| Brani: | |
| 1-Convivum Mithrae; 2-Gentle breeze; 3-Dreams are foam; 4-A jinnee be freed; 5-Springtime fiery delirium; 6-Growling warty beast; 7-Nadir voices. | |
| Formazione: | |
|
Alessio Guerriero: vocals, electric and nylon guitar, bass on track 1 and 4, keyboards on track 4; Andrea Picciau: keyboards, piano; Andrea Iddas: bass guitar; Federico Bacco: drums and percussion. |
|
| 2013, Mellow Records - durata totale: 64:40 |
Gli Yleclipse
continuano il loro percorso musicale all'insegna del new-prog,
mantenendo invariato uno stile ormai riconoscibile che si è fatto
apprezzare album dopo album.
L'inizio del nuovo cd Songs from the crackling Atanor è in bello (anzi bellissimo) stile, per merito del brano strumentale Convivum Mithrae,
che ci porta in un mondo fiabesco, con un sound semiacustico ed un che
di medievaleggiante. A seguire altre sei composizioni di ampio respiro,
che viaggiano sempre intorno ai dieci minuti (o quanto meno ci vanno
vicine) e che spingono maggiormente su coordinate new-prog, similmente a
quanto fatto in passato, anche se si può notare una maggiore sicurezza
di gruppo ed ulteriori passi avanti sul piano qualitativo. Emergono
forte, così, le influenze di Marillion e Genesis,
a disegnare questo progressive pregno di romanticismo e con le consuete
strutture fatte di cambi di tempo, epiche parti strumentali e melodie
ricercate, come nella migliore tradizione di un genere che ancora oggi
ammalia tanti proseliti. A volte si punta sulla spettacolarità, su
quegli interscambi esplosivi che colpiscono immediatamente, altre volte,
invece, i musicisti creano trame più raffinate ed eleganti. Ancora una
volta spicca il lavoro di Alessio Guerriero alla chitarra, qui forse al top della carriera, grazie ad un lavoro sopraffino con il suo strumento. Il suo guitar-playing è sicuramente il punto forte dell'album e sta diventando sempre più hackettiano,
cosa che rende più intriganti le composizioni degli Yleclipse. Belle le
melodie vocali, anche se suscita ancora qualche perplessità il cantato,
nonostante si notino dei miglioramenti rispetto al passato. Ad ogni
modo, con questo mix di classicissimo new-prog e di barocchismi rock,
Guerriero & co. sfornano un altro cd validissimo, che arricchisce
una discografia che va in crescendo e che darà piena soddisfazione a chi
ha già seguito il gruppo nei suoi precedenti album.
Peppe
giugno 2013
Nessun commento:
Posta un commento