood (Demo). |
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| Formazione: | |
| Ian Fitch: guitar, xylophone; Karl Mallett: bass, effect tapes; Simon Green: drums; Steven Mann: keiyoards. Whit Anvar Valivev: violin, narration on 1. | |
| 2003, Backwater Records - durata totale: 20:25 |
The Future Kings of England; questo è il lungo nome di questo quartetto inglese con all’attivo questo EP datato 2003 cui faranno seguito quattro album. Tre composizioni, quindi, come biglietto da visita, a tracciare le coordinate della loro musica e i punti di riferimento da cui questa trae spunto.
Non è difficile riconoscere omaggi alla psichedelia di stampo floydiano (periodo Meddle), ma anche riferimenti allo space-rock in generale e al kraut stampo Ash Ra Tempel. Su tutte le composizioni è la chitarra di Fitch a spiccare, mentre le tastiere di Mann hanno un ruolo il più delle volte marginale: creare la base assieme ad una sessione ritmica, la cui batteria potrebbe ricordare quella di Nick Mason. Tutti i pezzi presentano una struttura ciclica, in continua evoluzione; 10:66, brano d’apertura dell’album presenta inoltre un breve intervento di violino; October Moth risulta essere una breve ballata che restituisce però un vago senso d’incompletezza. Lilly Lockwood, invece, inserita come ultima traccia e segnalata come demo, è il pezzo più convincente sia per costruzione, sia nei suoi cambi in cui riusciamo ad assistere ai dialoghi tra la chitarra e gli effetti dettati dalle tastiere. Il tutto non può non riportarci alla mente A saurcefull of secrets e nell’ultima parte sono finalmente le tastiere ad emergere e a stemperare lo scenario acido creato dalla chitarra.I quattro inglesi si presentano quindi con un buon biglietto da visita, non inventano nulla di eclatante o rivoluzionario, ma i tre pezzi contenuti in questo demo mettono in mostra tutte le loro qualità, nel rielaborare con una certa dose di personalità i canoni della psichedelia anni 70.
Sul sito www.backwatersrecords.com è possibile acquistare questo Ep oltre agli ultimi due album, in attesa della ristampa dei primi lavori.
Roberto Cembali
giugno 2013
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