Track List:
Pt.1 - Il Pianeta Rosso: 1. Magma Inconscio; 2. Mariner IV 65; 3. Cydonia; 4.Olimpo; 5. La Pianura dell'Utopia;
Pt. 2 - Il Dio della Guerra: 6.Equinozio di Primavera; 7. I 12 Ancili; 8. Percezione/Volontà/ Conquista;
Pt. 3 - Ritorno dell'Archetipo: 9. Verso costellazioni persistenti; 10. Piccola ripresa: il rosso; 11. L'archetipo e l'infanzia; 12. Grande ripresa: il navigatore.
Formazione:
Gabriele Marconcini (chitarra acustica, percussioni), Sergio Guerrieri (chitarra elettrica), Alessandro Pelagatti (tastiere), Francesco Lagi (basso), Andrea Ferri (percussioni, batteria), Aldo Roda (voce recitante).
Prodotto da: Biofonia
Anno: 2005 - Durata: .........

Ecco una nuova band italiana che si affaccia al panorama della musica rock-prog, con un lavoro che merita di essere portato all'attenzione anche perchè non lo troverete negli scaffali dei negozi, ma solo via Internet scaricabile dal sito del gruppo (www.biofonia.it).
Dopo il compact disc autoprodotto, intitolato La stanza anno 1 i Biofonia raccolgono, con maggiore intensità, gli umori progressive condensandoli in un opera musicale che non mancherà di affascinare gli estimatori di questo genere musicale e sicuramente più del precedente lavoro.
In questo caso si tratta della registrazione di un concerto dal vivo della band fiorentina, tenuto al Jack& Joe Theater in Cerbaia, durante Rosso Azione, uno spettacolo di proiezioni e poesia ideato da Aldo Roda. Quando un gruppo musicale di pop-rock incontra forme d'arte originali ed avanguardistiche, si favorisce la nascita di opere multidisciplinari dove la musica non è affatto complementare ma essenza stessa dell'opera presentata.
In questo contesto, l'ascoltatore di musica più complessa ed articolata, trova sostanza e piacere soprattutto negli aggraziati intrecci degli arpeggi acustici della Pianura dell'Utopia dilatati a proseguire in una sorta di girandola ammaliante. Tutto il concept album è un opera genuina ed intensa, senza i perfezionismi cui ci abituano i lavori registrati in studio ma proprio per questo vivida e concreta; i musicisti sono bravi, l'uso delle poliritmie intriga all'ascolto senza far risultare la proposta ostica o troppo facilmente volatile.
Disco che rappresenta davvero un buon ascolto: complimenti ai Biofonia!

Geppo
Novembre 2006