Brani:

Disk 1 Oddentity, Erpland, Dakum, Myriagood, It's a hup ho world, Pixel dream, The Domes of G'bal, Pyramidion.

Disk 2 Saucers, Dissolution, Sploosh, Ta khut, Kick muck, The throbble.

Formazione:

Ed Wynne / guitar, keyboards John Egan / flute, vocals Zia Geelani / bass Seaweed / keyboards Schoo / drums, percussion

Anno: 2002, Snapper Music

E' ormai dalla prima metà degli anni '80 che gli Ozric Tentacles sono attivi. In questo lasso di tempo, quest'ensemble inglese dal nucleo continuamente variabile ha potuto raggiungere una discografia abbastanza consistente, formata da album molto simili l'un l'altro, ma molto apprezzati dallo zoccolo duro di fans che si è creato.

Gli Ozric Tentacles appartengono a quella schiera di gruppi che rientrano nella nuova psichedelica, prendendo spunto un po' dagli Hawkwind, un po' dai Pink Floyd e senza disdegnare umori gonghiani. La loro musica strumentale è così rappresentata da uno space-rock avvolgente, cosmico, eseguito da chitarre acide e tastiere d'effetto con spunti quasi improvvisati. Nel 2002 è uscito questo doppio album dal vivo che può essere visto un po' come celebrativo, visto che dimostra che anche nella dimensione concertistica gli Ozric Tentacles sono in grado di riprodurre quel sound spaziale e penetrante che caratterizza i dischi in studio. Un altro disco uguale agli altri, diranno i maligni... Eppure questa band ha un suo fascino tutto particolare e se è vero che non ci sono differenze stilistiche tra i suoi lavori, è altrettanto vero che hanno creato quasi un marchio di fabbrica, visto che la loro musica è ormai facilmente riconoscibile. La discreta qualità audio è un altro punto a favore per un album destinato sia agli amanti del gruppo, sia a chi non è mai entrato in contato con l'universo degli Ozric Tentacles, ma vuole iniziare a scoprirlo.

Peppe
Luglio 2003