Brani:

1-Algarade 2-Coste and Jukka 3-Les nouvelles 4-Boucle aux oiseaux d'en face 5-Coup de folie 6-Etude n° 1 7-Uppsala 8-Antrada* 9-Chant de nuit* 10-Entrechocs* (*live)

Formazione:

Philippe Cauvin: electric 6.12. and classic guitars, vocals Didier Lamarque: drums and percussion Dany Marcombe: bass guitar Freddy Buzon: trumpet, synth

Anno: 1983/Uppsala - 2001/Musea - Durata: 57:30

Gruppo a cavallo tra il jazz-rock e lo zeuhl, autore di un unico omonimo album nel 1983. La recente ristampa Musea ci permette di riscoprire un trio (chitarra-basso-batteria) francese molto abile tecnicamente, con i musicisti pronti a sfoggiare le loro qualità in belle composizioni, interessanti e sufficientemente articolate.

L'elevato tasso tecnico, che non raggiunge mai situazioni arzigogolate, è il punto di forza di questa band, composta da soli tre membri che riescono comunque ad offrire una musica potente, mordace e compatta. Sia le composizioni di breve durata che quelle più chilometriche presentano infatti intrecci intriganti e fantasiosi con un sound dinamico ed energico. L'album è basato su rifiniture strumentali di squisita fattura, ma si devono segnalare anche i curiosi vocalizzi che rappresentano l'elemento che maggiormente può ricondurre allo zeuhl. La registrazione della reunion live del gruppo, avvenuta nel 1995 in occasione di un concerto dei gloriosi Fusion (Jannick Top, Christian Vander, Didier Lockwood e Benoit Widemann), a cui gli Uppsala fecero da supporto, permette di integrare l'album con tre bonus tracks inedite dal vivo - nelle quali figura un quarto musicista impegnato al synth e alla tromba - più orientate verso un jazz sperimentale e in cui c'è spazio anche per delle improvvisazioni. Peccato che gli Uppsala non siano riusciti a realizzare altri dischi, le qualità mostrate in questo lavoro rivelano una band di grande talento, che può essere annoverata tra i grandi del jazz-rock transalpino.

Peppe
Luglio 2003