| Brani: | |
1-Marochsek, 2-Ataturc, 3-Ronach, 4-Atart, 5-La soupe, 6-Satanyia, | |
| Formazione: | |
Mauricia Platon: vocals Francois "Faton" Cahen: electric & acoustic piano Yochk'o Seffer: sax, bass clarinet Joel "Dud" Dugrenot: bass Jean-Yves Rigaud: electric violin Jean-My Truong: drums | |
| Prodotto da: F. Grosse, B. Gueffier, A.Juliac, A. Robert per Musea. Anno: 1973, Vertigo (ristampa Musea, 1993), Durata: 36:01 |
Datato 1973, il primo album degli Zao è uno dei migliori esperimenti a cavallo tra jazz-rock e zeuhl mai ascoltato. Provenienti dai Magma, il pianista Francois Cahen ed il fiatista Yochk'o Seffer si contornarono di altri musicisti di grande qualità per questo scoppiettante progetto. Le ritmiche dettate dal bassista Joel Dugrenot e dal batterista Jean-My Truong sono sufficientemente potenti, i vocalizzi della cantante Mauricia Platon sono il maggior punto di contatto con lo zeuhl, mentre Cahen e Seffer, ben coadiuvati dal violinista Jean-Yves Rigaud si lanciano nell'edificazione di un jazz-rock molto personale, scambiandosi continuamente i ruoli ed esibendosi in momenti solistici da brivido.
Nei sei brani dell'album, così, su ritmi sempre aggressivi, possiamo ascoltare eleganti passaggi di piano elettrico che cedono il passo a infuocati violin solos, vocalizzi espressivi, penetranti, a tratti esasperati, ed un sax "urlante" e fantasioso in una fusione di straordinaria varietà e di grandissimo livello. "Z=7L" è un album compatto, complesso al punto giusto, carico di energia e contornato da un alone spettrale ed oscuro; rimarrà probabilmente il miglior lavoro degli Zao, che pure proseguiranno in una carriera costellata di dischi di eccellente fattura, che, col progressivo allontanamento di certi stilemi tipici dello zeuhl, saranno orientati sempre più verso un raffinatissimo jazz-rock.Peppe
Luglio2003
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